3.

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Quella festa era così affollata che non si riusciva neanche a respirare così decisi di rinchiudermi per un po' in bagno, ci arrivai a fatica trascinandomi e facendo spazio tra la folla. Chiusi la porta dietro di me e posai le mani sul piano del lavandino guardandomi dritta nello specchio. Iniziai a pensare a tutto, alla mia situazione familiare, al mio ex ragazzo, insomma a quante schifezze ero riuscita a superare da sola e che questa era un'opportunità per ricominciare tutto da capo. Il rumore della porta chiudersi mi risveglió dai pensieri in qui ero assorta. Mi girai con uno sguardo fulminante verso chiunque avesse interrotto quel momento e rimasi paralizzata. Vidi un ragazzo castano, occhi marroni e mascella serrata davanti a me, l'avrei riconosciuto ovunque, quando mi vide si prese uno spavento poi balbettando in modo impacciato mi rivolse la parola "oh,scusami non pensavo ci fosse qualcuno... devi.. insomma andare in bagno perché in quel caso esco immediatamente" disse tutto d'un fiato, avanzando di qualche passo. Io ci misi un po' per capire cosa stesse succedendo e morendo internamente cercai di nascondere il più possibile i miei pensieri e decisi di far finta di nulla.
presi fiato "ehm, no non ti preoccupare mi stavo solo nascondendo dal casino che c'è di là, tu invece che fai in bagno? Hai l'aria di qualcuno che sta scappando da qualcosa " dissi curiosa
"già! Sto fuggendo da alcune fan che si sono imbucate alla festa, certe volte odio proprio i miei fratelli quando organizzano queste cose folli per il mio ritorno" disse guardandosi intorno
"Oh " dissi abbassando lo sguardo guardandomi i piedi. " sai non ti ho mai vista prima" disse scrutandomi dall'alto in basso "non sarai mica una di quelle fan, venute per saltarmi addosso vero? Anche se mi piacerebbe posso concederti una foto o al massimo un autografo" non so se rimasi più stupita dalle sue parole o dal tono con cui vennero pronunciate. Mi diressi verso la porta senza fiatare e feci per aprirla "aspetta" mi bloccai. " hai un accento diverso non sei di qui vero?"
"No sono italiana, di Roma" risposi ancora guardando la maniglia della porta per non fagli percepire il rossore sulle mie guance o forse la mia enorme delusione.
"E come ci sei arrivata qui?" Disse con tono altezzoso a questo punto decisi di voltarmi: "Sono con una mia amica, che ora sicuramente mi starà cercando" dissi sicura di me
"Comunque piacere Tom" Disse purgendo una mando verso di me "ma sono sicuro che saprai già chi sono" disse incrociando le braccia al petto, a quelle parole feci un'espressione confusa e irritata e sentenziai
" sai il mondo non gira intorno a te" aprii la porta, lui stupito da quelle parole mi disse
" come hai detto che ti chiami?"
"Non l'ho detto" urlai già fuori.

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Just friends // Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora