13. Epilogo

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La storia é giunta al termine. Ringrazio l'autrice @Kick_ass di EFP per avermi concesso di pubblicarla sul mio profilo.
Io e l'autrice ringraziamo tutte le persone che hanno votato, letto e commentato la storia.  Grazie mille :)
Ora vi lascio all'epilogo. Buona lettura!

Quel letto é diventato la loro intera casa, la loro intera vita. Un letto cigolante da una piazza e mezza. Un letto il cui materasso é ormai impregnato del loro calore, dei loro sapori, dei loro odori. Un letto che racchiude quei loro ultimi mesi. 

Harry sta studiando, il naso quasi a contatto con le pagine ingiallite di quel vecchio tomo di psicologia, le caviglie incrociate che sfiorano quelle di Louis, sdraiato accanto a lui con una serie di fogli e moduli tra le dite lunghe e abbronzate.

Louis, gli occhiali sulla punta del naso, scorre con gli occhi quelle righe fitte e scure, meditando e stringendo la lingua tra i denti.

"Lettere antiche, e... storia moderna per forza." Louis si volta verso il riccio per avere conferma, Harry gli fissa la montatura nera degli occhiali sorridendo.

Annuisce piano non smettendo un minuto di sorridere e ringraziandolo mentalmente per non averlo abbandonato.

Louis allora esulta non perdendo il sorriso e scrive con la penna a sfera sui moduli stropicciati.

Louis sta compilando il modulo di iscrizione a dei nuovi corsi in università, l'aveva lasciata qualche tempo dopo aver conosciuto Harry e, ora che le cose si erano tranquillizzate, aveva deciso di tornarci.

Ed Harry non avrebbe potuto esserne più felice, gli avrebbe fatto bene socializzare un po'.

Louis rilegge i fogli sistemandosi gli occhiali sul naso.

Poi, allungandosi verso il comodino ci posa su i moduli sgualciti.

Ritorna a sdraiarsi sul letto stiracchiandosi e voltandosi verso il ricciolino.

Louis lo guarda per qualche minuto, era davvero meraviglioso quello che aveva fatto per lui.

L'aveva salvato, ci aveva messo un bel pò, ma alla fine ci era riuscito.

Louis gli si avvicina scivolando con il corpo sul letto, appoggia il viso sulla sua spalla e rimane in silenzio a sentire il suo calore.

Harry ridacchia seriamente divertito e chiude il libro riponendolo sull'altro comodino.

"Stavo cercando si studiare comunque." Dice per poi prendere il viso del castano tra le mani e baciarlo dolcemente sulle labbra chiuse.

Louis si scioglie nella sua bocca e sorride sulle sue labbra. 

"Scusa." Sibila languidamente sgusciando fuori dalle coperte e sovrastando il corpo del riccio con il proprio.

Louis stringe le gambe sul bacino di Harry e lo bacia di nuovo, con foga e passione travolgente.

E quel letto diventa spettatore involontario ancora una volta del loro amore disperato, straziante e coinvolgente.

Quel letto stracolmo di cartacce e involucri di cartoni di pizze e cibo cinese, di boccette arancioni ormai vuote e  relativamente di numero sempre inferiore, di libri, vestiti e carte argentee di preservativi strappate.

Il letto cigola non appena Louis si alza in piedi per spogliarsi, Harry non può fare a meno di seguire i movimenti dell'altro con lo sguardo, quasi ipnotizzato.

Louis si spoglia lentamente, facendo sudare ad Harry ogni piccola parte di pelle che si scopriva.

Poi, soddisfatto della voglia che aveva fatto salire nel riccio, Louis si abbassa di nuovo su di lui, scivolando con il sedere sulle sue gambe.

Cinquanta SterlineWhere stories live. Discover now