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<<Q-questo non è p-possibile- balbetto, confusa -Che c-cosa ci f-fai tu q-qui?>>

<<Sono il tuo nuovo coinquilino>> risponde, con voce tremolante.

Mi sembra di essere sosesa nell'aria, avvolta da un sottile strato di ghiaccio, che può rompersi da un momento al altro facendomi piombare nella realtà.

<<Lo hai fatto a posta?>> mi azzardo a chiedergli. E' l'unica soluzione, è una coincidenza troppo grande.

<<Assolutamente no- pare quasi offendersi -Sono passati tre anni, figurati se l'ho fatto a posta>> Il tono che utilizza riesce quasi a ferirmi, nonostante abbia ragione, non è piacevole rendersi conto che l'unico modo in cui mai avremo potuto rincontrarci fosse casuale, sapere che non mi ha mai cercata.

Ma è meglio così. Dopotutto, è quello che volevo, che non mi cercasse.

<<Bene>> rispondo, senza spostarmi dalla cucina, con l'isola al mezzo a separarci.

<<E adesso, cosa facciamo?>> mi chiede, abbassando il cappuccio mostrando i suoi capelli castani, un pò più lunghi rispetto all'ultima volta che ci siamo visti.

<<Che intendi?>> sono sempre stata brava a fingere le emozioni, come in questo caso, l'indifferenza.

<<Devo cercarmi un'altra sistemazione...?>>

<<No! Puoi rimanere, non ci sono problemi- devo essere il più razionale possibile -Ormai sono passati tre anni>> abbozzo un sorriso, prima di passargli accanto per andarmi a sedere nuovamente sul divano.

<<Se ti serve chiedi.>>

<<Va bene>> risponde

<<Solo una regola, ognuno si occupa del suo>>.

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<<Mio amor, che fine avevi fatto oggi?>> Julio mi viene incontro appena entro nel locale, abbracciandomi.

<<Dovevo occuparmi dell'appartamento>> mento, fingendo un sorriso. E' una bugia che gli riciclo spesso, non lo faccio per cattiveria, ma perchè non ho voglia di vederlo tutti i giorni; sono una ragazza, ho bisogno anche dei miei spazi.

Mi seguo fino le retro, chiudendo la porta quando sfilo la maglietta per cambiarmi.

<<Che cosa fai?>> gli domando, assottigliando lo sguardo mentre si avvicina. Una volta di fronte a me, fa scorrere lo sguardo su tutto il mio corpo fino ad incrociare il mio, successivamente posa le labbra sul mio collo e prende un seno con una mano, mentre con l'altra mi spinge ad appoggiarmi contro il muro. Mi solleva una gamba per sfilarmi i leggins, accarezzando e stringendo un mio gluteo, mentre porto la testa all'indietro quando passa la lingua sul collo.

Con una mano gli circondo il collo in contemoranea alla gamba con la sua vita, avvicinandolo al mio corpo, al quale si sdruscia all'istante, per farmi sentire la sua eccitazione.

Allungo una mano nelle sue mutande, muovendalosa su e giù velocemente, quasi quanto le sue dita dentro di me. Mi lascio sfuggire dei mugolii quando il suo pollice entra in contatto col mio clotoride, roteando, sempre smette il movimento con le dita.

<<Sei un pò bagnata>> sussurra con voce maliziosa, con un ghigno di soddisfazione stampato sul volto. Annuisco, mordendomi le labbra dove successivamente passo la lingua per mostrargli il piercing. Chiude gli occhi respirando a fondo davanti a quel mio gesto, facendomi sorridere.

<<Purtroppo dobbiamo andare>> So che lo dice solo per farmi indispettire, e non sul serio, dato che non è la prima volta che facciamo sesso qui, e in orario di lavoro.

<<Ah si?>> sussurro al suo orecchio, spostandomi poi sul collo, che bacio e lecco in alternanza.

<<Sì>> risponde, abbassandosi con la bocca su un mio seno, mentre tortura l'altro con la mano.

Non resisto più, l'eccitazione è troppa per oterla sopportare un altro secondo.

<<Senti, o mi scopi tu, o ti scopo io>> affermo, ansimando.

<<Sì? Vuoi che ti scopi?>> mi chiede, ghignando. Annuisco, e in meno di un secondo me ritrovo con le ginocchia sulla panca, aggrappandomi con le mani agli armadietti, con Julio dietro di me.

<<Vuoi che ti scopi?>> alza il tono di voce,

<<Sì>> Mi si mozza il fiato quando entra dentro di me, con forza e decisione.

<<Dillo!- urla -Dillo!>> mi schiaffeggia una chiappa, forte, ma senza farmi male.

<<Scopami. Forte.>> sussurro, decisa. Come termino, inizia a muoversi veloce, con spinte decise, affondando al mio interno facendomi godere, ed urlare.

L'orologio sul mio cellulare segna le 3:27 quando entro nella mia stanza, posando tutto sul letto e buttandomi nel letto esausta.

Nicholas credo sia nella sua stanza, forse dorme, cosa più che giusta data l'ora. Appiccio la canna rollata presa dal comodino e me la sistemo in bocca, aspirando il thc al suo interno che in pochi tiri agisce sulla mia persona con effetto rilassante.

Sposto lo sguardo sul computer al mio fianco, fra le coperte del letto, più recisamente sull'icona che si è aperta in basso a destra dopo che ha emesso un bip. Questa si apre in una finetra più grande quando vi clicco, con il seguente messaggio:

La informiamo che il suo account Instagram @roxxxana sta per essere disattivato, a causa del mancato accesso della durata di tre anni. Clicca qui per accedere ed imedirne la disattivazione.

Avrei dovuto farlo molto tempo fa, ne sono consapevole, ma non farlo è stato più forte di me. Non perchè io sia legata ai social network, ma perchè è l'unico collegamento rimasto con il mio passato.

Apro un altra pagina da cui accedo al io attuale account, per digitale nella barra il nickname del vecchio. Una ad una, passo in rassegna le foto, dove una me adolescente viene ritratta, costantemente con una canna fra le labbra.

Passo una mano fra i capelli sospirando, prima di fare un altro tiro.

Sullo schermo, vi è una foto che ritre una diciassettenne dai capelli rosso fuoco, vestita di felpa e maglia esclusivamente neri, ed un grosso sorriso ad illuminarle il viso. Vicino a lei, a stringerla in un abbraccio, vi è un ragazzo dai capelli castani coperti dal capucio della felpa verde che indossa, con gli occhi azzurri accesi da una strana luce, ha un sorriso ancora più grande.

Le mie labbra si piegano in una smorfia amara, nel pensiero che quel ragazzo si trova nella stanza di fronte, tre anni dopo. Scaccio quel pensiero, e quelli che ne possono conseguire e chiudo il computer spostandolo al bordo del letto.

Accendo la televisione, concentrandomi su un programma a aso che viene trasmesso, dimenticandomi che fra qualche ora mi dovrò alzare, e che è lunedì.

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⏰ Last updated: Feb 20, 2020 ⏰

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ANIME GEMELLE - Non Si Sfugge Al DestinoWhere stories live. Discover now