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«Ed io non capisco perché lei è continuamente nella mia testa»

«Jimin che ti prende? Mi stai prendendo in giro per caso? Sono buono e caro ma odio le prese in giro, ti avverto» domandò il maggiore cercando di capire quel comportamento così strano del minore.

«Sa che io sono sincero. Quando dico che lei è continuamente nella mia testa è vero. Tutti i suoi gesti, tutte le sue azioni e tutte le sue belle parole, ci penso sempre» spiegò il più piccolo mettendosi seduto con le gambe incrociate «Ma riflettendoci su, a chi dovrei pensare se non a lei? Non ho nessun altro»

«E Hoseok?»

«E perché mai dovrei pensare a lui? È il mio migliore amico punto» il maggiore annuì leggermente.

«Uhm... Non credo ci sia niente di sbagliato nel pensare a me o ad altre persone. Si pensa a tante cose durante il giorno...» Jimin rise.

«Ahimè sono gay... Qualche altro tipo di pensiero me lo faccio» il maggiore corrugò le sue sopracciglia.

«Vuoi dire che hai pensato in modo impuro su di me?» l'altro confermò con un cenno di capo «Sono il tuo professore e non è tanto corretto questo»

«Peró lei è diverso da tutti gli altri professori. Io e lei abbiamo un rapporto diverso da tutti gli altri»

Jungkook si morse il labbro inquieto e lo guardò per un paio di minuti senza proferire parola. Era letteralmente scombussolato da quelle affermazioni.

«A cosa sta pensando?»

«A quello che hai detto. Sembravi odiarmi fino a poco tempo fa e adesso pensi a me in modo non giusto»

«Come se lei fosse un santo! Forse pensa più lei a certe cose che io stesso» ghignò.

«Mi stai dando del pervertito? Io non ho mai visto un mio alunno con occhi diversi»

«Ha sempre detto di essere un uomo onesto e adesso mente in questo modo? È gay, giovane e pimpante ed è impossibile che non abbia mai provato attrazione verso qualcuno dei suoi allievi» insinuò il biondo.

«Vuoi che ti dica che provo attrazione verso di te?»

Jimin afferrò una coperta e con questa circondò le sue spalle.

«No, voglio solo sapere se hai mai provato un interesse o un'attrazione verso un tuo alunno»

Il maggiore arricciò il suo naso e in seguito poggiò i gomiti sulle sue ginocchia.

«Si, contento?»

«Oh, si!» esclamò il biondo con soddisfazione «E cos'hai fatto? Come ti comportavi?»

«Nulla, che dovevo fare? Nonostante pensassi o provassi determinate cose per qualcuno, sono sempre stato rispettoso e cauteloso»

«E nessuno le ha mai detto "mi faccia suo, professore"?» imitò mentre rideva.

«Si, è successo»

«Non faccia il timido. È naturale» fece spallucce.

«D'accordo ti dirò la verità. Non è da ammirare e tanto meno ne vado fiero» sospirò «Solo una volta ho ceduto difronte alle avances di un mio alunno che mi provocava continuamente. Abbiamo fatto sesso ma per la vergogna che provavo ho dovuto cambiare anche scuola. È stato tre anni fa, ero ancora alle prime armi con l'insegnamento...»

«Ogni persona ha qualche scheletro chiuso all'interno di un armadio e anche se lei apparentemente sembra l'uomo perfetto, bello e dolce, ha dentro di sé una parte più "umana" "oscura"»

«Non ho mai detto di essere perfetto ma da quel giorno in poi ho deciso di usare la ragione e i miei valori più genuini per domare tutti i miei istinti e le mie passioni»

«Sono curioso... Sta trattenendo qualche istinto in questo momento? Sia sincero, lo apprezzo maggiormente»

«Si»

«Quale?»

«Chiudi la bocca adesso, Jimin» sentenziò il più grande. Quelle domande stavano risultando snervanti e inoltre risvegliavano in lui pensieri non consoni al momento.

Decise così di alzarsi e riprendere la sua borsa. Doveva tornare assolutamente a casa perché se avessero continuato in quel modo, sarebbe ricaduto nello stesso errore di qualche tempo prima.

«Vorrebbe baciarmi o farmi qualcos'altro, lo so ed per questo che lei adesso sta andando via. Bravo, usi la ragione»

«Non provocarmi, Jimin sono sempre il tuo professore»


👀👀👀

𝑯𝒂𝒕𝒆 𝒀𝒐𝒖 | 국민 Where stories live. Discover now