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Suonò la sveglia delle 5:30, scesi dal letto anche se era difficile alzarsi, era così comodo il mio lettino.

Oggi inizia la mia quarta giornata di università, fuori faceva ancora buio e freschino ed è ancora inizio ottobre, mi misi una felpa perchè avevo dormito con la maglia a maniche corte con la scritta i love paris, non importa quanto freddo faccia fuori io dormo a maniche corte.

Andai in bagno, mi lavai la faccia e denti poi tornai in camera a prepararmi, mi misi una maglia bianca con sopra una felpa color rosa pastello, sotto le calze con una gonna bianca completando l'outfit con le mie scarpe mary jane.

Finì con eyeliner e illuminante dovrebbero bastare, non mi trucco tanto.

Guardai l'ora e vidi che ero in ritardo e non avrei fatto in tempo a fare colazione, mi prenderò una brioche al volo da qualche bar perciò mi misi il giubbotto, presi velocemente le mie airpods max la tote bag, le chiavi ed uscì dall'appartamento.

Scendendo le scale vidi un ragazzo che stava uscendo dal palazzo, vive al piano di sotto, in sti 4 giorni non ho mai avuto l'occasione di parlargli ma oggi mi salutò per prima.

Parlammo del più del meno durante la camminata per prendere la metro, si chiama Thomas, ha i capelli neri e ordinati questa mattina indossa dei cargo beige una felpa nera della nike e le jordan, insomma come tutti i ragazzi di qui, è al secondo anno di giurisprudenza che è sempre nella mia università.

Arrivati alla metro mi chiese se avessi fame così andammo al bar, tanto non avevo fatto colazione e colsi l'occasione

Mi presi un cappuccino e la mia famosa brioche mentre lui un caffè macchiato, raccontò che durante il pomeriggio frequentava uno studio di danza e ballava coreografie di canzoni coreane, lo trovai interessante anche se non ascoltavo il kpop.

Finito di fare colazione pagammo e ci avviamo verso l'università, anzi abbiamo dovuto correre perché eravamo in ritardo.

Mi salutò e andò nella sua aula mentre io rimasi all'ingresso ad aspettare una mia compagna di nome Alice, è stata gentilissima, il primo giorno mi aveva aiutato a cercare l'aula poi scopri che eravamo nello stesso corso.

Per oggi ho finito, quindi presi la metro e tornai a casa, giuro che appena arrivo a casa mi butto sul letto e non mi sveglierò più.

Arrivata al palazzo salì le scale e aprì la porta di casa, ciò che videro i miei occhi era talmente orrendo che mi fece cadere le gambe: c'erano due valigie aperte con vestiti sparsi per tutto il salotto, sentite io non sopporto il casino, quindi non solo li raccolsi ma li ripiegai e li misi nelle valigie per poi portarle in camera e metterle sotto il letto.

Ero talmente arrabbiata che non mi resi conto che sia i vestiti che le valigie non erano mie non mi sono nemmeno chiesta cosa ci fanno qui e come ci son finiti, poi improvvisamente sentii dei rumori provenienti dal bagno oh cazzo un ladro, dissi tra me e me.

libricino | girlxgirlWhere stories live. Discover now