Capitolo 6

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Faith capì che aveva scelto il giorno sbagliato per scappare quando dal cielo avevano cominciato a piovere inspiegabilmente orde di alieni mostruosi.

Erano subito partiti in quarta a distruggere tutto senza cerimonie, mentre i soldati del governo facevano del loro meglio per respingerli ed evacuare i cittadini nel modo più veloce ed efficace possibile.

Nascosta all'interno di un palazzo in costruzione, la bambina se ne stava rannicchiata in un angolo mentre il suono tetro delle sirene riempiva l'aria, alternato a boati causati dalle esplosioni che regolarmente scuotevano l'edificio.

In parole povere, col cavolo che metteva piede fuori di lì. Vabbè che la sua vita era stata uno schifo, ma non credeva di essere ancora pronta a morire.

Doveva prima finire di modificare il tostapane e la macchina della direttrice. Poi, magari, se ne sarebbe potuto parlare.

Dei passi pesanti provenire dal piano superiore interruppero bruscamente il flusso dei suoi pensieri.

'Tempo di levare le tende' pensò, alzandosi e sfrecciando di filato verso l'ingresso.

Una volta fuori, uno scenario apocalittico la stava attendendo.

C'erano macchine in fiamme e detriti caduti da edifici semidistrutti ovunque, ma nessuno in vista: bene, quella era la sua occasione.

Nonostante la fifa blu, si decise a far muovere le proprie gambine tremanti a dirigersi alla ricerca di un posto sicuro.

Si sentiva un po' come il protagonista di io sono leggenda in mezzo a tutta quella devastazione.

Camminò lungo la strada dissestata di quello che era stato il centro per un po', finquando in un flash, in modo del tutto inaspettato, le comparve qualcuno di fronte.

La sua figura in penombra le dava le spalle, non sembrava neppure aver fatto caso a lei.

Dapprima incredula, lo riconobbe quasi immediatamente. Lo aveva visto in televisione un po' di tempo prima.

Qualsiasi altra persona nel suo stato disperato si sarebbe ridotta in ginocchio a chiedere aiuto, ma nel suo caso le prime parole che le scivolarono dalla bocca furono: "Ma tu non eri morto?"

La testa di Shadow scattò all'istante verso di lei.

L'accenno di stupore e incredulità che si tinse sul volto del riccio sarebbero risultate quasi comiche in un contesto diverso da quello.

"Che razza infima che è quella umana" lo sguardo di Faith venne immediatamente attirato verso l'alto, al suono di una voce cavernosa e duplice che avrebbe tranquillamente associato a Satana in persona "Non si premurano neppure di assicurarsi che la loro discendenza sia al sicuro"

Che... che accidenti era quel coso? Una stella marina aliena-mutante con un occhio solo fluttuava alle spalle di Shadow, ed era una delle cose più bizzarre e orrende che avesse mai visto.

Crossed roadsWhere stories live. Discover now