Tra la vita e la morte (parte seconda)

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Lei sbuffò e obbedì prendendo il telecomando.

Il giornalista assottigliò gli occhi e vide sul volto di Cherifa scendere qualche lacrima.

La ragazza sembrò spaventata e cominciò a guardare il pubblico tremando.

Si schiarì la voce: "Mio padre è sempre stato un punto di riferimento, un uomo di grande cultura che ha portato il popolo all'unità. Con le sue parole piene di speranza e con i fatti è riuscito a creare e rendere tangibile un sogno che tutti credevano irrealizzabile. Adesso è in attesa di contemplare Allah, ma..." Si bloccò e guardò verso sinistra, dove Bashir la stava fissando. Damiano lo riconobbe: era la stessa persona che l'aveva torturato per quasi due giorni. Cherifa riprese il discorso: "...ho intenzione di riprendere il suo sogno e trasformarlo in realtà. Voglio portare avanti la guerra che mio padre ha intrapreso e la vincerò."

Si sollevarono delle voci dal pubblico e la ragazza precisò: "In questo compito mi aiuterà una figura che finora ha comandato l'esercito con strategia e fermezza. Sto parlando di... Bashir Risa."

Un'altra voce si sollevò dal pubblico acclamante l'uomo.

Damiano non poté credere alle sue parole e Cherifa continuò: "Ho solo vent'anni e non sono la persona adatta per comandare. Non ho le qualità di mio padre, ma le ho trovate in Risa. Per questo motivo... ho intenzione di affidargli il comando!"

Il pubblico esplose in un'acclamazione e Bashir andò vicino a lei.

Di colpo tutti si zittirono.

Il giornalista guardò la scena incredulo.

Il comandante dell'esercito cominciò a parlare ringraziando Cherifa per la fiducia e promise di portare avanti il sogno di Dawud, cioè conquistare il Medio Oriente.

Ciò che colpì Damiano non furono le sue parole, ma il comportamento della ragazza, che si allontanò da lui nonostante dovesse stargli vicino. Non ebbe il coraggio di guardarlo e sembrò avesse paura.

Il collegamento terminò per lasciare spazio ad altre notizie, Damiano ringraziò la donna per aver alzato il volume e disse di poter abbassare.

Il giornalista si sedette al suo tavolo e non riuscì a dimenticare le parole di Cherifa: sembrava avesse preso la sua decisione sotto la pressione di Bashir. Era visibilmente spaventata e aveva bisogno di protezione.

Il giornalista decise di tornare indietro per conoscere la verità e aiutarla.

Dopo aver mangiato e pagato, uscì dal bar e guardò gli orari del tabellone: il prossimo aereo per Algeri sarebbe stato l'ultimo a causa della guerra.

Dopo aver disdetto il volo per l'Italia andò al checkin e mentre era in coda telefonò a Elisabetta.

La donna era contenta di sentirlo. "Finalmente potremo rivederci! Quando arriverai? Ti aspetto all'aeroporto?"

Il giornalista cercò di trovare le parole giuste: "Per adesso non ho intenzione di tornare."

La donna era stupita. "Cosa vuoi dire? Ad Algeri si sta combattendo una guerra e vuoi ritornare? Non te lo permetterò!"

"Cerca di capire: se hai guardato il telegiornale, comprenderai le mie ragioni. Cherifa ha consegnato il regno a Bashir e credo che lui l'abbia costretta per avere il potere!" spiegò il giornalista.

Elisabetta era disperata. "Anche se fosse, non ti deve importare. Dove sei adesso?"

"Sono a Francoforte, ma prenderò l'ultimo volo per Algeri. Lei mi ha salvato e ora devo ricambiare il favore" continuò a sostenere Damiano.

Chiave: il lato oscuro della luceWhere stories live. Discover now