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Caroline veniva trascinata dai due poliziotti lungo il lungo corridoio bianco, le manette che le stringevano i polsi.
-Dove diavolo mi state portando?!- domandò tentando di fermarsi, di opporre resistenza, ma venne bruschamente spinta in avanti dall'uomo dietro di lei.
Anche se forse, uomo, non era la parola giusta.
Aveva dei capelli di un biondo acceso, e gli occhi grigi che non si spostavano mai da lei. Era davvero carino, soprattutto in divisa, Coraline dovette ammetterlo. Avrà avuto massimo vent'anni, ed era troppo giovane per lavorare lì, ma lei tentava di estorcere comunque delle informazioni.
-Nella tua stanza, è li che starai finché non verrai dichiarata sana di mente. - dichiarò l'uomo davanti a lei con una risata, che al contrario del biondino non era per niente giovane. Panciuto, basso, e circa sui cinquanta. -Un uomo che uccide una ragazza per poi sopravvivere a una caduta mortale, belle cose che ti inventi eh? La prossima volta impara a mentire, prima di commettere un omicidio, va bene? -
Forse si credeva divertente, ma non sembrò neanche notare che nessuno rideva alle sue battute. Anzi, Coraline avrebbe voluto spaccargli il naso con un pugno, ma il ragazzo l'avrebbe certamente fermata.
Arrivarono davanti alle scale che conducevano ai piani inferiori, e il grassone iniziò a scendere.
-Hey, muoviti, tu! La sua stanza si trova al quinto piano interrato. - si stava rivolgendo al ragazzo, che era invece rimasto indietro.
Si teneva i ciuffi biondi a coprire il viso, e teneva la testa bassa.
-Se è per questo, dovremmo prendere l'ascensore. Arriveremo prima. - aveva una voce chiara e tranquilla, ma glaciale allo stesso tempo, o forse era solo l'effetto che i suoi occhi davano a Coraline. Freddi come il marmo.
-Mh... Forse hai ragione. Non ho più l'età per farmi cinque rampe di scale. - annunciò l'uomo, risalendo verso l'ascensore.
Coraline fece lo stesso, e nel farlo passò affianco al ragazzo, potendo finalmente leggere il suo nome sul distintivo.
"Mike Hannes"
Entrò nell'ascensore, seguita da Mike, che premette il pulsante denominato con -5.
Non partì nessuna musichetta d'attesa come si vede nei film. Regnava un totale silenzio.
Fino a che, Mike Hannes, non prese la pistola che portava nel fodero della cintura e sparò al collega affianco a lui, sporcando le pareti (e soprattutto Caroline) di sangue e materia cerebrale.
Lei non si era mossa di un millimetro, gli occhi sgranati e la pocca semiaperta, la felpa grigia macchiata del liquido caldo e denso del poliziotto. Fissava "Mike" che intanto aveva gettato a terra la giacca e il distintivo con il nome e se ne era infilata un'altra di pelle, con tutta la tranquillità del mondo.
Stava addirittura fischiettando un motivetto strano, qualcosa che ricordò a Caroline la canzone che cantava sua nonna.

"Il corvo arriva, entra nella stanza
Ecco che si presenta ed inizia la danza!
Sei stato gentile? Che bravo bambino!
Ecco un regalo! Per questo bimbo piccino.
Hai mentito o non hai ubbidito?
Et voilà! Il bambino è sparito!
Corri e urla, non avrai scampo.
Quando ti girerai, Il Corvo avrai di fianco.
Non puoi scappare, non puoi nasconderti,
L'unica soluzione...?
... Non esiste! "

Fu ricoverata in un ospedale pscichiatrico dopo che tentò il suicidio.
Diceva che era stata cattiva, e che Il Corvo sarebbe venuta a prenderla se non si fosse gettata dalla finestra della sua casa.
Riuscì a tagliarsi le vene solo due mesi dopo.
Ma la cosa che Caroline doveva temere era davanti a lei. Con un pistola in mano, che si stava rivestendo con abiti civili.
Il ragazzo si girò verso di lei.
-Hey, -
Non ricevendo risposta continuò.
-Ti sei Caroline, giusto? - ma vide che rimaneva ferma e immobile, e questo sembrò quasi divertirlo. - Ok ok, non mi sono presentato nel modo migliore. -
La guardò negli occhi e sorrise ancora, e questa cosa iniziava a darle davvero sui nervi.
-Io sono Luke, sono tuo amico, e tra poco ti tirerò fuori da questo inferno, va bene?
"Va bene se ti tiro un pugno?" pensò Caroline. Ma si limitò a rispondergli con disgusto.
-Hai appena ucciso un uomo! Per quale motivo dovrei seguirti?! -
-Ci sono due possibilità: o uscirai da qui con me e ora, oppure uscirai da qui, ma tra anni e anni, appena avrai scontato la tua pena per duplice omicidio. -
"Duplice omicidio?! Bastardo del cazzo... "
-E va bene! Ma ora muoviti a togliermi le manette.-
Luke si chinò sul corpo senza vita del poliziotto e estrasse da una tasca della giacca un mazzo di chiavi, che tintinnarono nelle sue mani.
Quando Caroline fu libera di stringersi i polsi ritornò a posare lo sguardo sulla porta dell'ascensore, che aveva iniziato ad aprirsi, ma al piano sbagliato.
Una donna con un camicie bianco infilato sopra i vestiti comuni guardò la scena davanti a lei con occhi sgranati, e urlò alla vista del cadavere.
Luke premette il pulsante per il pianterreno e le porte iniziarono a chiudersi, anche se troppo velocemente per permettergli di sparare alla testimone.
-Merda, farà scattare l'allarme. - prese la sua giacca e la infilò alla ragazza, per coprire la sua sporca di sangue. -Tieni. Ora sistema i capelli davanti al viso e non farti riconoscere. Tra poco ce ne andremo. -

-𝕮𝖆𝖗𝖔𝖑𝖎𝖓𝖊- 𝚃𝚑𝚎 𝙲𝚛𝚘𝚠حيث تعيش القصص. اكتشف الآن