13.

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Per qualche giorno successivo Tom non si fece vivo, io continuavo con la mia vita come se niente fosse, lavoravo, mi divertivo nel pub, Lucas era davvero simpatico e ogni notte rimorchiava qualche ragazzo con una facilità estrema, quasi lo invidiavo per la sua scioltezza e per la capacità di non affezionarsi immediatamente alle persone. Sarah, anche lei era impegnata allo studio fotografico, adorava quel lavoro, ed era davvero brava, riusciva a cogliere dei momenti unici così le foto parlavano da sole. Ogni volta che parlavamo insisteva che avrei dovuto vedere Tom, parlarci e dargli una seconda opportunità, io sospiravo e non rispondevo nulla, lei era ancora all'oscuro di quella fatidica notte e non avevo il coraggio di dirglielo perché dirlo ad alta voce sarebbe come ammetterlo, ammettere che avevo dato una seconda opportunità non solo a Tom, a me stessa, alla mia vita e ad un nuovo rapporto con un ragazzo, dopo aver sofferto così tanto.  Ero di nuovo riuscita a lasciarmi andare, quasi a fidarmi, e nuovamente la mia fiducia era stata calpestata, avevano di nuovo fatto di me ciò che volevano, dopo tanto soffrire e dopo essere riuscita a riprendermi, Dopo aver scoperto che Andrea, il mio ex, mi tradiva ripetutamente con ragazze diverse. Ed io lo amavo, l'avevo amato fino a poco tempo fa. Di nuovo un ragazzo mi stava facendo soffrire, ma la stupida ero stata io a fidarmi, a concedermi a lui. Non dovevo permetterlo più, non potevo continuare così, mentivo alla mia migliore amica, mentivo a me stessa, mi illudevo di essere pronta, di non avere bisogno di nessuno, e invece ne avevo eccome. Bramavo qualcuno che mi capisse e che mi amasse veramente, fino in fondo, fino al midollo così come amavo io. Ma non era quello il momento evidentemente e non potevo continuare a cercare l'amore, non dovevo forzarlo. Così mi ripetevo tutti i giorni di smettere di guardare il cellulare aspettando una chiamata o un messaggio da Tom, dovevo smettere ogni sera di fissare la porta aspettando che entrasse, dovevo smettere di sperare che sara mi dicesse che lui chiedeva di me. Sarei stata solo peggio.
Così quel giorno stavo tornando a casa dopo un'intensa serata al lavoro, camminavo con le mani in tasca e lo sguardo basso, quando lo alzai per inserire le chiavi nella serratura, aprii lentamente e sentii delle risate provenire dal salotto, mi diressi lì e trovai Sarah, Harry e Tom seduti sul tappeto con tante coperte intorno e tutti in pigiama. Mi prese quasi un infarto quando capii che Tom indossava ancora quello pseudo pigiama della scorsa volta. Trattenni un sorriso

Sarah si accorse della mia presenza e mi venne incontro allegra " finalmente sei tornata, ti stavamo aspettando per iniziare il film" "Ma è l'una di notte" dissi io scocciata "Daiiii, davvero non ti siamo mancati neanche un po'?" Disse Harry abbra...

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Sarah si accorse della mia presenza e mi venne incontro allegra " finalmente sei tornata, ti stavamo aspettando per iniziare il film"
"Ma è l'una di notte" dissi io scocciata
"Daiiii, davvero non ti siamo mancati neanche un po'?" Disse Harry abbracciando Tom
<Forse> pensai

Sarah si accorse della mia presenza e mi venne incontro allegra " finalmente sei tornata, ti stavamo aspettando per iniziare il film" "Ma è l'una di notte" dissi io scocciata "Daiiii, davvero non ti siamo mancati neanche un po'?" Disse Harry abbra...

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io posai lo sguardo su Tom, in quel momento volevo urlargli contro di tutto, ma mi trattenni.
"Abbiamo preso 3 caffè per riuscire a rimanere svegli ad aspettarti" disse Tom
Io scossi la testa
"Sono stanca" riportai lo sguardo su sara
"Aspettateci torniamo subito" disse lei, ai due in salotto, mi afferrò per un braccio e mi trascinò in cucina
"Clary che hai? Sei strana da qualche giorno" mi chiese preoccupata
"Quando hai rifiuti una serata in compagnia? E poi c'è luiiii" disse dandomi delle piccole gomitate e ammiccando
"Mh, sai non mi sta molto simpatico" le dissi, mentendo ancora.
"Se solo ti decidessi a conoscerlo meglio capiresti che non è male come credi" disse lei incrociando le braccia al petto
"Smetti di pensare ad Andrea, e vai su a metterti il pigiama, magari non quello uguale a Tom, non so quanto potresti essere sexy con quei pantaloni addosso"
La adoravo, era fantastica, si stava facendo in quattro per rendermi felice ogni giorno, voleva che passassi del tempo con Lui perché sapeva quanto mi avrebbe fatta felice, in Italia non facevo altro che parlarle di Tom ed ora che è qui davanti a me neanche lo segnavo di uno sguardo. E ciò mi faceva sentire ancora più male per il fatto che le stessi mentendo spudoratamente.
Sbuffai e salii in camera, quando ero intenta a togliermi la maglietta e infilarmi quella turchese del pigiama di seta una voce mi interruppe
"Chi è Andrea ?" Mi voltai di scatto, tenendo la maglietta sul mio seno nudo per coprirlo.
"Ma che ci fai qui ?" Chiesi
"Cercavo il bagno" rispose Tom alzando le spalle "sai dovevo fare finta che non sapessi dove fosse"
"Ssssssh, Dai chiudi la porta" dissi facendogli cenno di entrare, allarmata che potessero sentire la conversazione.
"Tranquilla stanno limonando sul divano" disse chiudendo la porta dietro le spalle, e avvicinandosi di più a me. Io strinsi più forte la maglia che avevo tra le mani. Lui mi afferrò i fianchi e mi fissava
" Tom, il bagno è di là" dissi Voltando la testa per sfuggire a quello sguardo
"Non è vero che devo andare in bagno, scema"
" okay, allora non capisco che ci fai qui"  gli dissi
" Ed io perchè ancora ti stai coprendo, ti ho già vista senza"
Disse con un'espressione maliziosa.

"Già" abbassai lo sguardo "e non deve ricapitare mai più " dissi " mai più" ripetè lui, avvicinandosi lentamente al mio volto, io feci un movimento quasi impercettibile verso di lui e così unimmo nuovamente le nostre labbra, in una danza amara, ca...

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"Già" abbassai lo sguardo "
e non deve ricapitare mai più " dissi
" mai più" ripetè lui, avvicinandosi lentamente al mio volto, io feci un movimento quasi impercettibile verso di lui e così unimmo nuovamente le nostre labbra, in una danza amara, carica di voglia e consapevolezza che sarebbe stata l'ultima. Lanció il pezzo di stoffa che avevo tra le mani sul letto e così gli intrecciai le braccia al collo e gli saltai in braccio. Lui mi portó fino al muro facendomi appoggiare ad esso con la schiena, sentivo la sua eccitazione, così improvvisamente mi bloccai.
" basta così Tom" e mi allontanai da lui, recuperai la maglia e la infiali, lui mi raggiunse e si sedette sul letto. Fissando un punto sulla parete.
" e Se avessi un'idea ?" Mi disse poi rivolgendomi lo sguardo
"Quale ?" Risposi incrociando le braccia al petto e alzando un sopracciglio.
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Xoxo
quale sarà l'idea di Tom? 💋

Just friends // Tom Holland Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora