Qualcosa per cui vale lottare

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Lorcan si svegliò inquieto, quella mattina. Aveva desiderato a lungo poter uscire allo scoperto con Roxanne, in quei mesi, ma quel momento gli era sempre sembrato lontano e irraggiungibile. Aveva rimandato per troppo tempo, fino a quando non si era reso conto di rischiare seriamente di perderla: a quel punto, niente aveva avuto più importanza, nemmeno la prospettiva di una scazzottata con Fred, o peggio, il timore che lui lo tagliasse fuori dalla sua vita. Fred era sempre stato per lui come e più di un fratello: non ricordava un solo giorno nella sua esistenza in cui lui non avesse avuto una parte fondamentale. Ai più, sembravano la solita coppia di amici combinaguai, perché il disastro li seguiva sempre a distanza ravvicinata; ma nel corso degli anni, avevano condiviso molto di più che gli scherzi e l'inguaribile tendenza a cacciarsi nei guai. Fred era stato la migliore spalla che Lorcan potesse desiderare, e sapeva di essere stato altrettanto per l'amico... e adesso, si ritrovava solo a sperare che i suoi sentimenti per Roxanne non l'avrebbero privato di tutto questo.

Trovò Fred ad aspettarlo in Sala Grande, per la colazione, quel sabato mattina. La chioma di ricci scuri dell'amico continuava ad ondeggiare, mentre lui rideva insieme a suo cugino Hugo. Gli rivolse un gran sorriso quando lo vide arrivare, e lo stomaco di Lorcan si contrasse, agitato. Sperò che l'amico fosse di buon umore, quella mattina, e che per qualche strana ragione non l'avrebbe ucciso.

"Ehi, Lorc...stavo giusto dicendo ad Hugo che sarebbe il caso di rifornire le nostre provviste da Mielandia, oggi..."

Lorcan annuì, nervoso... lanciò un'occhiata ad Hugo, sperando che cogliesse l'antifona e si decidesse a lasciarli da soli per un po'. Lui aggrottò le sopracciglia, in risposta, perplesso:

"Ehm...ci vediamo più tardi, ragazzi."

Lorcan gli rivolse un'occhiata carica di gratitudine, e Hugo gli rivolse un mezzo sorriso prima di voltare loro le spalle larghe e allontanarsi. Era sempre stato un tipo sveglio, quello lì.

"Lorc, tutto bene?"

Lorcan fissò Fred dritto negli occhi, deciso a non tirarla per le lunghe: "Esco con Roxanne, oggi."

Fred lo fissò per un attimo, interdetto, con gli occhi spalancati. Poi scoppiò a ridere di gusto, dandogli una pacca sulla spalla:

"Buona questa! Per un momento ci ho quasi creduto...ma poi ho immaginato Rox lanciarti una Fattura Orcovolante solamente per averlo pensato!"

Ma Lorcan rimase in silenzio, continuando a fissarlo, nessun accenno di sorriso. Vide il sorriso di Fred spegnersi lentamente, mentre prendeva ad osservarlo incredulo:

"Non dirai sul serio?"

Lorcan abbassò gli occhi, sospirando: "Fred, io...io sono innamorato di lei..."

Fred rimase in silenzio, stringendo i pugni, come se si sforzasse di metabolizzare la cosa. Lo osservò con uno sguardo grigio e freddo che non gli aveva mai riservato, e Lorcan sentì il sangue gelarglisi nelle vene.

"E, di grazia... quando avresti avuto il tempo di innamorartene, Lorcan?!"

Il momento peggiore era arrivato, e Lorcan lo sapeva. Il difficile non era dire a Fred che sarebbe uscito con Roxanne, quel giorno... il difficile sarebbe stato ammettere di avergli mentito per tutto quel tempo.

"Stiamo insieme da quest'estate..."

Fred gli riservò un'occhiata incredula, sostituita subito dopo da un'espressione glaciale: Lorcan non lesse collera nei suoi occhi, né delusione...solo un immenso e profondo distacco. Si alzò, lentamente, senza guardarlo in viso. Prese un sorso del suo succo di zucca, con tutta la calma del mondo, mentre Lorcan tentava disperatamente di dire qualcosa:

Qualcosa per cui vale lottareWhere stories live. Discover now