Capitolo 1

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Erano già passate le tre di notte quando un rumore svegliò Gadget di soprassalto.

Se c'era una cosa che aveva imparato durante la guerra, era quella di avere il sonno leggero in modo da essere pronta ad entrare in azione in caso di attacco nemico.
Oltre a quella di essere capace di addormentarsi sulla schiena poggiata su qualunque superficie, compresa la corteccia di un albero.

Agguantò il wispon lasciato al suo fianco alla velocità della luce, scattando in piedi come una molla.

"Hai sentito anche tu?"

La lupa sobbalzò lievemente nell'udire la voce di Karim.

C'era mancato poco che non le venisse un aunerisma.

"Ehi... Karim" disse, fingendo di schiarirsi la voce nel tentivo di mascherare l'imbarazzo causato dalla figuraccia appena compiuta.

Lo sciacallo era seduto, con lo sguardo fisso nella direzione in cui aveva udito il rumore.

"Che cos'era? Un'animale?" ipotizzò Gadget, un po' nervosa, con lo sguardo inquieto a sondare il buio tra le fronde.

Dopodiché si fece avanti con cautela, sperando con tutta se stessa che non si trattasse di un malintenzionato.

Con ancora i residui della stanchezza dovuta alla scarpinata del giorno precedente, unita allo scontro con i robot, non era sicura di avere abbastanza energie per sostenere uno scontro necessario a difendere se stessa più un ferito.

Per dei lunghi secondi calò il silenzio più totale, rotto solo dal bubulare distante di un gufo, in cui l'udito e la vista di entrambi i mobiani si affinò al massimo delle loro capacità.

"Niente" disse Gadget, abbassando l'arma e voltandosi verso Karim "forse era davvero un animal-"

"Dietro di te!!" esclamò in un ringhio Karim.

In una frazione di secondo, lo stesso lasso di tempo che servì a Gadget per voltarsi, Karim scattò in avanti e le sfrecciò vicino.

Fu talmente veloce che la lupa ebbe a malapena il tempo di capire cosa fosse appena successo.

Vide lo sciacallo avventarsi su una figura, a cui sfuggì un lamento di dolore misto a sorpresa, che se ne stava seminascosta in un cespuglio, atterrandola all'istante.

"Chi sei?! Perché ci stavi spiando?" le ringhiò contro con tono minaccioso, con le mani artigliate sulle sue spalle.

Gadget non perse tempo ad affiancarlo, puntando il wispon contro chiunque fosse sotto di lui in quel momento.

Quando però il suo sguardo si posò sullo sconosciuto... o meglio, la sconosciuta, non poté fare a meno di spalancare gli occhi al massimo della loro estensione.

"Tu... tu sei..." mormorò, incredula "...un'umana"

Gli occhiali dell'umana in questione catturarono il bagliore della luna per un istante nel voltare la testa verso di lei.

"Beh si" le rispose lei, con una voce chiara ed un atteggiamento fin troppo calmo per qualcuno che era stato appena placcato al suolo con violenza "che altro potrei ess- ouch!"

"Non hai risposto alla domanda" sibilò Karim, assottigliando lo sguardo omicida.

"Se la smetti di infilzarmi le spalle con quegli artigli giuro che lo fac- ahio!!"

"ti conviene farlo subito, se non vuoi ritrovarteli nella tua gola"

"Ehi Karim, calmati un attimo!" esclamò allarmata Gadget, resistendo all'impulso di poggiare una mano sulla sua spalla " non è necessaria tutta questa violenza"

Crossed roadsWhere stories live. Discover now