Capitolo 27

229 16 1
                                    

[Allenamento]

Hai accettato senza neppure chiedere se ci fossero delle condizioni, è forse questa la cosa che più fra tutte rimpiangi con il fiato fiato corto, con le gambe dolenti che implorano per potersi riposare, il cuore che pompa sangue al corpo a causa del continuo e costante sforzo che compi da ormai un mese, ma non è quello il peggio, non lo sforzo al quale lei sta obbligando il tuo corpo.
Tu infatti è da quel giorno pericoloso e sconvolgente che non hai contatti con tuo marito, Michela dice che lui sarebbe solo una distrazione e sai che non si sbaglia, dunque non sei affatto nella condizione di poter reclamare su quanto da ella deciso, anche perché ti sta aiutando a controllare una parte di te, essenziale ma davvero complicata, quasi mostruosa.
Sei stata portata in una piccolo terreno isolato, che solo dopo hai scoperto essere proprietà della tua famiglia, il cui perimetro era stato precedente creato piantando il famoso strozzalupo così da rendere davvero impossibile l'incursione di chiunque avesse potuto disturbare, compreso qualche lupo rivoltoso, chiaramente.
Non ne sei certa, ma ti sembra che, facendo l'ennesimo giro di campo, i tuoi occhi (c/o) abbiano intravisto la sagoma di due figure, appostate poco distanti dalle piante tanto pericolose per i lupi mannari ma forse, pensi, potrebbe essere semplicemente stata la stanchezza, dopotutto hai visto due ombre nella vegetazione.
Quando termini il tuo allenamento fisico, perché dopotutto non puoi fare affidamento solo sulla tua natura animalesca e la prova ne è stata quanto ti era accaduto il mese prima, non eri neppure riuscita a liberarti.
In quelle quattro settimane hai appreso i principi base della sopravvivenza e studiato affondo come comportarsi in determinate situazioni, sai persino come uccidere velocemente un lupo se ne avrai mai la necessità, ma speri proprio di no, dopotutto si tratta comunque della tua stessa specie, il solo pensiero ti ferisce.
La parte forse però più insopportabile è avere a che fare con qualcosa di violento e brutale, bramoso di sangue e vendetta, privo di calore o anche solamente di un briciolo di compassione, si tratta di qualcosa di completamente opposto e lontano dalla tua natura, cosa che ti provoca grande sofferenza nell'affrontarlo, rendendoti incapace di controllarlo.
«Trova il tuo metodo» dice la ragazza portandoti in una stanza che non avevi notato prima, sebbene avessi già esplorato ogni angolo di quella casa in legno scuro, mossa dalla curiosità.
Si tratta di una semplice abitazione sviluppata completamente a pian terreno, l'ambiente è reso più ampio dalla vasta presenza di un open space, infatti appena varcata la spoglia dell'ingresso si accede al salotto.
I mobili sono bianchi, rendendo l'ambiente luminoso grazie alle grosse finestre nonostante la ristretta dimensione.
La stanza è occupata da un piccolo divano bianco e una televisione a parete, poi, nella parte opposta è situato un tavolo sottile, di forma circolare, candido come la neve, coordinato alle quattro sedie che vi sono disposte attorno.
Nel lato opposto si trova un'altra piccola stanza, anche qui il mobilio è completamente bianco, si tratta di una cucina modesta ma funzionale.
Superate queste due stanze c'è un piccolo corridoio che ha tre porte, rispettivamente un bagno dei più comuni, le cui tonalità si alternano fra bianco e nero e poi sono presenti due camere da letto essenziali, anche esse candide.
A dire il vero stare troppo tempo in quel luogo crea una sensazione strana secondo te, sembra quasi di stare in un manicomio, non è affatto piacevole ma scuoti la testa liberandola da pensieri futili quando noti una piccola porticina dello stesso colore del muro della cucina, mimetizzata con la parete, sembra impossibile da notare se non se ne conosce l'ubicazione.
Lei la apre poi ti butta dentro senza delicatezza, non vedi nulla poiché non ci sono finestre trattandosi di uno scantinato, distingui solo la sua figura aiutata dai raggi che filtrano dalla porta d'ingresso di quella stanza gelida ed inquietante, vedi un sorriso spiacente sul suo viso, cosa che non ti piace affatto.
«Devi trovarlo da sola, il modo per controllarlo, quindi veditela con te stessa e sappi che quando chiuderò la porta la tua natura di lupo sarà schiacciata poiché qui dentro è tutto fatto con questo proposito, dopo un po' inizierai a cedere e se non riesci a domarlo, ciò che hai ereditato da quell'uomo ti schiaccerà » detto ciò fa una breve pausa assumendo un'espressione neutrale.
«Sei la più forte di tutti i cacciatori a causa del tuo sangue, il sangue Winchester, quindi sappi che se dovessi fallire, se di te non rimarrà che l'odio per ciò che tu stessa sei, finirai con l'uccidere Jin, perché l'ho invitato qui, buona fortuna » non ti da neppure il tempo di opporti a qualcosa di così estremo che si chiude a chiave la porta alle spalle.
Tu rabbrividisci in quella gelida oscurità, ma non lo fai per la bassa temperatura di quel luogo, per il nero pece che ti circonda o per la solitudine che senti dentro, lo fai perché temi di fare del male alla persona che ami più di te stessa, a quell'uomo fantastico che ti ha reso la donna più felice sul pianeta e che ti ha insegnato, senza neppure saperlo, a cogliere il lato migliore del mondo.
Scuoti allora la testa ancora una volta dandoti delle pacche sul viso, non puoi partire già con il sapore della sconfitta sulla lingua oppure non potrai muovere neppure un passo verso la vittoria e ne sei ben consapevole, sai che dovrai arrampicarti con le unghie e con i denti sul tuo desiderio di proteggere Jin per non essere sopraffatta dall'odio di quell'uomo e che se vacilli tutto sarà perduto.
Allora ti siedi mettendoti più comoda possibile, per quanto possa esserlo un pavimento gelido in pietra e chiudi gli occhi, non sai cosa devi fare, lei non ti ha instradata per nulla dunque ti chiedi se sarai davvero in grado di farcela, ma dopotutto ti rispondi che non puoi solamente riuscire, ma devi farlo, per l'uomo che ami tanto disperatamente ma non solamente per lui, anche per tutti coloro che credono in te, che tentano di aiutarti e tutti coloro che hanno riposto ora come in passato la loro fiducia in te, perché se cadi, devi rialzarti, se lasci che tu venga schiacciata, allora perderai tutto ciò che hai.

WereWolf {Jinxreader}Where stories live. Discover now