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"Harry!!" Louis corre verso il ragazzino con Margaret che lo segue piuttosto agitata.
"S scusa se ti ho.." Louis lo interrompe perché vede che fa fatica a parlare e lo prende fra le braccia.
"Chiama un'ambulanza, Marg" Harry scuote subito la testa
"N no.. t ti prego l'ambulanza no"
"Harry vedi come sei conciato?! Devi andare in ospedale! Io non sono un medico, né un infermiere! Non so cosa fare, potresti avere qualcosa di rotto!"
"S si m ma non c con l'ambulanza.. t ti p prego portami tu" Louis gli accarezza i capelli per tranquillizzarlo
"Ho paura di muoverti, se hai qualcosa di rotto posso far danni se ti sposto. Lascia che Margaret chiami l'ambulanza, ti prometto che salgo con te e non ti lascio solo" Solo così Harry si convince e annuisce strizzando gli occhi per il dolore. Margaret prende subito il cellulare e chiama l'ambulanza. Il ragazzino é messo abbastanza male e Louis vorrebbe solo capire cosa gli è successo. Quando lo ha chiamato, 10 minuti fa, era in preda al panico e gli chiedeva di aiutarlo, Tomlinson non ci ha pensato su due volte a correre da lui e Margaret lo ha seguito, si è preoccupata anche lei.
"Non ti addormentare Harry, potrebbe essere pericoloso. Hai sbattuto la testa? Cosa hai fatto?".
"N non mi ricordo se ho sbattuto la testa, s sono.. s s sono caduto" Louis e Margaret si guardano negli occhi e entrambi non sono tanto convinti della spiegazione di Harry.
"Sei caduto?! Davvero aspetti che mi beva una spiegazione così stupida!?" Il ragazzino è steso sul pavimento del suo ufficio e ha il viso pieno di lividi, un occhio gonfio e nero e il naso pieno di sangue
"N non urlare L Louis.. ti prego. H ho sonno"
"No Harry, non dormire. Ti scongiuro!. Potresti avere un trauma cranico"
"V va b bene.. r raccontami qualcosa d di bello, ti prego"
"Qualcosa di bello? Ti racconto tutto ciò che vuoi.. basta che resti con me e non ti addormenti. Non chiudere i tuoi occhioni così belli e concentrati sulla mia voce" Louis stringe la mano di Harry fra la sua e non smette di accarezzarlo.
"S scusa s se h ho incasinato la tua v vita"
"Shh, non dire cretinate come tuo solito. Non mi hai incasinato niente, hai riempito la mia vita di cibi salutari, frutta e verdura. Ti prometto che se non ti addormenti mangerò tutta la frutta che vorrai" il ragazzo sorride e adesso è lui ad accarezzare la mano di Louis.
"Davvero mangerai la frutta?"
"Un pezzettino alla volta ma si, posso provarci, anzi lo farò sicuramente per te"
"Anche le mele?" Se c'è una cosa che Louis non sopporta sono le mele, é la frutta che più odia al mondo e non la mangerebbe nemmeno sotto tortura.. per Harry però forse lo farebbe.
"Se proprio devo.. e va bene, lo farò"
"Grazie Louis, sei la persona più buona che conosca" Harry sbatte le palpebre più volte, proprio non ce la fa a rimanere con gli occhi aperti.
"No no Haz! Hey rimani con me" Louis gli lascia degli schiaffi leggeri sulle guance e finalmente sente le sirene dell'ambulanza
"Sono arrivati, ci siamo Haz, resisti" nel giro di pochi minuti i paramedici prendono Harry e lo caricano sulla barella e poi sull'ambulanza con Louis che sale insieme a lui.
"Marg vai a casa, ti faccio sapere io"
"Non mi piace lasciarti da solo e quel povero ragazzo poi, hai visto com'è conciato?. Prendo la tua macchina e vi raggiungo"
"Va bene, grazie".

***

"Signor Tomlinson, il ragazzo sta bene" Louis e Margaret fanno un sospiro di sollievo e ringraziano il dottore che è appena venuto a dargli notizie di Harry.
"Non ha niente di rotto, solo una leggera contusione ad una spalla, le ferite sono superficiali, i segni e i lividi rimarranno per un po' ma poi guariranno da soli. Il naso non è rotto fortunatamente, le infermiere lo hanno disinfettato e medicato, può tornare a casa subito"
"Grazie mille, dottore"
"Signor Tomlinson, solo una cosa. Il ragazzo ha dichiarato che è caduto, è inciampato nella scrivania mentre lasciava l'ufficio in cui lavora, lei conferma?"
"Io.. non lo so. Harry lavora nella mia casa editrice da un anno, come correttore di bozze. Non ero presente quando é successo il fatto, mi ha chiamato e sono corso a vedere cosa fosse successo" il dottore annuisce e guarda Louis dritto negli occhi.
"Faccio il medico da tanti anni e ne vedo di tutti i colori, le posso assicurare che quelli che il ragazzo ha sul viso e anche sulle braccia non sono segni di caduta" Louis ha avuto la conferma di ciò che sospettava ma è sicuro che Harry non gli dirà mai cos'è successo davvero.
"L'avevo immaginato ma a me ha detto la stessa cosa che ha detto a lei, Harry è molto riservato e non parla facilmente"
"Se lui non sporge denuncia io non posso fare nulla, non posso chiamare la polizia perché non ho prove certe e purtroppo il referto medico non è sufficiente"
"Lo capisco.. cercherò di parlargli io" Il medico si congeda da Louis e dopo pochi minuti torna accompagnato da Harry, gli fa alcune raccomandazioni e poi li saluta.
"Haz, puoi dirmi cos'è successo veramente?" Louis, una volta in macchina, si decide a spezzare il silenzio che si era creato.
"Te l'ho già detto, sono caduto. Scusa se ti ho chiamato e ti ho fatto correre per niente.. signora Margaret mi dispiace conoscerla in quest'occasione, mi scusi"
"Harry tesoro, non devi assolutamente scusarti, l'importante é che stai bene"
"Si sto bene, grazie"
"Non dire stronzate!!" Sbotta Louis stringendo il volante così forte da farsi diventare le dita bianche
"Lou, calmati. Ne discutete a casa con calma" Margaret cerca di mediare in qualche modo ma ormai nessuno dei due ha voglia di tacere.
"Ti sembra una persona che sta bene?! No!!. Falla finita, Harry! Mi riempi di stronzate da quando ci conosciamo!!!"
"Non urlare Louis" Harry quasi piagnucola e lo implora di abbassare i toni.
"No!! Mi hai rotto le palle! Sto cercando in tutti i modi di conoscerti, di aiutarti ma è praticamente impossibile, sei un muro!!"
"Nessuno ti ha chiesto niente!!!" Stavolta ad urlare è anche Harry, anche se non è abituato a farlo.
"Dovresti capire che al mondo non sono tutti delle merde!! Ci sono persone davvero disposte ad aiutarti!! Peccato che tu sia così stupido da non capirlo"
"Sai cosa, allora?! Lasciami in pace e trovati un altro caso pietoso da aiutare!! Non ho bisogno di te, della tua pietà e di nessuno!!. Me la sono sempre cavato da solo!! Smettila di cercare di aiutarmi!!"
"Bene!!! Mi tolgo di mezzo e me ne sbatto il cazzo di te e di tutte le tue cose!"
"Bene!! Accosta la macchina e fammi scendere"
"Non aspettavo altro" Louis ferma la macchina e Harry scende sbattendo la portiera.
"Louis.."
"Non dire niente Marg, ti prego". Adesso tutto é cambiato e da domani sarà tutto diverso, nel bene o nel male e questo lo sanno entrambi, soprattutto Harry che una volta a casa si lascia andare ad un pianto tutt'altro che liberatorio.

The ghostwriter ❀ L.SWhere stories live. Discover now