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《Amelia!》urla una voce maschile facendo tremare le mura di pietra del salotto, diversi licantropi corsero fuori alla ricerca della ragazza. Dare fastidio a quel uomo è da tempo e anni il mio hobby preferito, anche se abuso fin troppo del suo affetto per me, sono l'unica che può farlo arrabbiare e farla franca.

Nascosta su una trave dell'alto soffitto, guardo tutto dall'alto e osservo il viso arrabbiato del caro Maximilian seduto malamente su una poltrona. È abituato a ordinare e ottenere subito ciò che vuole, viziato fin da piccolo, non si alzerebbe mai a cercarmi personalmente.

Anche se lo farà non penserà mai che sono proprio sopra il suo capo. "Il nascondiglio migliore è quello sotto il naso del nemico" lo diceva sempre il Signor Roberto, quando faceva lezione di strategia militare al figlio, a cui teneva che anch'io partecipassi, anche se sua moglie era contraria.

Mi ha trattato come una figlia, nonostante tutti i guai che combinai e che combino tutt'ora, mi istruì, provò a inserirmi nella comunità e mi insegnò a difendermi. Voleva darmi il suo cognome, per rendermi effettivamente parte della famiglia, ma naturalmente Samanta era contraria, sono sempre stata un mostro ai suoi occhi e ora che ho vent'anni la cosa non cambia.

Anche se mi sono impegnata, riesco a controllare il colore dei miei occhi, davanti a lei non li faccio mai diventare rossi, così come non uso i miei poteri, davanti a lei sono umana, così come di fronte alla gran parte della comunità.

Osservo l'oggetto che ho rubato all'Alfa, un anello d'oro con la testa di lupo uno smeraldo incastonato nell'occhio sinistro, che identificava il branco, invece quello destro è vuoto, lì un giorno ci sarebbe stato una pietra che identificava la Luna dell'Alfa.

L'anello è segno sì del suo ruolo, ma anche del benestare del Re degli Alfa su di noi. Un uomo terribile si dice, anche se è poco più grande di me, attualmente dovrebbe avere venticinque anni.

È considerato un prodigio dagli Anziani, apparì sette anni fa dal nulla, non si sa se fosse un lupo solitario o facesse parte di qualche branco. Fatto sta che un giorno si presentò con un branco di modeste dimensioni, ma feroce come pochi. In un breve asso di tempo si affermò su tutti i branchi europei e asiatici, chi non voleva sottostare al suo potere veniva sterminato, chi invece lo accettava come sovrano veniva ricompensato.

Il branco che mi ospita, scelse ovviamente questa seconda opzione, altrimenti non sarei qui raccontarvelo, fu uno dei primi a essere conquistato, infatti ha piena fiducia in esso. Lo vidi solo una volta, a tredici anni, nascosta in un ripostiglio, se non fosse stato per il suo atteggiamento egocentrico e autoritario, non avrei mai pensato che fosse l'Alfa, il Re, era un ragazzino.

Non so se mi notò, suppongo di sì perché si girò verso di me, guardando il mio nascondiglio con quei brillanti occhi giallo oro e un sorriso divertito, che durò pochi secondi.

《Possibile che siete capaci di sterminare un esercito, ma di non riuscite a trovare una mocciosa! Fuori di qui! Prima che vi declassi!》urla Max sbattendo il pugno sul tavolino facendomi sussultare, il suo Beta e i suoi Omega sono davanti a lui con la testa bassa e scappano via appena gli indica la porta, mi diverte tanto questa scena.

Lo vedo iniziare a parlare a bassa voce, fa sempre così quando ragiona, si ferma un secondo e poi alza lo sguardo verso di me e non riesco a trattenere le risate. È sempre così divertente metterlo in difficoltà.

《Amelia! Scendi immediatamente!》ordina usando la voce di Alfa, a cui è difficile resistere e non ubbidire. Per qualche minuto rimango lì, ma poi il mio corpo si muove da solo e salto da un'altezza di tre metri.

Prontamente lui mi prende al volo, mi posa a terra e mi strappa l'anello dalle mani rimettendomo al pollice destro. 《Mi farai diventare matto!》ringhia, tornando a sedersi e brontolando non riesco a non ridere, irritandolo ancora di più, oggi è un po' più permaloso del solito.

《Gli occhi》sbuffa alzandosi e uscendo, dirigendosi verso il suo ufficio, seguito da me. Ora Amelia espira e inspira, non provare emozioni non servono 《Ora va meglio》

Nascondere e celare, apparire una strana debole umana, un cagnolino da compagnia ecco cosa devo essere. 《Amelia, eccoti, vieni ti devo parlare》dice una voce femminile all'apparenza gentile e rassicurante, un brivido mi sale sulla schiena e vedo lo sguardo di Maximilian che mi invita a stare tranquilla, anzi ordina.

Prendo un respiro profondo e mi giro verso Samanta, il viso solcato da piccole rughe, un sorriso tirato e i capelli di un ramato spento e sbiadito, da quando Roberto è morto non si è più curata, una parte di lei è morta con lui.

《Mi dica signora》《Senti domani sarà un giorno molto importante per tutti noi, il mio Maximilian ha trovato la sua compagna! 》 il mio cuore perde un battito e il mio respiro si mozza, ma non lo do a vedere 《Domani la presenterà al branco e per l'occasione verrà anche il Re! Perciò tu...》

《Rimarrò rinchiusa nella mia stanza e non mi farò ne vedere e ne sentire, fin quando qualcuno non mi darà il permesso di uscire, io non esisto, non faccio veramente parte del branco, se sono qui è solo grazie alla vostra misericordia》la interrompo, soddisfatta annuisce e se ne va.

Mi giro verso Maximilian, sono sicura che mi occhi siano rossi 《Tu! Hai trovato la tua compagna è non mi hai detto nulla!?》urlo puntandogli il dito contro.

《Abbassa i toni con me 'sorellina'》calca l'ultima parola, segno che qualcuno ci stia sentendo《Perché non me l'hai presentata? Quando l'hai trovata?》

《L'ho trovata l'altro ieri》ecco spiegato il casino dei ultimi giorni 《E non te l'ho presentata perché...》 prende tempo, mi guardo intorno, non c'è nessuno.

《Perché non l'hai rifiutata? E devo venirlo a sapere da tua madre!》sussurro, non mi risponde, nulla, neanche un "non lo so". Me ne voglio andare da qui, altrimenti lo strozzerei, appena mi giro cerca di trattenermi, ma due guardie puntuali come un orologio vengono a prendermi ed è costretto a lasciarmi.

《Ciao, Giorgio come stai?》chiedo all'uomo sulla quarantina, ma come sempre non mi risponde, mentre mi scorta verso la mia camera. Voi pensavate che questa fosse una storia di amore? Oh, non sapete quanto vi stiate sbagliando.

Angolo Autrice
Come promesso ecco il primo capitolo, se vi piace lasciate votate e fatemi sapere cosa ne pensate❤

La Concubina Dell'AlfaDonde viven las historias. Descúbrelo ahora