Capitolo 8

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~comunicazione di servizio: Hoseok non è più arancione, ho deciso, ma sarà biondo

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~comunicazione di servizio: Hoseok non è più arancione, ho deciso, ma sarà biondo. Buona lettura~

La sveglia suonò anche quella mattina, dando il buongiorno al caro Taehyung, il quale, appena aperti gli occhi, si liberò in un sorriso gigantesco, ricordando gli avvenimenti della giornata precedente: i due ragazzi avevano deciso di recarsi a casa del menta, visto la prepotente pioggia che bagnava Seoul, passando la maggior parte del tempo a scambiarsi baci sul letto e qualche carezza, raccontandosi ciò che caratterizzava le loro vite e come entrambi si fossero innamorati della recitazione. Taehyung spiegò al più piccolo di come si fosse innamorato del cinema già a tenera età e quanto si divertiva nel preparare alcuni sketch con la nonna che presentavano una domenica al mese, quando tutta la famiglia decideva di riunirsi per pranzare assieme, raccontò anche del fantastico rapporto che avevano i due, mostrando una foto che il ragazzo teneva sul comodino e che guardava ogni mattina, appena sveglio; Jungkook, in compenso, si ritrovò ammaliato ancora una volta dal ragazzo e dal suo dolce carattere, raccontando di come si fosse avvicinato alla recitazione tramite il suo migliore amico Namjoon, che aveva avuto modo di conoscere tramite Yoongi, il ragazzo che considerava come un fratello.
Si ritrovarono a ridacchiare per come tutto si fosse collegato nelle loro vite - sia per il rapporto che vi era tra Yoongi e Jimin che per come i due si fossero incontrati al bar, la prima volta.
Taehyung si ritrovò ad ammettere come il minore l'avesse incuriosito fin da subito, quella mattina, attraverso la vetratata quando aspettava di godere il gusto del suo amato cappuccino; era addirittura arrivato a confessargli di quanto gli avesse fatto un'ottima impressione il suo modo di vestire e di quanto il suo fisico fosse perfettamente proporzionato e scultoreo. Jungkook si era ritrovato ad arrossire una fra le poche volte della sua vita - sotto lo sguardo incantato del menta e, anche lui, non scappò quando arrivò il suo turno di parlare; anzi, fu lui il primo ad aprire il discorso, facendo meravigliare il più grande delle belle parole che Jungkook stava utilizzando per descriverlo.
Erano stati bene quel pomeriggio: nessuno dei due aveva ripreso l'argomento 'Hoseok' - anche se a Taehyung risultava difficile toglierlo dalla mente - ma al menta perora andava bene così, era riuscito ad avere Jungkook e ancor meglio, stavano cercando di avere un rapporto più profondo, consocendosi meglio e frequentandosi; sapeva che, in ogni caso, prima o poi il ragazzo dai capelli biondi sarebbe uscito fuori durante una delle loro conversazioni, doveva solo trovare il momento esatto.

Si mise seduto stiracchiandosi, passando, coi pugni chiusi, le mani sugli occhi cercando di trovare un po' di sollievo e di schiacciare via quel sonno che tanto lo aveva accompagnato nelle ora precedenti. Si passò una mano fra i capelli, realizzando quanto davvero necessitasero di una ripassata, ma sbuffando subito dopo quando si ricordò che quel giorno fosse domenica e che il suo parrucchiere di fiducia Jin, fosse chiuso. Sperava vivamente che Jungkook non venisse a trovarlo oggi, avendo così possibilità di andare a farsi il colore la mattina successiva, visto che la lezione si sarebbe svolta solo il pomeriggio inoltrato.
Era strano per Taehyung pensare a Jungkook come una persona che stava frequentando, non gli dispiaceva, assolutamente, ma si sentiva pronto ad affrontare una nuova relazione? Hoseok era riuscito davvero così tanto a distruggerlo, negli anni precedenti?
Non riusciva a rispondersi e tanto meno riusciva - anche se, ormai, erano passati alcuni anni - a capire il motivo per cui quel ragazzo si fosse comportato così e lo avesse trattato in quella maniera; non riusciva a capire del perché, poco dopo aver finito le superiori, Hoseok gli avesse mentito per almeno un anno e mezzo, raccontandogli frottole su frottole.
Sospirò a quei ricordi, alla sua passata sofferenza e alla sua tristezza, decidendo finalmente di uscire fuori dalle coperte, solo per poter fare la colazione e andare a prendere il suo cappuccino.
Non riuscì a mettere entrambi i piedi a contatto col pavimento che il suo telefono, posto sul comodino, squillò. Lo prese, non facendo caso al nome che era apparso - ricordandosi di come Jungkook conoscesse perfettamente la sua voce al mattino, vista la notte piena di passione avuta qualche giorno prima.

𝙻'𝚊𝚛𝚝𝚎 𝚍𝚎𝚕 𝚜𝚎𝚜𝚜𝚘 ꨄ︎ 𝙺𝙾𝙾𝙺𝚅Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum