Capitolo 6

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"Io farei l'opposto" dissi pensierosa.
"Perché?" Chiese Luna.
"Perché chi mai oltrepasserebbe una foresta del genere senza sapere dove porta?" Dissi scrutando la foresta.
"Si hai ragione" disse Rosaly.
"Beh, chi va per primo?" Chiese Jacob divertito.
"Tu" disse Luna.
"Perché non ci vai tu?
Hai paura?"
"Ragazzi, basta." Dissi
"Vado io" continuai.
"Valorosa Grifondoro" disse ridacchiando Lily.
"Grazie per me è un onore, gentile Tassorosso" risi anch'io.
"Di niente" rispose Lily e ridemmo insieme.
"Andiamo" disse Jacob.
"Zitto Serpeverde" dissi io e tutti ridemmo.
Ci incamminammo nella foresta e quindici minuti dopo stavamo ancora camminando.
"Questo posto mette i brividi" disse Luna.
"Non hai tutti i torti" disse Lily.
"Dai ragazze è solo una foresta" disse Rosaly.
"Non c'è niente di cui aver paur..." Disse Jacob ma lo zittii.
"Fermi, fate silenzio" dissi.
Sentivo qualcosa, non eravamo soli, delle ombre dietro di noi mi fecero girare.
Avanti a noi c'erano due orsi giganteschi, uno di loro ci annusò e si agitò.
Una cosa era certa, ci avrebbero sicuramente attaccati.
"O mamma mia" disse con la voce mozzata Lily.
"Non possiamo usare i poteri" dissi.
"Perché no?" Chiese Jacob.
"Perché sono animali in via di estinzione" disse Newt.
"E sono animali indifesi" disse Luna.
"Indifesi, si certo" disse Jacob
"Non attaccate, correte il più veloce possibile" dissi.
"Da che parte?" Domandò Newt"
"Sempre dritto, li trattengo per un po', andate."
"Non usare il fuoco, potresti fargli del male e potresti dare fuoco alla foresta" disse Lily.
"Va bene e ora andate." Mi guardarono un attimo preoccupati.
"ANDATE" dissi urlando.
Gli altri corsero via e gli orsi si agitarono più di prima.
Mi allontanai di un po' da loro piano, piano
"Woh, woh calmi orsi, calmi.
Dov'è mia madre quando serve" dissi con voce calma e preoccupata allo stesso tempo.
Gli orsi stettero per attaccarmi ma poco prima feci crescere delle piante arrampicanti dal terreno, formando una gabbia che l'intrappolò.
"Non reggerà per molto, devo andarmene da qui" dissi.
Corsi più veloce che potevo ed essendo più veloce degli altri li raggiunsi in poco tempo.
"Com'è andata?" Mi chiese Rosaly continuando a correre.
"Li ho intrappolati ma la gabbia non reggerà a lungo" risposi.
"Dove dobbiamo andare?" Chiese Newt.
"Sempre dritto, siamo quasi fuori me lo sento" dissi.
Dopo altri cinque minuti di corsa uscimmo da quella maledetta foresta.
"Finalmente" disse Lily con del leggero fiatone.
"Per un pelo" disse Jacob.
"Non sei divertente" disse Rosaly.
"Tu non sei divertente" rispose alla sorella.
"Tu più che altro porti sfortuna" disse Luna.
"Sfortuna?... Davvero Angioletto?" Rispose lui incrociando le braccia divertito.
"Questo è il lago di cui parlava la signora?" Chiese Lily.
"Immagino di sì" dissi e poi continuai.
"Che ore sono?"
"Le 10:32" rispose Rosaly.
"Ok, qui comincia a fare buio per le 18:30, quindi per le 18 dobbiamo tornare indietro." Dissi.
"Va bene" risposero tutti.
"E ora che facciamo?" Chiese Luna.
"Cerchiamo questo tizio" rispose Newt.
"Da dove cominciamo?" Mi chiese Rosaly.
"Non lo so, so solo che lui è vicino" dissi.
"Va bene, ci affidiamo a te, Maya" Rosaly.
"Cominciamo ad incamminarci verso le case sulle montagne" dissi
"Va bene" dissero.
Una volta vicino le case cominciarono a parlare.
"Che clima rigido per essere a febbraio" disse Newt.
"Stiamo in Alaska, per forza fa freddo" disse Rosaly.
"Giusto" disse Newt ridendo.
Uno scricchiolio in uno degli alberi mi fece fermare.
"Cos'è stato?" Chiese Luna.
"Non lo so" risposi.
"Sarà stato un animale"disse Jacob.
"Non credo" rispose Newt.
Vidi un imperfezione nel pavimento e ci tirai un sasso sopra.
La trappola scattò sollevandosi in aria, vidi una figura tra gli alberi, subito dopo da quel punto mi arrivò una freccia che fermai facilmente a due centimetri dal mio petto.
"Esci fuori" dissi.
"Non vogliamo farti del male" disse Luna.
"Parla per te" dissi spaccando la freccia nelle mie mani.
"Chi siete?" Una voce mascolina fece eco.
"Visitatori" disse Lily.
"Non credo proprio" rispose divertito il tizio nell'ombra.
"Stiamo cercando una persona" dissi.
"Chi state cercando?" Chiese curioso.
"Una persona che non è riuscita a trovare ancora la strada di casa.
L'unica cosa che deve fare è ”lasciare ogni speranza per entrare”.
Finii di parlare e dopo due secondi mi arrivò un'altra freccia.
"Stai mentendo"
"Perché dici questo?" Rispose Rosaly.
La persona uscì dall'ombra rivelandosi alla luce.
Era un ragazzo alto, dai capelli castano scuro e gli occhi di un azzurro scuro.
Rimasi un attimo a fissarlo ma mi ripresi dopo qualche secondo.
"Perché non può essere vero" rispose arrabbiato.
"Ma che?.." disse Luna.
"Siete stati voi, voi avete ucciso quasi tutta la mia specie". Disse lui puntando l'arco verso di noi.
"Fermo con quell'arco" disse Jacob.
"Di cosa stai parlando?" Chiese Newt.
"Noi dovevamo proteggerlo, era il nostro compito ma voi siete arrivati, avete distrutto ogni cosa, avete sterminato quasi tutta la mia specie e lo avete portato via da noi" disse lui arrabbiato.
"Noi non abbiamo fatto niente" disse Lily cercando di farlo calmare.
"Si invece" ribatté lui.
"No, non siamo stati noi è stato qualcunaltro a farlo" dissi, gli altri mi guardarono confusi ed anche il tizio.
"Il suo nome era Counter, la tua specie la sterminata lui" continuai.
"Come fai a sapere queste cose?" Mi chiese puntandomi l'arco addosso.
"Perché me l'ha detto l'equilibrio in persona" dissi seria.
"Cosa?"dissero confusi gli altri.
"Perche mai avrebbe dovuto dirlo a te?" Urlò lui
"Perché anche io sono come voi, anche io sono un ibrida" dissi tranquillamente.
"Cosa?" Mi guardarono scioccati gli altri.
"Cos'è un ibrido?" Chiese Rosaly.
"È il frutto dell'amore tra un Angelo ed un demone" dissi.
"Quindi..." Disse Luna.
"Si Luna, anche tu potresti essere un ibrida" dissi.
"L'equilibrio è vivo?" Chiese sorpreso il ragazzo.
"Si è vivo e sta più che bene" dissi e lui buttò l'arco a terra.
"Stavate cercando me?" Chiese lui.
"Si" risposi.
"Come avete fatto a trovarmi?" Chiese di nuovo.
"Il tuo odore è diverso dagli altri" dissi
"Si, anche il tuo" rispose lui guardandomi negli occhi.
"Come ti chiami?" Chiese Jacob.
"Riven, voi come vi chiamate?" Domandò lui.
"Lei è Luna, Lily, Rosaly, Jacob e Newt" dissi.
"E tu come ti chiami?" Mi chiese lui.
"Il mio nome è Maya"
"Che nome strano"
"Non quanto il tuo" risposi seccata.
"Sei troppo acida, era una battuta" rispose lui.
"Oh scusami se sono scortese ma mi pare che tu abbia cercato di uccidermi due volte in pochi minuti" dissi sarcastica.
"Vero" disse ridendo.
Io scossi la testa con le braccia incrociate.
"Perché mi stavate cercando?" Chiese Riven.
"Per portarti a casa" dissi io.

DANGEL: L'equilibrio del male e del beneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora