Capitolo 5

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Tony Stark non era un uomo paziente, ma aveva dei limiti morali, molto limitati per i suoi standard, ma li aveva, quindi non avrebbe spiato Peter se non fosse stato lui a volerlo. Sperava solo di non dover passare la notte in bianco in quello stato di perenne frenesia ed eccitazione che gli provocava l'idea di vedere Peter fare qualcosa di talmente sensuale e insospettabile per la sua natura timida e riservata.
Il ragnetto si era dimostrato pronto alla sfida che gli era stata offerta, bastava solo aspettare e molto presto avrebbe avuto il suo spettacolo. Già pregustava l'orgasmo che gli avrebbe provocato Peter, mentre si masturbava come l'ultima volta, sperava solo che non si preoccupasse troppo del piacere di Tony e non del proprio. Voleva vederlo con gli occhi oscurati dalla lussuria e le mani che toccavano le sue parti più sensibili. Magari, molto presto, sarebbe stato lui stesso a toccare quelle parti e a dare e a ricevere piacere da Peter.
Si era spesso ripromesso di non toccare il giovane, era sbagliato da più punti di vista, ma il ragazzo era cresciuto e aveva dei desideri e un'attrazione per lui. Era il classico bravo ragazzo attratto da un uomo con una pessima reputazione sentimentale. Non c'era nulla di male a volergli impartire qualche lezione più coinvolgente, le sue intenzioni non erano quelle di usarlo e buttarlo via, ma di donargli il proprio corpo e tutte le sue conoscenze riguardanti il sesso e il piacere. Di certo non avrebbe costretto Peter a fare con lui qualcosa che non voleva o che lo costringesse ad una lunga relazione con un uomo più vecchio. Desiderava solo dargli tutto ciò che voleva e accettare ciò che il ragazzo voleva concedergli, per questo motivo aveva preferito mettere una telecamera tra loro due, invece di chiedergli di passare la notte nel suo letto. Quello sarebbe accaduto, ma non prima che Peter fosse del tutto sicuro di ciò che desiderava fare con lui.
"Signor Stark, il signor Parker ha appena fatto il suo nome." Lo avvertì JARVIS con lo stesso timbro di voce di quando gli passava una telefonata di lavoro.
Era giunto il momento della verità.
"Passami le immagini di Peter in diretta questa volta." La scorsa volta le immagini erano state in ritardo di qualche secondo, ma questa volta voleva godere nello stesso momento di Peter.
Lo schermo davanti al suo letto si accese mostrando il letto di Peter dall'alto con Peter sdraiato e...
A Tony si seccò la gola nel vederlo stretto in un intreccio di corde nere e con la maschera nera simile a quella che tante volte aveva progettato, senza mai vederci nulla di peccaminoso. Ora, era certo, avrebbe avuto difficoltà a lavorare sul costume di Peter senza eccitarsi. Il ragazzo era attraente nei suoi tratti delicati che trasmettevano giovinezza ed ingenuità, ma ora era dannatamente seducente. Dove aveva preso quelle cose e come aveva fatto a capire che potevano essere erotiche ai suoi occhi? Aveva il sentore che avrebbe dovuto mandare una bottiglia di buon Brandy a Clint, ma per ora sentiva la necessità di versarsene uno. Ignorò quel desiderio e deglutì mettendosi più comodo sul bordo del letto.
Peter era rilassato, ma non intento a fare altro se non passare le proprie mani lungo il corpo accarezzando la ragnatela che Tony era certo avrebbe segnato di rosso la pelle. Gli occhi del ragazzo evitavano accuratamente di guardare in direzione della telecamera, nonostante qualcosa attirasse la loro attenzione sul letto. Per un attimo, Tony temette di vedere spuntare qualcun altro e di scoprire che tutto ciò era una vendetta nei suoi confronti da parte di Peter, la brutta sensazione di disagio durò il tempo di vedere cosa Peter stesse fissando. Nell'inquadratura apparve del normale lubrificante e un vibratore dalla forma perfetta di un pene eretto. Trattandosi di un gioco di seduzione, un fallo molto simile ad uno originale era giusto per stimolare l'immaginazione dell'uomo, no che fosse necessario in quel caso. Nonostante Peter l'avesse scelto, non significava che l'avrebbe usato, ma Tony davvero desiderava vederlo tra le natiche sode di Peter.
Tony si slacciò la cintura e i pantaloni, quando vide Peter fare qualcosa di innocente come passarselo sul petto con gli occhi chiusi ora e le labbra aperte. Non era ancora acceso, ma sembrava donare le stesse sensazioni di uno vero a Peter. Quando decise di provarlo e accese il vibratore fece anche un leggero balzo per l'inaspettato movimento, Tony sorrise divertito del candore del suo ragnetto. Ne aveva di cose da insegnargli non appena sarebbe stato pronto per impararle. Peter, dopo un primo momento di agitazione, tornò a passare l'oggetto vibrante su tutto il petto salendo verso le labbra senza toccarle e scendendo sotto l'ombelico a stuzzicare l'erezione evidente che spuntava da sotto il centro più fitto della ragnatela nera. Tony voleva vedere quel vibratore fare di più, mentre infilava una mano nei pantaloni per dare sollievo all'erezione pulsante. L'oggetto era uguale per dimensioni al suo pene, perciò risultava facile immaginare di essere lui stesso sul petto di Peter a farlo scorrere fino alla bocca. Le labbra rosse per i continui morsi che Peter dava nel tentativo di controllare l'agitazione, erano invitanti e spingevano a fare pensieri poco casti. Peter tornò ad accarezzare la rientranza della pancia con il vibratore per poi portarlo su di un capezzolo dove lo usò per stimolare uno dei bottoncini rossi che si nascondevano sotto alla tuta troppo aderente e soprattutto inesistente da Spiderman. La tuta originale aveva fatto fare pensieri peccaminosi a molti uomini della squadra, Tony n'era certo, soprattutto perché i più peccaminosi erano i suoi e questa versione era un vero atto terroristico nei confronti dell'autocontrollo di chiunque. Il ragazzo sembrava trovare piacere nella stimolazione del capezzolo tanto da aprire la bocca in cerca di maggiore aria. Tony tirò giù i pantaloni stringendosi con più decisione e immaginando di entrare tra quelle labbra con una spinta costante e decisa. Peter doveva aver pensato a qualcosa del genere perché si portò il vibratore sotto al collo, dove iniziava la maschera, accarezzandosi e facendolo salire fino alla guancia, per poi avvicinarlo alla bocca libera dal tessuto e iniziare a verificarne la consistenza prima con piccoli tocchi delle labbra e dopo con la lingua.
La lingua era poco più che visibile, ma più il tempo passava e più Peter la mostrava e la usava con impegno e sfacciataggine. Tony non poteva resistere ancora a lungo se continuava a guardare come l'altro stringeva il fallo poco sotto al finto glande dedicandosi a leccare solo estremità. L'orgasmo dell'uomo fu qualcosa che non aveva provato da anni e lo lasciò annientato più dell'ultima volta. Cercò di ritrovare il controllo sul proprio respiro, ma gli sembrava di non riuscirci del tutto. Sullo schermo intanto Peter continuava a giocare con il vibratore tra le labbra e una mano che si accarezzava sulla ragnatela che copriva a malapena il pene eretto e bagnato. Era sul punto di raggiungere il piacere anche lui, nonostante il massimo che avesse fatto per darsene fosse quello di soddisfare le richieste di voyeurismo di un vecchio pervertito.
"Cazzo! Sarai la mia morte ragazzo." riuscì a sussurrare mentre Peter gemeva per l'orgasmo tenendo il glande di silicone tra le labbra completamente dischiuse.
Tony lo vide allargare le braccia dopo aver lasciato il vibratore sul petto ancora acceso. Pareva disossato e completamente privo di ogni fibra muscolare, inerte, in quel momento. Persino Tony poteva sopraffarlo così com'era in quell'istante senza alcuna difficoltà e il pensiero di andare in camera sua e appuntarlo sul letto sotto di lui gli era più volte passata per la mente, ma doveva essere Peter a chiederlo.
Tony si pulì e sistemò i pantaloni in attesa di vedere Peter fare qualcosa del genere, tipo cambiarsi o andare sotto la doccia, ma non accadde. Il ragazzo ritrovate le forze, si voltò mostrando le natiche perfette definite da strisce nere e prese il lubrificante poco più in là. L'uomo guardò sospettando le sue intenzioni, e pensando che per un giovane con i super poteri venire una sola volta non fosse tanto soddisfacente. Quando notò le rotondità del suo sedere spinte verso l'alto e una mano raggiungere l'interno di esso, capì. Peter spinse prima un dito facendo piccoli cerchi all'interno del suo ano, per poi spingere un secondo dito e un terzo, tutto troppo velocemente per godere a pieno di quello che stava facendo. Quando Peter prese il vibratore ancora acceso, Tony capì le sue intenzioni. Non l'aveva sentito sospirare e non l'aveva visto godere a pieno di quell'intrusione delle dita, quindi sospettò che non era pronto per prendere un dildo di quelle misure.
"JARVIS passami la stanza di Peter."
"Sì, signore. Comunicazione aperta."
"Peter, fermati."
Il ragazzo sobbalzò alla sua voce lasciando cadere il vibratore.

Parli del diavolo...Where stories live. Discover now