Capitolo 14.

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"Cosa?! Ti ha baciato?!" Jin quasi urlò soffocandosi con le patatine fritte, le lezioni erano già finite così tutti si riunirono al café del plesso "Si hyung, mi ha baciato, ma non urlare per favore." Il rosa ridacchiò, mentre gli altri scleravano tra di loro, tranne Taehyung che era rimasto serio in viso "Tae che hai?" fu Hoseok a parlare, mentre addentò il suo delizioso hamburger "Non lo so ragazzi, quel Jungkook non mi convince per niente, non per te Jimin eh, però le voci che girano su di lui non sono tanto belle e lo sai." Il blu guardò nella direzione di quest'ultimo, che era intento a bere il suo frullato ai frutti tropicali "Tae non sempre le voci sono reali sai? Anche di noi parlavano male al liceo, ma erano vere le voci? No." lo guardò con serietà, mentre continuava a bere il suo dolce frullato "Beh Jimin ha ragione, e poi Jungkook ha raccontato persino cose private della sua vita, che ha raccontato solo ai suoi amici, certo non sappiamo cosa gli sia successo, ma non si deve parlare sempre male degli altri se non si conoscono bene. Ammetto d'aver sbagliato anch'io, perché pensavo fosse una persona di merda, ma forse non è così!" Jin parlò a bocca piena, facendo ridacchiare il suo migliore amico Hoseok "Esatto, e poi tu Tae sbaglio o ti stai frequentando con Yoongi? Anche a te stava un po' sul cazzo, eppure ora non riesci a farne a meno." Il castano sottolineò le ultime parole, per poi sentirti un grande "Woooo" da parte del rosa e del viola "Certo che siete proprio stronzi tutti e tre eh." Il più piccolo rise lanciando delle patatine contro i suoi amici, quando il telefono appunto di lui squillò rivelando il nome "Daddy." così Jimin diede una sbirciata e parlò tranquillamente "Tae ti sta chiamando papà, rispondi." Così il più piccolo prese il telefono e rispose "Yoongi?" facendo soffocare gli altri tre amici che, rimasero basiti e scoppiarono a ridere "Si si, proprio vostro padre era." Jin disse quelle parole tra una risata e l'altra contagiando anche gli altri, nel frattempo Tae gli fece segno di stare in silenzio, così tutti e tre alzarono le mani in segno di resa.

Taehyung finalmente chiuse la chiamata e prese il suo frullato e si alzò "Ma dove vai?" Jimin lo guardò confuso facendo sorridere l'altro "Yoongi ha detto che vuole fare shopping, così mi ha chiesto di fargli compagnia." prese anche la sua borsa e ridacchiò, mentre gli altri annuirono "Tae nel frattempo che ci sei, comprati anche un po' di dignità." Hoseok rise insieme a gli altri, mentre il nominato roteò gli occhi e sbuffò "Grazie anch'io ti voglio bene Hobi, ciao ragazzi a più tardi." il blu li salutò, saluto che venne ricambiato e andò via.
"Secondo me stanno insieme e non lo vogliono dire." Jin guardava il ragazzo andar via, per poi voltarsi verso gli altri che annuirono "Jin noi parliamo tanto si Tae, ma tu? Nessuno ti piace?" Jimin finalmente finì il suo frullato in santa pace e sorrise al più grande, mentre Hoseok fece una faccia un po' turbata "In realtà mi piace il migliore amico della tua bellissima crush, Jimin. Ovvero Namjoon, però non sembra interessato a me, gironzola sempre con un certo Lucas o come si chiama, quindi credo che dovrò perdere le speranze e aprire si più gli occhi." Il viola guardò nella direzione del castano, che quest'ultimo arrossì con prepotenza, mentre Jimin ridacchiò tra sé e sé "Ehm si.. ragazzi adesso io vado, devo studiare per domani. Jin anche tu dovresti farlo, domani abbiamo lezione insieme." Hoseok si alzò prese la sua borsa, seguito anche dal viola "Oh vero! Beh Jimin, allora saremo in due ad andare, tu che farai?" Mise il suo telefono nello zaino e guardò il rosa "Onestamente vorrei sfruttare l'aula di danza, so che a quest'ora non c'è nessuno.. quindi perché no?" Si alzò anche lui e prese anche lui la sua borsa "Beh dovresti Jimin, sei bravissimo a ballare." Disse Hoseok con sicurezza, mentre si avviavano verso l'uscita del cafè "Grazie hyung, apprezzo i tuoi complimenti." il rosa sorrise di rimando al più grande, che gli fece l'occhiolino "Beh Jiminie, noi andiamo. Se avessi bisogno di qualcosa chiamami pure, non esitare." Jin sorrise e gli diede una leggera pacca sulla spalla al più piccolo, così si salutarono e si divisero per le loro strade.

Jimin finalmente si chiuse la porta alle sue spalle e poggiò il borsone sul pavimento, un lungo muro di specchi si presentò dinanzi a lui e sorrise, alla sua destra stava uno stereo che parve abbastanza costoso e gli si avvicinò, mise il suo CD riproducendo la traccia Let me Down Slowly, Jimin adorava tanto quella canzone, sin da quando aveva diciassette anni.
Così si posizionò al centro della stanza e mise una fascia sui suoi occhi, così da oscurare tutto attorno a sé, finche la canzone finalmente non partì.

This night is cold in the kingdom
I can feel you fade away
From the kitchen to the bathroom sink and
Your steps keep me awake.

Don't cut me down, throw me out, leave me here to waste
I once was a man with dignity and grace
Now I'm slipping through the cracks of your cold embrace
So please, please.

Iniziò a compiere movimenti dolci e fluidi, quando ballava si sentiva leggero e libero, era in un mondo diverso, dove tutto era tranquillo e regnava la pace.
Il ballo era la sua più grande passione, seguito anche dal canto, quando ballava, quando cantava si sentiva coccolato, amato.. perché sapeva che la musica non gli avrebbe mai fatto del male.

If you're leaving baby let me down slowly.
Let me down, down
Let me down, down
Let me down, let me down.

Il rosa durante il ballo simulò una sorta di abbraccio, quando si sentì cingere i fianchi e sussultò, per poi cercare di levarsi la benda, ma venne bloccato da due mani "Sei bravissimo a ballare Jiminssi." Jungkook era proprio dietro il più basso, gli sussurrò dolcemente quelle parole all'orecchio, che fecero rabbrividire appunto il più piccolo, che sorrise "Poi sono io che ti perseguito, vero Jeon?" Il rosa si liberò dalle mani del più grande e tolse finalmente la benda dai suoi, ritrovandosi un Jungkook con una felpa nera e dei pantaloncini "Ho sentito una canzone davvero bella, ed ero curioso." Il corvino si avvicinò più a lui e scostò giocosamente i capelli a quest'ultimo "Beh, la curiosità ti ha portato a me, che coincidenza non è vero?" ridacchiò e stampò un casto bacio sulla guancia del più alto, che lo fece sorridere ancor di più "Beh è il destino Jiminssi. O mi sbaglio?" Ridacchiò contagiando il più piccolo che diede una risposta carina di rimando "Si, tu sei me ed io sono te." Arrossì leggermente, e si precipitò tra le braccia di Jungkook, che lo accolse più che volentieri "Sai Jimin, a volte anch'io mi chiedo come sei realmente tu. A volte sei così, a volte sei tanto rude mh." Gli fece una linguaccia e l'altro lo guardò soltanto "Così come?" chiese dubbioso e fece un dolce labbruccio, facendo intenerire il contrario "Così.. così dolce con me, guardati dai.. sembri un bambino quando fai così. E non lo dico come offesa, intendo che sei davvero tanto carino, soprattutto con me dopo ciò che ti ho fatto." Sorrise leggermente e l'altro gli accarezzò i capelli "Beh, dici che eri incazzato.. quindi ti ho perdonato. E ieri sera mi hai fatto davvero tanto divertire Jungkook, tantissimo." Il rosa sorrise teneramente, mentre l'altro poggiò una mano sulla guancia di quest'ultimo e fece per avvicinarsi di più alle sue labbra, ma qualcuno entrò nell'aula di ballo.

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