Capitolo Uno: Reminescenza

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Flashbacks: corsivo

Presente: testo normale

I flashbacks sono importanti al fine della trama e ce ne sono molti, quindi è meglio non saltarli

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I raggi brillanti del sole scaldavano le sabbie su cui era stato eretto il campo di guerra di Imperium. Le polverose sabbie di Reginae avevano soffiato senza tregua durante quelle cupe notti, facendo sì che le tende fossero bloccate da pezzi di quello stesso terreno.

C'erano voluti quattro mesi per arrivare a questo giorno. Era la prima volta nella sua lunga permanenza alla corte imperiale, dopo aver vinto una guerra dopo l'altra, dopo aver quasi sottomesso la metà della nazione che era Cynthia, che vedeva tanta passione e determinazione per un'altra persona negli occhi dell'Imperatore, e quella persona era niente di meno che la regina Beta; era una tortura per Louis e l'Omega dentro di lui, ossessionato da quell'Alpha che ignorava il suo genere.

Nei sei anni che erano passati Louis aveva mantenuto salda la sua posizione nella vita del Re ed era a conoscenza di ogni piccola cosa succedesse, ma non riusciva a spiegare l'inusuale e animale ossessione che aveva portato Harry alla persistente ricerca di questa donna.

Sapeva che fosse bellissima. Era a conoscenza del suo fascino elogiato dagli angeli, in accordo a quanto il Re gli aveva descritto, ma non riusciva a vedere in lei ciò che vedeva il sovrano. Se Harry non avesse avuto quella donna si sarebbe spezzato, il suo orgoglio frantumato, la sua arroganza strappata a metà e Louis non voleva né poteva veder crollare l'uomo che per lui tutto poteva ed era perfetto. Quando però Louis si rese conto di quanto veleno l'astrologo Jacques avesse già instillato nella mente dell'Alpha, era già troppo tardi.

Allontanando questi pensieri Louis entrò nella tenda dell'Imperatore per svegliarlo, nonostante quanto poco avesse dormito.

Dopo averlo svegliato e assistito nel bagno, lo vestì dell'uniforme che, quel giorno, si sarebbe macchiata del sangue di innumerevoli soldati. Aiutando l'uomo dagli occhi verdi, pensava e lo informava degli affari e dei pettegolezzi che correvano lì nel campo fino alla Capitale.

"Affrontiamo un nemico oggi", Louis cominciò a dire, aiutandolo negli ultimi accorgimenti, "ma siete al corrente delle pretese al trono di Cedric River, giusto?". Chiese, soffocando i suoi istinti omega che lo imploravano di piangere e lamentarsi per le attenzioni e l'affetto di cui godeva la Regina.

"La sua avidità sta crescendo sempre più velocemente e sta anche cominciando a tessere la sua tela per diventare Alpha Impera - " uno schiaffo lo interruppe prima che potesse finire di parlare, lasciando i suoi occhi blu pieni di lacrime, che andarono a sommarsi al suo aspetto disordinato.

"Qualsiasi stella sogna di essere la luna, Louis" rispose stoicamente "ma nessuna può".

"Si", Louis mormorò con voce rotta e subito aggiunse, "ovviamente".

Portò lo sguardo a terra per nascondere le lacrime e iniziò ad acconciare i lunghi ricci castani in una treccia. Mentre gli passava le piccole dita tra i capelli, calde lacrime scendevano incessantemente accompagnate da singhiozzi, soffocati in modo tale che l'uomo davanti a lui non se ne accorgesse; prova per niente facile visto il sensibilissimo udito tipico degli Alpha. Fu però un'impresa possibile grazie alla distrazione momentanea di Harry.

"Louis" mormorò Harry, che ancora non aveva fatto caso allo stato dell'altro uomo, "voglio sapere cosa ne pensi di questa guerra".

Nel tempo impiegato dal Beta per ricomporsi e mettere in ordine i pensieri, l'Alpha abbaiò un altro ordine "Louis ti ho fatto una domanda!".

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