CAPITOLO 21

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Alex

In questi momenti non puoi permetterti di crollare, non puoi permetterti neanche per un minuto di pensare che non ce la farai, o quella sarà la fine. Non riuscirai più a risalire da quel buco pieno di terrore in cui sei crollato.

Per questo non permetto a me stessa di avere paura e forse ci sto anche riuscendo. Riesco a non essere spaventata per me e per ciò che mi accadrà, per qualunque sia il mio destino.

Non sono abbastanza forte, però, da non avere paura per gli altri. Emily sta ritornando nel suo inferno personale solo per salvarmi. Chi ha deciso che deve essere lei quella a sacrificarsi? Per quale regola dell'universo io devo essere salvata e lei data impasto ad una vita da cui ha cercato di scappare con tutta se stessa?

Forse, però, sto dando le cose troppo per scontato. Magari morirò lo stesso. Magari Emily si sacrificherà per me inutilmente e alla fine Malcom mi ucciderà comunque.

So che non sembrava così, dalle sue parole sembrava fosse intenzionato a rispettare il patto, ma d'altronde chi sono io per giudicare la veridicità delle parole di un criminale?

Non sono nemmeno stata in grado di identificare la seconda vita del mio ragazzo, figuriamoci quella di un criminale internazionale.

La prima notte ho dormito tranquillamente, probabilmente a causa delle sostanze che mi hanno somministrato. Contrariamente questa notte non ho chiuso occhio. Tra i rumori incessanti di aerei, gli uomini di Malcom che entravano ogni ora a controllarmi e la mia mente che si immaginava scene terribili, avrò dormito si e no un paio d'ore.

La porta si spalanca improvvisamente. Sobbalzo come le ultime otto volte.

Sì, le ho contate.

Mi stringo nella coperta che mi hanno dato. Mi hanno detto che avrei potuto riposare sul lussuoso divano, ma non ci sono riuscita. Il pensiero che durante la notte qualcuno avrebbe potuto avvicinarsi a me, non riusciva ad abbandonare la mia testa. Per fortuna non è accaduto nulla, ma non la giornata è appena iniziata.

Malcom entra e mi sorride raggiante.

<<Alexia mia cara, hai riposato bene?>>

<<Non molto>> rispondo distaccata.

Indossa un altro completo di un blu più scuro rispetto a quello del giorno prima, ma sempre molto elegante.

<<Oggi è una grande giornata>> mi informa non dando peso alla mia risposta, <<Dobbiamo prepararci. Alle sette di questa sera abbiamo un impegno>>.

Lo guardo scioccata. Dove pensa di portarmi, a una cena di gala?

Lui capisce dal mio sguardo confuso che non ho inteso cosa dobbiamo fare.

<<Hai prestato attenzione alla conversazione di ieri? Abbiamo fatto un patto io e i tuoi amici. Dovresti stare più attenta>>.

Ero convinta ci volesse molto più tempo per arrivare in Italia... Stiamo pur sempre parlando dell'Fbi, ma che io sappia non sono ancora dotati di teletrasporto.

<<Che ore sono?>>

<<Sono precisamente le nove e sette minuti, signorina. Saremmo in perfetto orario se solo tu decidessi di alzarti e seguire le mie indicazioni>>.

Questa frase non mi è nuova.

È come se l'avessi già sentita. Già ieri avevo notato che Malcom avesse una certa attenzione per la puntualità, ma ero frastornata da tutto ciò che era accaduto. La mia testa era ancora in uno stato confusionale, ma oggi... è come se oggi mi fosse tutto più chiaro.

AD ARMI SCOPERTE [COMPLETA]Where stories live. Discover now