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The last train
Part two
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Dopo diversi giorni, il piano andava a gonfie vele; Amanda era riuscita a farsi assumere come babysitter del piccolo Alex mentre Jim era riuscito a trovare lavoro come addetto alle pulizie. William e Nina invece stavano nella villa a perfezionare il loro piano, che speravano sarebbe andato alla grande.
Amanda era nella stanza colorata del bambino che stava tranquillo e dolce nella sua culla in legno bianco, la ragazza era seduta su una poltrona a forma di panda "Che bimbo viziato del cazzo che sei" disse lei per poi fumare una sigaretta tra le esili dita, il bambino fece solamente dei versi senza formulare una vera e propria parola però le tirò un peluche in testa.


Lei gemette appena e si spostò verso la finestra che dava la vista su un bellissimo lago pieno di oche "Ricconi del cazzo" borbottò meravigliata dalla panorama che si presentava ai suoi occhi, lei tenne le delicate mani sul davanzale in marmo bianco e nero e sorrise appena. Dopo aver ammirato per un po' la visuale guardò l'orologio che segnava la fine del suo orario lavorativo, prese la borsa in lana nera e uscì ma prima lasciò un dolce bacio sulla fronte del bambino e poi iniziò a camminare nelle strade affollate della grande Mela.

Amanda si fermò in un vicolo cieco e chiuse gli occhi, le sue braccia iniziarono ad emenare forti campi di energia cinetica verde e nera e i suoi capelli si alzarono in aria come il resto del corpo, lei stava assaporando una grande quantità di adrenalina nel suo corpo scaturita dai suoi poteri che non vedevano l'ora di uscire e in men non si dica arrivò a casa.
Gli altri tre componimenti del gruppo erano ognuno in silenzio, tutti erano nel salone ma stranamente nessuno parlava o litigava. Amanda rise guardandoli "Ora veramente mi fate pena..." disse con una risatina sotto, William che era seduto sulle bianche scale alzò lo sguardo e la osservò "Abbiamo ricontrollato il piano... Non sappiamo se funzionerà" affermò con un nodo alla gola, Jim sbattè le palpebre in modo amaro mentre Nina che fin in quel momento era sdraiata a terra contro il muro si alzò e si avvicinò a loro.

"Dai ragazzi ce la faremo! Siamo o non siamo gli anti eroi?!" rispose lei in tutta la sua felicità e tirandondosi indietro i capelli, William deglutì sorridendo appena e si alzò avvicinandosi al camino.

"Amanda... Sarà una missione suicida... Non sapremo mai se rivredemo la luce di un giorno tanto amato... Non potremo mai più vederci... E mai più odiarci se solamente qualcosa non andasse bene Amanda" le accarezzò il braccio Nina con sguardo amaro, morti? Missione suicida? Amanda non riusciva a ragionare... E se veramente tutto sarebbe finito? Non poteva crederci, così tanto sacrificio per niente, tanto sudore, tanto sangue... Per l'ultima missione che avrebbe regalato a loro qualcosa che nessuno mai scorderà.

"Lontano sui nebbiosi pensieri turbati
nei luoghi freddi e desolati...
Combatter dobbiamo, l'alba scordiamo... Per ritrovare la gloria amara...
Ardente sarà il sangue che scenderà
nella notte
Arriverà il fuoco che spargerà le sue fiamme
E gli alberi si illumineran come torce di speranza...
Finir dobbiamo, regalar felicità dobbiamo e morir per tutto quello che è stato dobbiamo..."
William aveva appena cantato le emozioni di ognuno di loro, aveva raccontato quello che c'era stato, tutto ciò che avevano organizzato... Stava per finire

"I-io.. I-io ci sono... Se questo significa... Avere l'ultimo momento di vita con voi... Che siete la mia famiglia io ci sarò" Jim era con le lacrime e si avvicinò a loro, Amanda piangeva disperata e abbracciò forte William che a sua volta strinse a sé Nina e Jim... Un nido di amori e affetti e quello che si era creato.
Un gruppo di sconosciuti legati tra loro con un forte disagio sociale aveva costruito una famiglia. Sapevano che solamente se il destino sarebbe stato clemente con loro si sarebbero ritrovati davanti a un tavolo a bere e a raccontare come erano quasi morti. I quattro si tenevano stretti come paura che qualcuno di loro si allontanasse da uno degli ultimi momenti in cui potevano stare tutti insieme.

Tutti insieme per l'ultima volta

Il giorno dell'attacco

Amanda passeggiava con la carrozzella che teneva stretto nelle coperte il dolce Alexander, che dormiva come un angioletto, Jim puliva fischiettando  i pavimenti che circondava la grande stazione ferroviaria piena di negozi. Nina e William avevano appena staccato dei fili della corrente, la ragazza aveva  ucciso l'intero staff, e si stavano bevendo un caffè in un fast food che faceva parte dei numerosi luoghi in quel posto.

Irene, Desmond, Timmy, Everett e Miranda erano là come i gufi che vegliano la notte oscura "Non abbassate per nessun motivo la guardia.... Sono stata chiara?" Irene comunicava con loro attraverso un wolki-tolki, ognuno di loro si trovava in un'angolazione diversa del complesso.
Amanda si mise accanto ai due ragazzi e prese un panino che stava sul vassoio che avevano posizionato sul tavolo già sporco "Che fame ragazzi" mangiò velocemente, aveva messo la carrozzina vicino a Nina e la ragazza guardava curiosa il bambino.

"Si chiama baby Nina, non sono affatto colpito che tu non sappia cosa sia" Jim tolse il cappellino con scritto staff aveva dei capelli rossi come il fuoco e degli occhiali a goccia neri, nina ringhiò e sistemò bene la pistola sotto la giacca.

"Ancora dieci minuti...e poi si entra in scena" disse William osservando il binario davanti a lui, c'era una folla di gente che aspettava sotto a un palco con delle bandiere americane, il senatore Barclay sarebbe stato lì a momenti e arrivò con un largo anticipo.
I quattro si guardarono confusi e subito si misero ognuno ai blocchi di comando, Amanda era in mezzo alla folla mentre il ragazzo dai capelli rossi continuava a pulire avvicinandosi sempre più e gli altri due invece si misero vicino ad altri politici facendosi conoscere con il nome di giornalisti e iniziando a fare diversi domande.

"Buon pomeriggio a tutti! Sono il vostro amato senatore Barclay! Siete pronti per salire sul velocissimo treno che vi porterà in tutti gli stati uniti d'America?!" tutti esultarono e iniziarono a salire con il proprio biglietto, anche Amanda con il bambino, Irene e Desmond erano saliti, Jim aveva stordito tutto il corpo poliziesco sul luogo e stava aspettando il colpo e il treno partì mq William bloccò i politici prima che salissero "Io non credo voi andrete da nessuna parte" disse lui con sorriso beffardo "sono io... William il magnifico! Capo degli anti-eroi la vostra banda criminale preferita! E so qua per uccidervi tutti figli di puttana"

Nina prese la katane e sorrise e Jim si preparò con i pugni fino a quando qualcuno non lo colpì da dietro, Everett aveva un bazuka in mano mentre Timmy aveva fatto svenire il ragazzo, che era durato poco.
William ringhiò e scese con affare cattivo uccidendo tre politici ma non il pezzo forte, Nina invece iniziò a tossire sangue e guardò il ragazzo sgranando gli occhi "Il... Il... Caffè" il barista del locale alzò il cappellino mostrando il viso di Miranda, aveva un sorriso soddisfatto sulle labbra.

"Oh William... Non farlo abbiamo la tua cara fidanzatina sotto tiro" si sentivano le urla dei passeggeri, ma i gemiti di Amanda più di tutti infatti Desmond la stava riempiendo di scosse elettriche "tu ammazzi il senatore... Io ammazzo lei" il ragazzo urlò e sparò... Sparò... Si aveva proprio sparato contro il senatore Barclay.

"Tempo scaduto... È finita William" si sentì un ultimo urlo, e poi il silenzio più totale.

La resa dei conti stavano iniziando ad arrivare e anche l'inizio della fine.

Angolo autrice
Ringrazio la mia best friend _xwendy_ Che mi ha aiutato a scrivere la canzone! <3

Amanda XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora