ANIME GEMELLE - Non Si Sfugge Al Destino

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Prologo

Non avevo mai creduto alle "anime gemelle".

Non credevo nella leggenda di due anime predestinate, legate dall'amore eterno, che anche sotto altre spoglie, e il passare dei secoli, si ritroveranno sempre. Come se fossero legate da un filo infinito che nulla può spezzare, né dagli ostacoli a cui veniamo sottoposti dalla vita, né dalle morti più atroci.

Credevo alle coincidenze non a cose come il destino, messaggi subliminali, una strada che ci veniva scelta prima ancora della nostra nascita.

Ero fermamente convinta che ognuno di noi avesse la possibilità di scegliere chi vogliamo essere, che ogni nostra decisione, pensiero, scelta fosse frutto del nostro cervello;

e non che fosse già stata scritta da qualche parte con la certezza che avremo compiuto quella precisa azione in quel preciso momento.

Avevo le mie convinzioni, le mie certezze, che erano state sgretolate nel momento in cui avevo accettato il pensiero che, solo perché non puoi piegarti qualcosa con la logica, non vuol dire che non sia possibile.

Ero piuttosto scettica sulla concezione di estraneo, finché non mi resi conto che se sei destinato a qualcosa, a qualcuno, ad intraprendere una precisa strada, puoi fare di tutto, ma questa troverà il modo di raggiungerti.

Proprio quando avrai la convinzione di essere fuggita al destino ti renderai conto di aver fatto esattamente ciò che eri destinato a fare.

Non credere mai che sia possibile solo ciò che puoi spiegarti.

Nulla è impossibile se c'è di mezzo il destino