11. Sai da quanto non faccio sesso?

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Harry bussa alla porta della grande villa con il cuore in gola.

Mark lo aspetta sull'uscio con un grande sorriso sul volto, Harry giura di non essersi accorto di quanto fosse viscido quell'uomo. Lo disprezza. Lo disprezza a tal punto che deve appellarsi a tutta la sua forza di volontà per non sputargli in faccia mentre gli passa accanto per entrare in casa.

Mark lo saluta con una forte stretta di mano.

Harry rabbrividisce e forza un sorriso alle proprie labbra.

Mark chiede gentilmente ad una piccola donnicciola sulla quarantina di accompagnare il riccio alla stanza di Louis, si congeda e lascia la casa portandosi dietro quell'odore nauseabondo di borotalco e colonia per uomo.

Harry storce il naso e segue la donna per i vari corridoi, quando arriva al piano designato la vecchia donna gli sorride cordiale, gli indica una porta che lui già conosce e se ne va.

Harry bussa due volte alla porta e sospira di sollievo quando vede il ragazzo dagli occhi azzurri dinnanzi a sé in tutta la sua bellezza.

Louis sorride e, Dio, Harry vorrebbe che lo facesse più spesso.

Poi, senza dire una parola, Louis lo trascina per il colletto della polo azzurra e lo sbatte violentemente sulla porta ormai chiusa della sua stanza.

Harry geme di dolore e un po' di spavento, se Mark li vedesse in quel momento sarebbero uomini morti.

"Mark é uscito, fa yoga, starà via un paio d'ore." Gli ansima Louis sulla guancia dopo avergliela leccata con la lingua umida.

Harry sorride e, ripreso il consueto coraggio, lo stringe per la maglietta all'altezza dei fianchi.

Potrebbe giurare di non averlo mai desiderato tanto.

Louis lo bacia a bocca aperta e, insieme alla lingua, affonda con il respiro tra le labbra dell'altro.

Harry lo stringe di più finché non lo sente gemere di dolore segno che le sue unghie sono arrivate a fargli male, segno che indica che Louis ormai é una sua proprietà.

E Harry non ha più paura di Louis, non ha più paura che il castano possa sfuggirgli. Perché, anche se Louis non lo ammetterebbe mai, Harry sa che quel ragazzo ha bisogno di lui.

"Sai da quanto non faccio sesso?" Sibila Louis sulle sue labbra mentre Harry, occhi chiusi e respiro affannato, porta le mani sulla cerniera dei suoi jeans.

"Anzi, sai da quanto non faccio sesso con te?" Ribadisce il castano abbassandosi con le ginocchia sul pavimento.

Louis ora lo guarda dal basso in alto, gli occhi lucidi di eccitazione mal trattenuta e la voglia che gli scoppia nel petto.

Harry soffoca malamente un gemito roco tra le labbra serrate, porta le mani sulle spalle del castano e gliele stringe con le unghie mangiucchiate.

Louis invece, una mano già nei propri pantaloni e l'altra contro la pelle tesa del ventre del riccio, gli bacia i boxer a righe e sospira di piacere.

Non é un ragazzo abituato a stare in astinenza e, soprattutto con quel ben di Dio davanti agli occhi, non ha intenzione di diventarlo.

Così si stimola mentre fa impazzire il riccio leccandogli l'erezione attraverso la stoffa leggera dei boxer.

Ma, ovviamente, le cose belle sono sempre destinate a finire.

Harry apre gli occhi di scatto e si scansa dalla porta.

Cinquanta SterlineWhere stories live. Discover now