•Capitolo 6•

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VFC.

"Quindi io cosa devo fare?"-chiede Kris a Tanea.

Sono in un suv nero, nei sedili posteriori.

L'autista le sta portando nella loro prima tappa, ossia il bordello.

"Devi fare da accompagnatrice a uomini importanti. Tranquilla, non ci devi andare a letto."-le risponde.

Kris, guarda il paesaggio fuori.

Non sa se è peggio morire o essere in balia di persone che non conosce e con una reputazione poco affidabile.

La macchina si ferma, segno che sono arrivate.

Tanea scende dalla macchina, e tentennando, Kris la segue.

"Questa sarà la tua nuova casa."-la informa una volta dentro l'edificio.

Kris nota il bancone davanti a lei e vari divani e tavolini sparsi per tutta la sala.

"Cos'è questo posto?"-domanda ingenua.

"Un bordello."-le risponde tranquillamente Tanea, mentre continua a camminare.

Salgono le scale e si fermano davanti ad una porta.

Tanea apre la porta.

"Questa è la tua stanza, hai dieci minuti per farti una doccia, dopodiché andiamo a fare compere. Hai bisogno di vestiti decenti."-l'avverte, prima di sparire dalla sua vista.

Kris, guarda bene la stanza.

Un letto matrimoniale, una finestra, un comò con lo specchio, un armadio e una porta, presumibilmente il bagno.

Tanea ritorna poco dopo con un vestito in mano.

"Questo ti dovrebbe andare."-le dice, per poi posarlo sul letto e andarsene.

Kris, prende i vestiti e li porta in bagno.

Non è molto grande, ma almeno è solo suo.

Si spoglia velocemente e si mette dentro il box doccia.

L'acqua calda che scende nasconde le sue lacrime.

"Chissà se qualcuno si accorgerà della mia assenza."- pensa, mentre si insapona i capelli.

Nessuno lo potrà mai notare.

Maksim Kuznetsov, era tutto tranne che uno stupido.

Aveva mandato una lettera di dimissione all'ex capo di Kris, e il monolocale lo continuerà a pagare tranquillamente.

Dopo la doccia, Kris torna in stanza per vestirsi.

Ritorna in bagno una volta vestita per asciugarsi i capelli.

Alla fine, esce dalla sua stanza, la chiude e scende le scale, dove ad aspettarla c'è Tanea.

Nello stesso momento, Maksim, si trova nel suo studio, intento a fumare una sigaretta.

Ad un tratto, qualcuno bussa alla porta.

Sokolov.

Maksim, da il permesso per entrare.

"Abbiamo un problema."-comunica.

"Chissà come mai. Ultimamente solo problemi abbiamo."-risponde Maksim, mentre butta la sigaretta nel posacenere.

Con la mano, lo invita ad avvicinarsi.

"Un uomo non vuole pagare i suoi debiti."-lo informa.

"E per sollecitarlo devo venire io?"-domanda serio.

I suoi uomini sapevano che non bisognava disturbarlo per cose futili.

L'uomo aveva solo bisogno di qualcuno che gli ricordasse il debito, non era ancora arrivata la sua ora.

"Ci penso io."-alla fine dice Sokolov, rassegnato.

"Puoi andare."-risponde Maksim.

Nel frattempo, Kris e Tanea, sono arrivate al centro commerciale.

"Devi comprare vestiti sexy, provocanti e visto il fisico che hai suggerisco soprattutto tubini."-le dice Tanea, mentre entrano in un negozio.

Kris prova tanti vestiti, e alla fine sotto i suggerimenti di Tanea, ne sceglie quattro.

I vestiti costavano più di quanto Kris abbia mai speso in un mese per lei.

Arrivate alla cassa, Tanea dice alla commessa si mettere i vestiti sul conto di Maksim Kuznetsov.

A quel punto, Kris si rese conto di dove fosse finita.

All'inferno.

Aveva sentito parlare di Kuznetsov, ovviamente  solo cose negative.

Si ricordò della discussione avuta con lui in cantina.

Kris, deve veramente ringraziare a Dio se in quel momento era a fare shopping.

L'alternativa era essere in un fosso, dimenticata chissà dove.

Passarono così l'intero pomeriggio.

Alle otto e mezza Kris doveva essere pronta.

Così tornarono a casa.

Kris aveva si e no un ora per rendersi presentabile.

Il Signor Bulov, è un uomo alto, un po' incarne, e poteva avere al massimo quarant'anni.

Capelli scuri, in contrasto con i suoi occhi chiari.

Sarebbe andata a prenderla alle otto e mezza puntuale.

Kris, si osserva allo specchio.

Decide di utilizzare l' eyeliner, la matita, il mascara e una tinta rossa per le labbra, come il vestito che da li a breve, avrebbe messo.

Al tutto, aggiunge un paio di tacchi neri, e un cappotto nero.

I capelli, li lascia sciolti.

Era pronta, e non sapeva cosa fare.

Decise di scendere le scale e attendere il signor Bulov al bancone.

Alle otto e mezza puntuale, il signor Bulov, entra al bordello e si avvicina al bancone.

"Kira?"-la chiama.

Kris si gira e gli sorride.

Non sapeva cosa fare, era nel panico più totale, non sapeva nemmeno parlare il russo.

Ma il signor Bulov lo sapeva.

Ci ha pensato Tanea ad informarlo e per lui andava bene.

Alla fine, tutti quello che doveva fare Kris era sorridere, e soprattutto non fare cazzate.

"Andiamo?"-le chiede in un inglese un po' ambiguo, porgendole la mano.

Kris, l'afferrò, e un po' spaventata, uscì da quella che d'ora in poi, sarebbe stata la sua casa.

𝐶𝑎𝑛 𝑦𝑜𝑢 𝑘𝑒𝑒𝑝 𝑎 𝑠𝑒𝑐𝑟𝑒𝑡?Where stories live. Discover now