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Dopo due lunghe ore di viaggio eravamo finalmente arrivati al mio nuovo appartamento che dista due chilometri dalla mia università, l'avevo presa grazie ai soldi dei miei genitori, anche se preferivo lavorare per non dipendere da loro ma dissero c...

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Dopo due lunghe ore di viaggio eravamo finalmente arrivati al mio nuovo appartamento che dista due chilometri dalla mia università, l'avevo presa grazie ai soldi dei miei genitori, anche se preferivo lavorare per non dipendere da loro ma dissero che dovevo concentrarmi sullo studio e che si sarebbero preoccupati loro dell'affitto e spese varie.

L'appartamento si trova in un viale con un kebabbaro e una tabacchiera, non era nemmeno così tanto affollato e rumoroso come gli altri posti di Roma, era tutto abbastanza tranquillo, faceva solo caldo e io quasi quasi iniziavo a sudare.

Ci trovammo davanti ad un palazzo di sei piani, per mia fortuna il mio appartamento è al secondo piano, odio le scale.

Mio padre mi aiutò a portare i miei cinque bagagli su per le scale, sì cinque perchè non ci entravano tutti i miei vestiti in uno solo anche se devo rimanere qui per otto mesi, mia madre invece ha iniziato a mettere i deodoranti ovunque poi si era portata dietro una scorta di detersivo e altri prodotti per la pulizia della casa come se io serena, malata di pulito, la sporcassi ma alla fine ha insistito a portarmeli .

L'appartamento non è male, all'entrata c'è un piccolo salotto occupato da un divano bianco un televisore e un tavolo in mezzo di vetro, vicino al salotto c'è la cucina dove c'era un tavolo di legno con due sedie poi in un angolo della cucina c'è una porta del balcone da cui si può avere una bella vista di altri palazzi e infine c'è la camera da letto all'interno una scrivania rettangolare così posso metterci tutti i libri che voglio, un letto matrimoniale che saltandoci sopra ha scricchiolato chissà se ci potrò fare cose non sante sopra si scherza ovviamente e infine un enorme armadio già lo sapevano che ho troppi vestiti sentite non è colpa mia se sono donna.

Mentre io e mia madre stavamo facendo il tour tattico della casa mio padre andò a fare la spesa alla lidl perchè mia madre mi ha vietato di mangiare il kebab del vicolo quindi devo obbligatoriamente mangiare sano.

Finito di svaligiare le valigie, svuotare le borse della spesa e le pulizie i miei decisero di tornare a casa, erano lì da 4 ore e mio padre doveva andare a lavoro il giorno dopo.

"Sere allora dai ti salutiamo, fai la brava e mi raccomando non scordarti di chiamarmi" disse mia madre

"Mamma ovvio che ti chiamo, e tu ricordati di dar da mangiare ai miei pappagalli"

si ho due pappagalli a casa, me li aveva regalati il mio ex con cui ho avuto una relazione di due anni finita quando ho scoperto che mi tradiva con la sua migliore amica, spero stia crepando adesso.

Saluti e abbracci i miei se ne andarono e io esausta mi buttai sul letto, ok sto scricchiolio è davvero fastidioso, rimasi a fissare il soffitto per una bella mezz'oretta e pensai che era tutto perfetto, l'appartamento il palazzo il viale e tutto poi l'unico problema era che sinceramente ho solo paura di passare 8 disperati mesi della mia vita sola in questi quattro mura.

libricino | girlxgirlWhere stories live. Discover now