🔥Capitolo 1🔥

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Alla fine della cerimonia tutti gli alunni furono divisi e accompagnati nelle loro rispettive classi.

E Aki, ricordandosi di essere in classe con Kastuki e Izuku fece un sospiro di sollievo. Erano sempre stati in classe insieme fin dalle elementari e se quest'anno non fosse stata insieme a i suoi due migliori amici molto probabilmente non sarebbe riuscita a sopravvivere, per il semplice motivo che non sarebbe riuscita a socializzare con nessuno. Non è mai stata una ragazza molto aperta, per lei è sempre stato difficile socializzare o anche solo parlare con qualcuno per lei estraneo. 

«Ci sediamo vicini Kacchan?»

Chiese la mora al ragazzo abbastanza nervoso e infastidito, tanto ché non rispose alla domanda e allungò il passo superando la ragazza che, per quel suo gesto rimase per qualche attimo confusa.

Cosa gli è preso? Pensò Aki mentre lo guardava camminare con passo svelto.

«Lascialo stare è semplicemente arrabbiato» Disse Izuku vedendo la sua migliore amica triste e confusa

«Perché?» Chiese la ragazza girandosi verso il ragazzo

«Beh ecco... sai no, le sue solite cose» Disse il ragazzo mettendosi una mano dietro la testa e sudando freddo con una risata nervosa.

Se solo sapesse... Se le dicessi che è arrabbiato perché un altro ragazzo la stava guardando Kacchan probabilmente mi taglierebbe la testa Pensò Izuku con un volto impaurito mentre si toccava il collo.

«Se vuoi mi siedo io vicino a te» Disse il ragazzo cercando di cambiare argomento. La ragazza annuì. In realtà per lei era indifferente stare vicino a Katsuki o Izuku, il vero motivo è che quest'anno voleva avvicinarsi di più a Bakugo e in seguito dichiarare i suoi sentimenti. Ma i suoi piani sono andati in fumo già prima che potessero essere messi in atto.

Aki entrò in classe insieme al suo amico e si sedettero in due banchi in fondo alla classe vicino al muro mentre Katsuki si sedette avanti almeno tre file di banchi lontano dai sui amici.

Lei lo odiava quando si comportava così. E non si può dire che non capitava spesso . Molte volte il biondo se la prendeva con la sua migliore amica senza che lei ne sapesse il motivo.

«Chi è quello?» Disse Izuku confuso mentre vedeva un ragazzo che sbraitava conto Katsuki per aver messo i piedi appoggianti sul banco.

La ragazza lì guardò per un attimo per poi appoggiare la testa sul banco sbuffando.

«Non mi interessa ma ben gli sta.» Disse Aki chiudendo gli occhi completamente. E non appena li chiuse del tutto, tutto quel brusio che si sentiva in quella classe si trasformò in uno stranissimo silenzio.
A quel punto la ragazza aprì gli occhi e alzò la testa dal banco, e non appena vide chi fosse entrato si alzò di scatto in piedi.

«C-cos'è?» Disse Midoria con voce tremante.

«Wow, il mio nuovo record. Sono riuscito a zittirvi in meno di due secondi» Disse un uomo che di vista sembrava mal andato o, come pensava Aki, un tossico.

«Tutti ai vostri posti» Disse poi l'uomo dentro il sacco a pelo giallo.
Per Izuku non ci volle volto per capire chi fosse quello strano ed inquietante uomo, non per questo era considerato un vero e proprio fanatico degli eroi da parte dei suoi due amici d'infanzia.

«L-lei per caso è Aizawa?» Chiese il ragazzo un po' imbarazzato.

«Felice che tu mi abbia riconosciuto. Sarò il vostro professore non che coordinatore della vostra classe. Inizio già col dirvi che farò di tutto per rendervi questi anni un vero inferno.» Disse l'uomo con un tono stranamente tranquillo mentre tutti i suoi alunni lo guardavano spaventati.

È fu così che passò l'intera giornata Aki. Tra l'ansia e timore che l'uomo era riuscito a trasmetterle, facendola barcollare tra la determinazione di potercela fare e la paura di non essere abbastanza forte. E questo suo malessere andò subito all'occhio di Bakugo che, mentre tutti uscivano dalla classe, si avvicinò a lei e al suo odiato amico d'infanzia.

«Andiamo a casa insieme» Chiese Aki rivolgendosi a Izuku, ignorando completamente il biondo che nel mentre sembrava poco interessato di quel comportamento della sua amica. Forse perché era già abituato e sapeva benissimo che gli bastava di chiederle scusa e si sarebbe tutto risolto. Ed era proprio per questo che voleva tornare a casa con lei, e Izuku a quanto pare lo aveva capito visto che lo incoraggio con un cenno del capo per poi correre fuori dalla classe senza dire una parola, sotto lo sguardo confuso della ragazza.

Il biondo sorrise lievemente.Odiava il suo amico d'infanzia, ma non poteva fare a meno che ringraziarlo in silenzio per quel suo gesto.

«Andiamo iceberg?»

La ragazza sbuffò prima di prendere la sua borsa e dirigersi fuori con il suo amico Bakugo.

Dopo qualche minuto interminabile immersi nel silenzio, il biondo iniziò a parlare.

«Mi dispiace per prima» Disse sincero, avvicinandosi di poco alla sua amica che sospirò quasi come se si fosse rassegnata.

«Perché devi sempre fare cosi con me? Perché un minuto prima mi sorridi e subito dopo non mi calcoli neanche?»

Il ragazzo la fissò per qualche attimo negli occhi e la ragazza subito cercò di capire cosa provasse in quel momento il suo amico. Per lei, Bakugo era un vero e proprio enigma. Era cosi complicato con lei.
Non ricevendo ancora nessuna risposta, Aki iniziò ad alterarsi e si fermò sul posto.
Il ragazzo si fermò difronte a lei, tirando un lungo sospirò.

«Aki...» Disse Bakugo avvicinandosi a quel corpo minuto che a lui piaceva tanto. Le prese la mano sotto lo sguardo confuso e stupito della ragazza. Anche lui sembrava stupito per il coraggio che aveva avuto di toccarla, ma non ci pensò troppo.

«Ti prometto che ti spiegherò tutto quando sarà il momento.» Disse il biondo stranamente serio che fece rabbrividire la ragazza, ancora un po' confusa.

«"Tutto" cosa?» Chiese perplessa la ragazza. Davvero, non riusciva a capire.

«Ti ho detto che te lo spiegherò più avanti» Disse quasi infastidito il biondo, facendo sorridere lievemente la sua amica per essere ritornato se stesso.

«Quanto dovrò aspettare?» Chiese la ragazza cercando di stuzzicarlo, ma ricevette l'effetto opposto di quello che si aspettava.
Il biondo la abbracciò, prendo alla sprovvista la ragazza che arrossì violentemente.

«Non molto» Sussurrò Bakugo al suo orecchio, procurandole mille brividi stranamente piacevoli.
Nonostante la ragazza non avesse ancora capito o neanche minimamente intuito di cosa si riferisse il ragazzo, ricambiò il suo abbraccio annuendo.

«Sta tranquillo, ti aspetterò» Disse la ragazza che sorrise non appena il biondo la strinse di più a sé.

Spazio autrice
HELLOU GAIS :D
Como estates?
Sono cosi soddisfatta di questo capitolo (per una che non scrive da mezzo secolo).
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto cia❤

ʙᴀᴅ ʙᴏʏ - Bakugo KatsukiWhere stories live. Discover now