6. Niente

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Harry non aveva mai pensato alla famiglia di Louis in effetti.

Ma non aveva mai pensato potesse sembrare così unita e felice, sembrare perché Harry sa che quella non è una famiglia felice.

Il riccio cammina dietro Louis, il castano tiene un'andatura veloce e aggraziata, il rumore dei ciottoli del vialetto di quella enorme villa come sottofondo alla sua camminata leggera.

Harry è ansioso, è eccitato, ma ha paura lo stesso. Ha paura di sbagliare, paura che a Louis possa non piacere come si comporta con le altre persone.

Harry però si ritrova con la mente vuota di preoccupazioni quando una bimba dai lunghi capelli lisci si avvinghia alla gamba di Louis perfettamente fasciata da dei pantaloni blu scuro.

Louis ridacchia divertito e scompiglia i capelli ad un'altra bimba che è praticamente la copia della prima.

Harry guarda il tutto con un peso in meno sullo stomaco, respira profondamente e affianca Louis preparandosi per le presentazioni.

Louis prende in braccio una della bimbe e la bacia sulla guancia con uno schiocco, questa fa una smorfia schifata e si pulisce il viso con una mano, infantile ma molto divertente, pensa Harry.

Louis volta un attimo il viso verso di lui, come per assicurarsi che sia al suo fianco e prende la parola.

"Lei è Daisy." Sorride Louis mostrandomi la bimba che tiene tra le braccia, porta uno splendido vestito di velluto bordeaux.

La bimba arrossisce sulle guance e sorride imbarazzata.

"Saluta Harry dai!" Incita Louis scuotendo la bimba.

Harry si accorge che quella è una delle poche volte in cui Louis ha detto il suo nome ad alta voce, un brivido si fa largo dentro di lui e lo lascia scosso e stranamente riempito.

"Ciao." La bimba si copre il viso con le manine piccole.

"Ciao piccola, sai che hai proprio un bel vestito?" Le fa notare Harry.

Daisy sussurra un grazie appena accennato e si fa mettere di nuovo a terra, le scarpette bianche che scuotono i sassi piccoli del vialetto.

Louis presenta anche Pheobe, l'altra gemella, lei è un po' meno timida di Daisy e riesce anche a dare un bel cinque al riccio che ricambia con un sorrisone che poche volte si è ritrovato a fare.

La mamma di Louis è una donna instabile, come il figlio, è una donna con un umore altalenante e il sorriso scostante, esattamente come Louis.

Sembra una donna felice, porta una camicetta bianca e dei pantaloni neri semplici, una donna sobria insomma.

Ma Harry percepisce che non deve essere facile per lei comportarsi così e lo fa solo perché è una cena di famiglia e perché c'è un ospite.

Mark invece è un uomo solare, spigliato e divertente, ha sempre la battuta pronta e il sorriso perennemente sulle labbra fini.

Non è il padre di Louis ma Harry è felice che almeno una figura stabile c'è nella vita del ragazzo dagli occhi chiari.

Il pranzo è delizioso, pensa il riccio mente prende un'altra portata di quello che sembra arrosto di vitello, sorseggia il vino rosso e chiacchiera amabilmente con Mark che gli sta spiegando i perché e i per come dell'azienda che possiede da quando aveva diciannove anni.

Louis si tiene in disparte, guarda i movimenti delle labbra di Harry.

È come se lo vedesse per la prima volta.

Cinquanta SterlineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora