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You are my best friend
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Amanda era stretta al petto di William, con l'indice del dito faceva degli invisibili cerchi. Il ragazzo nel frattempo le accarezzava i morbidi capelli verdi e ogni tanto le dava qualche gentile bacio sulla testa.

Nina e Jim invece stavano giocando a carte "Scommettiamo che Mia e William hanno scopato stanotte, lui non si è messo il preservativo e le è venuto dentro" disse il ragazzo facendo una scala reale, mentre la biondina sbuffò solamente al pensiero del rapporto tra i due.

"No caro" rispose lei per poi aspettare qualche secondo e poi riprendere "Lei si chiama Amanda e non Mia, William non è tipo da bambini e poi le è minorenne"

"Pensi che abbia paura della legge?" ridacchiò Jim per poi dare un leggero colpo all'armadio del salone bianco facendo cascare una decina di corpi, soldi e diamanti "Se aveva timore tutto questo non lo faceva" fece una sottospecie di ghignò. Nina sbattè le palpebre e tirò fuori una pistola per poi puntarla al moro mentre si guardava le unghie "Tesoro fai attenzione alla tua lingua, ti ricordi cosa è successo qualche ora fa?" il ragazzo si coprì immediatamente la bocca fasciandosi la bocca con delle garze che si era portato per precauzione.

William fece sdraiare la ragazza dai capelli verdi su di sé e le rivolse un mezzo sorriso "Dio come sei bella... Hai degli occhi stupendi pure se sono diffusi tra la gente... Ma tu hai qualcosa di particolare" le accarezzò il viso per poi accendersi una sigaretta. Amanda ridacchiò leggermente e poi gliela prese fumandola "Questa è la miglior soluzione a tutto tesoro" lui le sorrise e la prese nuovamente in braccio alzandosi.


Nina sentì un'aria fredda e si guardò intorno "Lo senti Jim?" lui annuì e si mise sotto al tavolo, la bionda si mise gli occhiali da sole e una coperta "Il vento dell'est sta tornando Jim, e questa volta ci farà il culo a tutti" dopo le ultime parole la porta principale si spalancò mentre la figura di Agatha, la donna dai mille anni, fece la sua comparsa con il sigaro in mano e una fascia su tutta la cute. Jim corse ai suoi piedi e si inginocchiò davanti pregando "Lo so... Sono il vostro Gesù, ma dove cazzo è William?!" sbattè il tacco sulle mani del ragazzo, lui evitò di urlare infatti lasciò cascare solamente una misera lacrima.

Nina fece un cenno con il capo e poi rispose "Si riposa nelle propria camera, mentre la nuova arrivata è nella sua camera, non sappiamo cosa stia facendo" la ragazza rialzò il capo e sistemò un ciuffo di capelli che era davanti ai suoi occhi "Mh interessante... Quindi se salgo sono sicura che lui non sia scopando nessuno giusto?" i due annuirono incerti, l'anziana salì le scale con eleganza ma anche con velocità per vedere che cosa combinava il ragazzo.

Nel momento esatto in cui la vecchia stava per bussare il ragazzo uscì immediatamente e la guardò "Che fai? Mi guardi, cavolo mi ricordavo che ognuno aveva una propria libertà invece. Grande" lui le fece un applauso ma come risposta ricevette una schiaffo sul viso, mentre Amanda uscì dalla sua stanza e li guardò "Che succede? Nonnina ti ha sgridato?"

Agatha si girò sgranando gli occhi verso di lei. La ragazza era vestita di nero, aveva i capelli mossi verdi e delle Converse verdi lime, William vedendo lei vestita così sospirò e sorrise "Oggi non ti sei vestita da barbona quindi" esordì passandosi una mano tra i capelli

"E tu non ti sei vestito da pornostar quindi" fece spallucce tenendo il capo sulla soglia della porta.
Agatha ringhiò e sbattè il tacco sul pavimento in legno per poi avvicinarsi alla ragazza per prendere il suo mento e stringerlo nelle sue fini e magre dita "Sai chi sono io zuccherino?" Amanda scosse la testa non riuscendo a parlare a causa della presa. L'anziana rise leggermente sistemandosi un ciuffo di chioma davanti i suoi capelli.

"Mi puoi considerare il tuo Gesù, oppure la tua mamma... Beh sono la spalla su cui puoi contare, io ho creato questo gruppo" poi le lasciò il viso girandosi verso le scale "Andiamo a parlare della vostra prossima missione, avete due minuti di tempo correre!" battè le mani scendendo e si andò a sedere al tavolo circolare in legno mettendo in mezzo la sua ventiquattrore, Jim e Nina erano già seduti e parlavano in modo animato "Sei una puttana vedi! Non mi ascolti ti ho detto di mettere il forno a trecentosessanta gradi, e tu lo hai messo solo a sessanta!" gli urlò Nina sbattendo i pugni sul piano di legno, mentre Jim scimmiotava la sua voce avvolte lancindole delle posate, William fece sedere Amanda.

L'anziana tossì leggermente e si alzò
"Avete una missione uomini miei! Dovete andare al museo di scienze naturali e dovrete parlare con il proprietario" disse la donna facendo l'occhiolino ai due ragazzi, loro annuirono e si andarono a preparare.

"E noi? Che faremo? Ci faremo le unghie o giocheremo con le bambole?" chiese la bionda con un tono di acidità e cattiveria, non le piaceva molto la nuova arrivata.
Agatha annuì e poi scomparve in una nube di fumo, di conseguenza anche i due ragazzi scomparirono.
La ragazza che poco prima aveva polemizzato sulla scelta del capo sbuffò sonoramente buttando indietro la testa

"Io vado in giardino a fare un po' di yoga, tu fai quello che ti pare" disse uscendo fuori, per poi essere seguita da Amanda.

"Ti piace stare qua?" domandò la ragazza dai capelli verdi sdraiandosi vicino la grande piscina per poi toccare la superficie con le dita.

"Se stai zitta forse riesco a concentrarmi... Si mi piace qua" disse alzando la gamba verso l'alto e chiudendo gli occhi "Hai scopato con William?"

"Non lo dirai a nessuno?" la guardò Amanda sbattendo le ciglia, la bionda annuì.
"Si l'ho fatto stanotte..." disse un po' rossa tenendosi la testa, Nina rise sedendosi per terra.

"Sai che William è solo..." sospirò finendo di parlare "Posso dirti una cosa? Non essere carina coccolosa, inizia a rispondere male, in modo strafottente... Perchè così non arriverai da nessuna parte. Fatti un carattere, inizia a diventare fredda, non farti trascinare dalla passione del momento, non affezionarti alle persone rimani insensibile tanto prima o poi tutti moriremo... Devi imparare... A essere solamente te stessa, perché so che sotto a quel velo di dolcezza e generosità ci sta della tristezza e della paura, con quale coraggio sei entrata nel nostro gruppo? Sai che cos'è il coraggio? O meglio la paura? E ti prego non rispondermi sono dei sentimenti... Perchè tutti lo sappiamo che non sono solo delle cose astratte."

Amanda rimase inerme, immobile, non sapeva che dire era rimasta così impressionante da ciò che le aveva detto Nina che non riusciva nemmeno a parlare "Io sono così... Non perché sono falsa... Ma perché non ho amici... Ho paura di rimanere da sola per tutta la vita... È per questo che sono così, perché penso che le persone per essere amici di tutti devono essere per forza gentili e buoni"

Nina si sedette affianco a lei "Chi ti ha detto queste cose?" disse cercando di non cadere nell'acqua e guardando negli occhi Amanda.
Amanda si avvicinò a lei "La televisione" disse a bassa voce e poi le ragazze risero insieme poggiando le teste sulle le loro spalle.

"La televisione è una cazzata, non dicono le cose come stanno... Amanda se vuoi noi possiamo diventare amiche..." la ragazza fece un sorriso radioso e sincero "Grazie puttanella mia" esordì poi sistemandosi.

Nina la buttò in acqua ridendo "Troia" si sedette sul bordo, e poi la mano della ragazza da poco cascata in acqua la portò con sé ridendo di gusto.
Ma non sempre la amicizia portano a buone azioni.

Nel frattempo

"Jim corri!" urlò William correndo via pieno di sangue, mentre le urla e i gemiti delle persone si intensificano sempre di più.

Jim correva con in mano all'incirca tre miliardi di euro e una testa mozzata "Adoro le teste matte! Ahaha!" urlò ridendo ma correndo con la sua supervelocità in camera sua senza farsi vedere dalle due ragazze.
"Jim bastardo stronzo devi morire!" lui arrivò a casa dopo tre ore.

Una figura misteriosa stava guardando la televisione in una stanza buia, aveva in mano una taccuino e una penna "Interrompiamo il programma per una notizia dell'ultima ora. C'è appena stata una sparatoria al museo di scienze naturali nella città di New York, i morti sono all'incirca cento e i feriti cinquecento. I protagonisti di questo episodio sono ancora incerti, ma le loro azioni faranno parte della storia americana... Ora un minuto di silenzio" il giornalista rimase in silenzio abbassando il capo.

"Devo richiamare la squadra" la figura si alzò premendo un pulsante rosso, che mandò un messaggio.

Amanda XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora