Capitolo 3

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Quella mattina, il menta, non si era dato molto da fare: erano passati due giorni dall'ultima lezione di recitazione che - dopo il commento di Jungkook - era continuata come se nulla fosse successo, ripresa da Namjoon, il quale aveva spiegato molt...

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Quella mattina, il menta, non si era dato molto da fare: erano passati due giorni dall'ultima lezione di recitazione che - dopo il commento di Jungkook - era continuata come se nulla fosse successo, ripresa da Namjoon, il quale aveva spiegato molte delle principali nozioni da sapere sulla campo del cinema e in particolar modo, in ambito recitativo.

Taehyung di per certo, non si era lasciato scappare il continuo sguardo che il porno attore gli riservava, una volta entrambi i professori si fossero seduti.

Eppure, non se lo spiegava, perché mai quel ragazzo lo guardava in quella maniera?
Insomma, il menta sapeva di essere un bel ragazzo, ma era comunque un uomo. Non che lui avesse problemi con gli omosessuali (d'altronde era il primo ad esserlo) ma, una volta usciti dalla classe, alcuni suoi compagni di corso gli avevano raccontato di quanto famoso effettivamente fosse Jungkook, per non parlare di quanto bravo fosse a letto o almeno, questo è ciò che pensavano, avendo visto alcuni suoi video.

Taehyung era arrossito come non mai, si era aggiustato gli occhiali e aveva abbassato lo sguardo, scusandosi per poi incamminarsi verso casa.

Non ne aveva ancora parlato col suo migliore amico, così come lui non gli aveva raccontato niente riguardo il piccolo incontro avuto con Yoongi, la sua cotta.

Aveva avuto soltanto l'istinto di informarlo che la lezione fosse finita, per poi darsi appuntamento da qualche parte.
Eppure, non c'è ne fu verso di incontrarsi, così come non ve ne fu alcuno per i due giorni successivi, arrivando quindi a quella mattina, la stessa durante la quale Taehyung era già pronto con le chiavi di casa in mano, col suo cappotto grigio indosso, pronto per avviarsi al suo meraviglioso e fedele bar, stesso posto in cui avrebbe avuto il suo appuntamento con Jimin.

Chimmie:
Sono già qui, vedi di muoverti.
(11.30)✔️✔️

Quel giorno avevano deciso di vedersi abbastanza presto, consapevoli del lungo discorso che avrebbero affrontato: il più grande riguardo la sua cotta, il più piccolo sul suo atletico (forse anche un po' troppo) professore di recitazione.

Era giunto di fronte al semaforo, sperando che questo scattasse al più presto, infreddolito per la bassa temperatura che a fine gennaio comprimeva Seoul.

Si girò, osservando sia a destra che a sinistra - un suo tipico vizio - quando notò una macchina nera, gigantesca e ingombrante, col finestrino abbassato e il fumo di una sigaretta che usciva da esso.

Spalancò gli occhi, incapace di credere che in tutta la città, lui avesse incontrato nuovamente e casualmente Jeon Jungkook.

Questo, come richiamato, si girò verso di lui, con fare scocciato, ricredendosi una volta visto il menta.
La sua espressione mutò in breve, il suo sorriso diventò un ghigno, comprendendo si trattasse del suo alunno e non uno qualsiasi, ma il più bello della sua classe.

Jungkook l'aveva notato fin dall'inizio, quei capelli color menta davano nell'occhio, così come il suo viso e il suo corpo. Insomma, l'attore lo trovava semplicemente bellissimo e quelle parole scambiate gli avevano fatto nascere una certa curiosità.

𝙻'𝚊𝚛𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝚜𝚎𝚜𝚜𝚘 ꨄ︎ 𝙺𝙾𝙾𝙺𝚅Where stories live. Discover now