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Nash:

Oggi è il compleanno di Chiara, e sono veramente emozionato.

Il regalo che le ho fatto penso che le piacerà, ma sono comunque preoccupato perché per lei voglio soltanto il meglio. E poi fa diciassette anni, e sono importanti.

Arrivo davanti alla porta di casa di Chiara e suono il campanello. Dopo pochissimo tempo mi apre la mia ragazza sorridente, e io ricambio subito il suo sorriso, porgendole un mazzo di fiori.

Il suo sorriso, se possibile, si allarga ancora di più mentre mi butta le braccia al collo dopo avere preso i fiori e mi stritola in un abbraccio, che ricambio più forte.

<<Buon compleanno, amore >> le sussurro all'orecchio.

La allontano un pochino da me in modo che posso guardarla negli occhi, ma la stringo comunque nelle mie braccia.

<<Chiara, devo dirti una cosa importante >> lei annuisce lentamente, mentre mi continua a guardare negli occhi.

<<Ti amo >> le sussurro.

Lei allarga gli occhi, e sembra spaesata, così inizio a preoccuparmi per quello che le ho detto.

Ci avevo pensato a lungo se dirglielo o no, e dato che quello che sento è talmente forte e intenso ho pensato che quello che provavo era amore.

Sono assolutamente sicuro di quello che provo, ma sono spaventato da Chiara.

Lentamente il suo sorriso si allarga, mentre le luccicano gli occhi, e una sensazione di calore mi si diffonde nel petto.

<<Anche io. Ti amo tanto >> mi sussurra, continuando a guardarmi negli occhi.

La bacio, intensamente, e appena ci stacchiamo la lascio per prendere un biglietto dalla tasca dei miei jeans.

Lei lo apre e sgrana gli occhi.

<<Stai... Stai scherzando? >> mi chiede.

Rido alla sua reazione e scuoto la testa.

<<Vuoi dire che... Che tutto questo è vero e che non sto sognando? >> mi chiede, e torna a guardami intensamente negli occhi.

<<Ogni singola cosa che stai vedendo è vera. Quindi... >> piego la testa di lato, grattandomi il collo <<Ti piace? >> dico indicando con un cenno del mento il biglietto.

<<Stai scherzando, vero? Se mi piace? >> mi chiede e allarga le braccia <<Mi hai regalato un weekend in vacanza al mare. Con te! >> dice, mettendo enfasi sulle ultime due parole.

<<Cavolo, è il regalo più bello che mi abbiano mai fatto! >>

Saltella sul posto agitando le braccia, e ride.

Di colpo si ferma e controlla l'ora sul telefono, spalancano gli occhi.

<<È tardissimo, Nash! >> grida, mentre corre in casa per prendere lo zaino. Ritorna poco dopo e corriamo verso la mia macchina, e fortunatamente riusciamo ad arrivare a scuola in tempo, proprio sul suonare della campanella.

Respiro a fondo mentre entro in aula, per cercare di calmarmi. È sempre così quando sono con lei, provo sensazioni indescrivibili e troppo forti.

Chiara:

Okay, sto veramente sclerando. Nash mi ha regalato un weekend in vacanza al mare solo noi due. È una cosa veramente bellissima.

Entro in classe un secondo prima del mio professore, e mi siedo al mio posto.

Durante la lezione alcune delle mie compagne mi sussurrano gli auguri di buon compleanno, e io le ringrazio sorridendo.

Non ho ancora incontrato il resto delle ragazze perché ho un anno in più di loro e quindi nessuna è in classe con me.

Appena suona la campanella dell'intervallo mi precipitò fuori dalla mia classe e ci trovo davanti, non so come dato che sono stata velocissima, tutte le ragazze e i ragazzi dei Magcon che vengono in questa scuola, più Blake.

Le ragazze mi saltano addosso stritolandomi e io ricambio la stretta, poi mi danno i regali di compleanno e faccio in fretta ad aprirli dato che la pausa è breve.

Ringrazio tutti e li abbraccio, poi la campanella risuona e io entro in classe.

Il resto delle ore di scuola finisce velocemente ed esco da quell'istituto, poi aspetto il resto delle ragazze e dei ragazzi davanti al cancello. Ci dividiamo nelle macchine e andiamo tutti a casa mia per festeggiare il mio compleanno, une festicciola che non è niente di speciale, ma voglio condividere questo giorno con loro.

Entriamo e dopo un po' arrivano anche gli altri ragazzi che non vengono nella nostra scuola, così iniziamo la festa.

Andiamo avanti a ridere, mangiare, scherzare e giocare tutto il giorno, fino a che non si fa sera e tutti tornano alla propria casa.

Shawn:

Sono appena tornato a casa dalla festa di Chiara, e inizio a suonare un po' la mia chitarra, nonostante sia tardi, ma i miei genitori e mia sorella resteranno a dormire da mia nonna, io non sono potuto andare per alcuni esami che devo fare a scuola.

Quindi la casa è tutta mia.

Decido di concentrarmi sulla musica e sulle note, sulle parole e sul loro significato, perché in questa nuova canzone voglio metterci dentro tutto quello che provo. Tristezza, amore e anche un po' di delusione.

Verso chi? Ovviamente Noemi. È sempre lei la causa dei miei umori, e non c'è più giornata in cui non penso a lei.

Dato che la canzone è completata, mando al mio produttore la canzone con il suono della chitarra suonata da me sotto, poi gli scrivo cosa andrebbe fatto secondo me come base musicale.

Mi risponde che entro domani verrà sicuramente pubblicata, nonostante sia una decisione molto affrettata, ma secondo lei potrà essere un nuovo successone.

Sorrido contento e mi sdraio sul letto, ma continuo a pensare di nuovo a lei.

Probabilmente ora sarà al telefono con Blake, a parlare di quanto le piace eccetera.

Odio ammetterlo, perché alla fine sono io che l'ho lasciata, ma sono ancora geloso. E tanto. Perché non ha smesso di piacermi, non potrebbe mai farlo.

Ed è questo il problema, devo riuscire anche ad andare avanti.


Spazio autrice:

Domani parto :(

Ho tanto belle idee ahaha, spero di riuscire a svilupparle bene.

Spero che il capitolo vi sia piaciuto 💗



Because I had you | Shawn Mendes | 📍Where stories live. Discover now