Capitolo 40

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Una stanza buia. Un paio di lenzuola che odoravano di pulito, la flebile luce dei lampioni che entrava dalle fessure della persiana poco distante dal letto, una sveglia che scandiva il passare inesorabile dei minuti e lei, che con le solite cuffiette nelle orecchie, se ne stava immersa nell'unico mondo che l'aveva sempre protetta: la musica.

Troppi i pensieri da gestire, troppe le emozioni da capire. Quella notte, Martina era stata messa di fronte ad un bivio e per la prima volta nella sua vita, cuore e testa le avevano suggerito la stressa strada: tornare all hotel da sola, senza così creare drammi inutili. Non lo aveva fatto per Gaia, non se lo meritava, lo aveva fatto per sé stessa e per il rispetto di ciò che provava. Andare a letto con un'altra ragazza soltanto per farle un dispetto, non avrebbe avuto alcun senso, l'avrebbe fatta sentire soltanto più vuota di quanto non lo era già.

Nella parte opposta di Roma invece, i ragazzi della scuola, si stavano ancora abbondantemente divertendo a suon di balletti e di musica a volte trash. Essendo ormai notte, il locale si era totalmente riempito e mentre alcuni ragazzi furono avvicinati da qualche  fan per fare una foto od anche una semplice chiacchiera, Gaia avendo evidentemente esagerato con l'alcool, non aveva quasi più il controllo di sé stessa.

"Gaia basta, hai bevuto anche troppo dai..." Talisa le tolse il bicchiere dalle mani.

"Ma dai Tali, non è poi così grave, ho bevuto solamente ops.." Gaia inciampó sulle sue stesse scarpe, rischiando di cadere.

"Appunto, direi che è ora di tornare in hotel su.." la ballerina la prese sotto braccio, cercando di trascinarla fuori.

"Taliiii nooooo, un altro, dobbiamo festeggiare che..." Roshelle si bloccò, facendo una strana smorfia. " Devo vomitare!" mise una mano alla bocca.

"No, no, no, Giuliaaaa vieni ad aiutarmi, portala subito al bagno!" urlò Talisa alla sua compagna.

"Gaia dai alzati..."la esortó dopo che aveva trovato postazione su uno dei divanetti.

" Stava flirtando con una Tali.. "iniziò a piangere Gaia.

" Ma chi? " chiese la ballerina incredula.

" Marti, stava con quella e se non fossi arrivata.. " scosse la testa la ragazza occhi cielo, prendendo un piccolo respiro.

" Beh un pochino te lo meriti no? " disse Talisa, accorgendosi subito di aver detto troppo.

" Che cosa? In che..." Gaia provó a mettersi in piedi, ma la testa cominciò a girarle pesantemente.

"Vieni appoggiati a me, Devil aiutami"

In quel momento, tutti capirono che la serata era finita ed era necessario tornare in albergo. I ragazzi aiutarono Gaia e  Roshelle, che erano le due più su di giri, a raggiungere almeno la porta delle loro stanze.

Naturalmente, l'obiettivo di non far rumore e svegliare anche gli altri ospiti dell'Hotel, fu abbastanza difficile da compiere, visto che ad ogni passo, le due ragazze avevano rischiato di cadere. Le loro risate e le loro urla, dovute al troppo alcool che gli scorreva nelle vene, fece sì che alcune persone, uscissero dalla propria camera a lamentarsi.

Anche Martina, nonostante fosse immersa in un altro mondo ed avesse le cuffiette alle orecchie, riuscì a sentire tutto il baccano, che avevano causato fuori. Ad un certo punto, sentì bussare violentemente alla porta e riconobbe subito Gaia, che stava chiamando il suo nome a gran voce. La torinese si precipitò subito ad aprire e la scena che si ritrovò davanti, non fu sicuramente una delle migliori, visto che la ragazza occhi cielo, aveva appena vomitato sul parquet dl corridoio.

"Tali ma che cazzo..." chiese sconvolta.

"Non è colpa mia, pensavo stesse con te ed invece l'ho trovata che beveva come una spugna al bancone.." si giustificó la ballerina.

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