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Jungkook si preparò mentalmente e psicologicamente, prendendo respiri alquanto profondi e spostando una ciocca di capelli dietro il suo orecchio, prima di suonare alla porta di suo fratello maggiore e sua cognata.

A riceverlo con un dolce abbraccio fu proprio quest'ultima con il suo pancione di oltre quattro mesi che il corvino accarezzò lentamente.

«Da quanto tempo, Kook! Entra pure» Son Ye lo fece passare dentro casa «Come stai?»

«Sto bene, tu e il bebè?» domandò con un sorriso tenero.

L'idea di diventare zio, di avere nipoti a cui fare visita di tanto in tanto in un futuro gli era sempre sembrata fantastica.

«Stiamo bene entrambi. Anche se a volte fa la birichina o il birichino ma è normale!» rispose accompagnalo nella stanza da pranzo.

Il corvino entrò in salotto vedendo così la sua famiglia e quella di sua cognata seduta intorno ad un tavolo a chiacchierare in tutta serenità.

Ma quest'ultima sembrò svanire di colpo quando quelli notarono la presenza della cosiddetta pecora nera della famiglia Jeon tra di loro. Solo Seokjin mostrò un sorriso e suo padre che ne accennò uno.

La signora Jeon si limitò a guardarlo con tristezza mentre l'espressione di Hyun Bin denotava il solito fastidio.

«Salve a tutti» salutò cordialmente Jungkook.

Fortunatamente il suo posto si trovava vicino a Jin. Almeno avrebbe avuto un conforto o qualcuno con cui parlare.

«Oh, la pecora nera si è seduta accanto a me! No!» scherzò Jin a bassa voce facendo sorridere l'altro.

«Fai silenzio, hyung che non è il contesto adatto per fare queste battute!» sussurrò a sua volta.

«Già... La mamma è un po' provata per tutta questa situazione...»

«Lo so ma che posso farci? Non è mica colpa mia se Hyun mi odia» Jin sbuffò.

«Comunque il fratello minore di Son Ye non ha smesso di fissarti da quando sei entrato» disse quest'ultimo cercando di non farsi sentire dall'interessato.

«Davvero...?» l'altro annuì.

Con assoluta discrezione, Jungkook si voltò verso il ragazzo in questione, che si trovava seduto difronte a due sedie da lui, incontrando anche il suo sguardo che non distolse neanche dopo essere stato scovato.

Era davvero un bel giovanotto e questo l'insegnante dovette ammetterlo. Capelli castani, occhi mandorlati e delle labbra davvero invidiabili. Sicuramente era della stessa o quasi età di Jimin.

Decise comunque di ignorarlo e continuare a parlare con suo fratello, anche perché il pranzo stava per essere servito.

Ma anche durante il pasto il ragazzo non smise di osservarlo e Jungkook se ne accorse soprattutto perché iniziava a sentirsi incomodo e al centro dell'attenzione. Forse lo fissava così tanto perché gli sembrava conoscente o altro del genere, chi lo poteva sapere se non lui.

E il dubbio di quel comportamento stava finalmente per essere sciolto visto che, appena terminato il pranzo, il giovane si proiettò verso di lui.

«Sono Song Sejun» si presentò il castano dandogli la mano che Jungkook accettò con un sorriso.

«Jeon Jungkook»

«Lo so già» disse sogghignando.

«Mi conosci?»

«Sono un compagno di Jimin e lei è il suo professore quindi l'ho già vista in classe»

«Ahh... Beh, è che sono molto concentrato con il mio lavoro e non mi guardo spesso attorno»

«L'ho notato» ridacchiò nuovamente.

«In che senso?» la condotta di quel ragazzino lo stava particolarmente irritando. Era come se volesse deriderlo o provocarlo con le sue affermazioni.

«Beh, sta con Park Jimin... Si, deve essere ben concentrato!»

«Possiamo parlare fuori?»

«Certamente»

I due uscirono un attimo in giardino sotto lo sguardo stizzito di Hyun Bin che in quel momento pensava davvero che Jungkook ci stesso provando con il fratello minore di sua moglie.

«Potresti spiegarti meglio che non sto capendo dove vuoi arrivare» asserì il corvino una volta usciti fuori.

«Deve stare attento a Jimin. È sgradevole, frivolo e anche un po' puttana»

«Come ti permetti?! Neanche lo conosci!»

«Vedo che ha sedotto anche lei»

«Non perderò tempo a parlare con persone come te» affermò il maggiore dirigendosi verso la porta ma la voce del ragazzo lo fermò.

«Io lo dico per lei. Tutta la scuola lo conosce e sa quello che ha fatto... Perfino i professori lo odiano»

«Che ha fatto?»

«Ha portato un ragazzo alla rovina con la sua fottuta mania di drogarsi. Taemin è morto per overdose, Jimin no. È vivo, tranquillo, spensierato. Adesso capisce con che persona ha a che fare?»

𝑯𝒂𝒕𝒆 𝒀𝒐𝒖 | 국민 Where stories live. Discover now