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Her last low
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Era una fredda e buia notte, non c'era nessuno per le strade disabitate del Bronx solo un'anima percorreva le vie poco illuminate, fino a quando un rumore di tacchi assordante si sentì e fece bloccare la figura che passeggiava tranquillamente.

"Vivien, passeggi ancora per questi luoghi? Pensavo l'avessi piantata con questa storia di andare a cercare nuovi aspiranti per le tue opere" la luce di una sigaretta illuminò il luogo mettendo alla luce il viso curato della donna dai capelli castani,Vivien, mentre la voce femminile che parlava stava ghignandosw tenendo stretta la sigaretta tra le esili dita.

"Invece te Agatha quando smetterai di cercarmi e rompermi le palle?" disse buttandole a terra il bastoncino di tabacco, e così Agatha le tirò uno schiaffo in viso facendole piegare leggermente le gambe. Vivien si tenne il viso leggermente rosso dall'impatto ma poi le prese i capelli tirandole il volto verso il suo campo visivo "Te lo richiedo, che cosa vuoi?" le domandò poi la mora, l'altra di conseguenza rise appena e poi le rispose "Stai cercando Amanda vero?"

Vivien indietreggiò e prese un bidone della spazzatura per poi tirarglielo, alcuni rifiuti di cibo oppure scatole di sigarette scesero durante il lancio del giavellotto, e l'altra ragazza prese in pieno l'oggetto cadendo con esso.
La ragazza che aveva effettuato il lancio si allontanò ma poi si girò guardandola "Tu lo sai che cosa succederà... Lo sai che cosa farà lui... Non potrai fare niente, ciò che non doveva succedere è successo" Vivien sgranò gli occhi e guardò il vuoto per poi continuare a camminare verso un orizzonte lontano e insicuro.

"Ora Vivien dove cazzo sono i tuoi e cari amati fratelli?!" urlò Agatha con un rivoltino di sangue che le scendeva dal labbro e poi si alzò dal pavimento rovinato su cui sedeva, avanzò verso di lei fino a rimanere dietro le sue spalle piccole e poco curve e i capelli mori le cascavano sulla schiena.

"Tu sai... Che l'era di William il Magnifico sta sorgendo! Dagli solamente... Dagli solamente il tempo cara Vivien... Lascialo entrare" Vivien si spaventò immediatamente a quelle parole e corse via con le mani sul viso, sconvolta, sorpresa e anche terrozzita mentre si sottofondo la risata sadica e disturbante di Agatha riempiva le strade che ormai erano colpite da una forte pioggia.

Nel frattempo alla villa

William stava mangiando nel grande salone, di fianco a lui c'erano altre persone che occupavano le sedie del tavolo, non c'era un filo di luce si sentiva solo una forchetta che faceva rumore segno che qualcuno stava mangiando.
La porta di casa si aprì improvvisamente e la chioma bionda entrò dentro la villa, le gocciolava del sangue dalle punte dei capelli e dal mento e poi cercò di accendere la luce
ma questa non si accese "Dai William, non voglio giocare ho appena ucciso tutte le persone che erano in un club" prese l'accendino rosso con delle fiamme disegnate sopra all'oggetto e si fece luce con questo, sentì dei rumori e si avvicinò a questi.

Nina illuminò il salone, dove William stava cenando e sopra il rumore delle posate si posò anche quello dei tacchi alti della ragazza, sbattè immediatamente la palpebre quando vide dei corpi martoriati sulle sedie, sembrava di stare in una macelleria; molti corpi erano privi di alcuni organi vitali e la bionda deglutì toccandone alcuni e poi rise nervosamente "Dai William! Halloween è stato due mesi fa, poi lo sai che mi sta sul cazzo festeggiare le feste, cioè apparte il mio compleanno però" fece spallucce mentre parlava e continuava a camminare per la stanza curiosa, poi il rumore della forchetta si fermò.

Amanda XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora