Non è un Addio

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Wesley's Pov.

Era appena finito il weekend, il mio solito weekend passato da solo tra College e il fiume. I miei genitori erano tornati, ma non passavo del tempo con loro. Ognuno aveva i propri spazi, da sempre. Si stavano allenando alla Cerchia, volevano essere pronti perché tutti sapevamo che con i Quebert qui non potevamo stare tranquilli. La domanda che mi ponevo ogni giorno era: Cosa volevano? Una guerra per vendicare l'uccisione di Eloy? No, impossibile. Ci avrebbero pensato molti anni fa.

Xander Quebert, lui era quello che più mi preoccupava. Forse perché avevo letto i suoi pensieri riguardanti Lux, e vi assicuro... Avrei preferito non leggerli. Tra tutti i motivi del perché fossero tornati, temevo potesse esserci anche Lux. Io mi ero accorto fin da subito del suo essere diversa. E le opzioni erano due: o lasciava entrare nella sua mente solo le persone a cui teneva di più o era speciale, proprio come noi. E temevo che Xander si fosse posto la stessa domanda mia.

Ogni weekend, quando tutti tornavano a casa, io restavo qui alla confraternita e a tenermi compagnia c'era solo Richard, il capo della Cerchia, nonché mio zio. Già... Sapevo di appartenere a questo mondo fin da quando sono nato. Tutta la mia famiglia ne fa parte, perciò... Mi alleno da quando ho memoria sia con la magia che con le armi. Perciò quando resto da solo, Richard ed io combattiamo tra di noi, mi dà consigli su alcune cose, mi aggiorna sulle situazioni. Sono uno dei ragazzi di cui si fida di più, non esita prima di dirmi qualcosa di importante perché sa che di me può fidarsi e che ci sarò sempre per lui. Lo considero più come un fratello maggiore che come uno zio, io Richard e JJ siamo quasi un'unica persona.

Tornai alla realtà non appena mi vibrò il cellulare.

"Wesley ti va di vederci? Sono appena tornata al College." Era Gigi Lennox. Mi sarei mai liberato di lei?

Ok, forse ero stato un po' stronzo con lei. Ero consapevole di piacergli da quando sono arrivato qui, era visibile a tutti e in più non mi era difficile leggerle i pensieri. Ma a me non importava, non perdo tempo con persone di cui non mi importa niente. Negli ultimi tempo però mi era passato per la mente di provarci sul serio, magari non era così superficiale come credevo ma poi... Cazzo, poi ho conosciuto Lux. Doveva essere per forza sua sorella?! Erano così diverse caratterialmente che non riuscivo a spiegarmi come potessero essere addirittura gemelle. È arrivata Lux e la mia voglia di scoprire qualcosa su di lei ha sovrastato qualsiasi altro interesse. Era l'unica che respingeva il mio potere di leggerle la mente, non sapevo mai cosa pensava, cosa voleva e cosa non voleva e questo non faceva altro che aumentare la mia voglia di conoscerla. Lei era una di noi, mi ripetevo. Doveva essere una di noi.

"Quindi? Sto aspettando." Un altro messaggio di Gigi che mi fece tornare nuovamente alla realtà.

Se Gigi era tornata voleva dire che anche Lux era tornata.

"No Gigi, ho da fare. Magari un'altra volta." Risposi velocemente uscendo poi dalla Confraternita.

Non potevo leggere nella mente di Lux, ma riuscivo a percepire quando la sua presenza si avvicinava. Passai davanti al dormitorio delle LS ma capii che non era lì, proseguii andando più avanti quando Hayley mi si parò davanti.

"Lasciala. Stare." Scandì bene le parole.

"È troppo tardi Demir, dovevi pensarci qualche settimana fa. Ormai pende dalle mie labbra." Mentii ma forse speravo davvero che Lux pendesse dalle mie labbra.

Dovevo essere io ad esercitare del potere su di lei, invece per la prima volta stava accadendo l'impossibile. Lux non lo sapeva ma aveva la capacità di farmi essere completamente un'altra persona.

"Sì come no, lo vedo come la guardi. Sei tu a dipendere totalmente da lei, ormai. Sai, Duncan, non ti facevo così fragile." Mi stava provocando facendo sì che stessi lontano da Lux, ma non avrebbe funzionato.

Quello che non sapevoWhere stories live. Discover now