Capitolo 41

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DUE GIORNI DOPO

Da quella sera, le due ragazze, non si erano più viste o meglio, Martina, aveva fatto di tutto pur di evitare qualsiasi incontro ravvicinato con la ragazza occhi cielo. Molti dei suoi compagni, pur sapendo solo la motivazione ufficiale e cioè che fosse stata una semplice litigata, l'avevano aiutata in questa impresa. Non era stata facile, visto che entrambe, erano costrette a convivere insieme in piccoli spazi ed a volte, come in qualche lezione di canto, a stare addirittura a pochi centimetri di distanza.

Gaia aveva provato più volte a parlare con lei, a fermarla nei corridoi, a coglierla di sorpresa quando meno se lo aspettava, ma niente, Martina rimase ferma sulla decisione presa.

Gaia non sapeva più che fare, come rimediare all errore commesso. La cosa certa era che le mancava, le mancava da morire: le mancavano i suoi baci al mattino, le sue coccole prima di andare a dormire, le prese in giro, che puntuali, dovevano esserci ogni giorno altrimenti il loro rapporto non sarebbe stato lo stesso, le mancava il suo profumo addosso, le lamentele per i capelli che nonostante provasse a mettere in ordine, risultavano sempre fuori posto.

Le mancava semplicemente Martina, la stessa ragazza che non avrebbe mai potuto descrivere in poche righe perché ciò che rappresentava per lei, non poteva essere descritto a parole.

Era sabato e come tale, a breve, sarebbe incominciata la puntata. Tutti i ragazzi stavano in ansia, in quanto ognuno, avrebbe presentato al pubblico, la canzone composta durante la settimana con la persona che gli era stata assegnata e che poi in caso di vittoria, sarebbe entrata nella scuola.

"Allora raga, é importante che vinciamo questa sfida a squadre.." iniziò il discorso Gaia di fronte ai componenti del suo gruppo.

"Ma davvero? Credevo dovessimo impegnarci a perderla.." le rispose pungente Martina, provocando le risatine di alcuni compagni.

" Dicevo..." Gaia non rispose e continuò " é importante che oggi come sempre, diamo il meglio di noi stessi perché alcuni di noi, potrebbero prendere la maglia verde e.. " la ragazza fu interrotta di nuovo.

" Chissà chi la prenderà se vinciamo, sorpresona proprio.. " esclamò la torinese dall'ultima fila.

" E questo cosa vorrebbe dire Martina? " le chiese Gaia in tono calmo.

" Nulla figurati.. " alzò le mani Martina rendendosi innocente " solo che sei una raccomandata" fece finta di tossire per non far capire ciò che aveva detto.

"Marti.." Talisa le diede una gomitata per farle capire che stava esagerando.

Gaia non le diede retta. Sapeva che il suo comportamento così sfrontato e la parole che ora uscivano dalla sua bocca, non erano altro che un metodo di difesa, uno scudo eretto contro di lei, per paura di soffrire ancora. Non poteva biasimarla, d'altronde era colpa sua se erano arrivate a quel punto. Decise quindi di non alimentare quelle frasi, che anche se era convinta non le pensasse, un po', l'avevano ferita.

La paura più grande di Gaia dopo quella di non farcela per la seconda volta, era quella di essere considerata una raccomandata, soltanto perché proveniva da un altro talent.

La verità era che dopo l'amara sconfitta ad X Factor, non aveva mai smesso di lavorare, di credere in sé stessa, anche se, il mondo, aveva smesso di credere in lei.

Le notti passate in studio a registrare canzoni che puntualmente nessuno voleva, i giorni passati davanti ad un quadernino con una penna a scrivere ogni emozione che le scorreva nelle vene, la delusione di non essere riuscita a fare della musica il suo lavoro, la lontananza dai suoi familiari, che giorno dopo giorno, era diventato un macigno sempre più grande, il non poter accompagnare la sorellina Frida a scuola neanche una volta, tutto ciò l'aveva distrutta. Gaia però, non aveva mai mollato, nonostante tutti le avessero detto di farlo.

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