Capitolo 12

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Erano passati alcuni giorni da quando aveva avuto quella conversazione con Jimin, in veranda; eppure, Taehyung non riusciva proprio ad eliminare quella pesante sensazione dal petto

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Erano passati alcuni giorni da quando aveva avuto quella conversazione con Jimin, in veranda; eppure, Taehyung non riusciva proprio ad eliminare quella pesante sensazione dal petto.
Le cose con Jungkook stavano andando a gonfie vele, si vedevano tutte le sere, cenavano insieme e dormivano insieme, alternando delle serate di puro e benedetto sesso con altre da traquillità e pace, caratterizzate da coccole e carezze, con qualche scambio di bacio.
Fortunatamente, in quei giorni, Taehyung era sempre occupato coi suoi compagni di corso, impegnato a prendere parte ai cortometraggi.

Quel giorno era il turno di Park Seo Joon, uno dei ragazzi con cui più aveva fatto amicizia Taehyung. Questo aveva deciso di girare una parte del suo cortometraggio nel bar che era solito frequentare il rosso, che ebbe, quindi, la fortuna di potersi gustare il suo amato cappuccino.
Il compito di Taehyung quel giorno era quello dello stylist, non era sicuramente il compito che sperava gli affidassero, ma il rosso era sempre stato bravo a scegliere i vestiti giusti a seconda della scena decisa; d'altronde, anche da piccolo esi era ritrovato a doverlo fare.

Le ore passarono velocemente e l'ora di pranzo arrivò: tutti erano felici del lavoro che erano riusciti a svolgere e fu questo il motivo per cui decisero di smontare tutto e riprendere la sera, come richiedeva la scena successiva del copione scelto da Seo Joon.
Molti se ne andarono a casa, altri invece decisero di andare a pranzare fuori, Taehyung fu l'unico a non fare entrambe le cose, rimanendo nel suo bar preferito.
Era troppo pigro per fare la strada che lo avrebbe riportato a casa e Jungkook era impegnato con alcune faccende di lavoro per poter pranzare insieme a lui; in più, quella brutta sensazione ancora non aveva lasciato il suo cuore, portandolo ad avere troppi pensieri per la testa.

Tutto sembrò avere più senso, quando una testa bionda si mise seduto al suo fianco, <<Taehyung!>>

Il nominato sbarrò gli occhi, <<Hoseok.>> ricambiò il saluto, con molto meno entusiasmo.

<<Anche tu da queste parti?>> domandò sorridente, accomodandosi meglio, senza che nessuno gli avesse dato il consenso.

Che scassa polpette, si ritrovò a pensare il minore, annuendo alla domanda ovvia del ragazzo.

<<E guarda poi, ti sei tinto di rosso.>> disse Hoseok sognante, prendendo una ciocca di capelli fra le dita.

<<Già.>>

<<Stavo passando di qua e ti ho visto seduto, non potevo non fermarmi.>> ammise, chiamando la cameriera, ordinando una sprite, <<Allora, dimmi un po', come va con Jungkook?>>

Taehyung sussultò sentendo il suo nome, voltandosi senza freni verso Hoseok, il quale stava indossando il suo solito ghigno, quello che il rosso aveva sempre odiato, <<Tutto bene.>> si ritrovò comunque a rispondere.

<<Be', da quando vi ho visto a casa sua, non ho potuto non pensare che ci fosse qualcosa fra voi due, ma Jungkook continua a dirmi che sei stato solo una notte, quindi..>> disse, lasciando la frase in sospeso.

𝙻'𝚊𝚛𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝚜𝚎𝚜𝚜𝚘 ꨄ︎ 𝙺𝙾𝙾𝙺𝚅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora