- Sì, beh, no

50 2 38
                                    

Request by: SimonaVicky

«Sono gay.»
Taehyung fece coming out con il suo gruppo di amici mentre offriva loro una cena in un ristorante da quattro soldi.
In verità la sua terapeuta – la signora Choi – gli aveva detto che con gli amici non si fa: arriverà il giorno in cui presenterai loro il tuo ragazzo e sarà fatta. Tuttalpiù avrebbe dovuto dirlo ai suoi, aveva quasi venticinque anni, probabilmente si stavano domandando com'è che non aveva ancora presentato loro una ragazza.
Ma Taehyung era un tipo responsabile e decise di ignorarla.
Invitò quindi i suoi amici a cena, dicendo che c'era una cosa importante che dovevano sapere. Non sapeva se davvero ci fosse quel bisogno – bastava un messaggio e a posto. Less stress, less sweat.
No, fare il codardo lo avrebbe fatto sentire più in colpa di quello che già si sentiva per aver ignorato la sua psicologa.
Quando quelle parole uscirono dalle sue labbra a cuore ci furono tre secondi cronometrati di silenzio dove tutti smisero di masticare, bere, blaterare. Passato quell'attimo, ognuno riprese a mangiare come niente fosse.
Taehyung, nel frattempo, stava impanicando: «Quindi?» domandò, con i suoi occhi da pesciolino spalancati.
«Beh, okay. Pensavamo fosse qualcosa di grave... ma in sintesi okay,» biascicò Seokjin a bocca piena. C'era qualcosa che avrebbero dovuto dire? Non c'era né da scandalizzarsi né da commentare. Se qualcuno si fosse alzato e avesse esclamato "sono etero!" la cosa sarebbe rimasta invariata.
Ma poi Jungkook fece traboccare il vaso, senza saperlo. Indirettamente si stava vendicando – ché, poverino lui, aveva rinunciato ad un torneo online di D&D solo per le paranoie del suo amico: «Sarebbe bastato anche un messaggio, eh.»
«Oddio mi metto a piangere.»
Taehyung prese la sua giacca con gesti quasi meccanici, per poi nascondere il viso fra le mani e proclamare: «Ho bisogno d'aria.»
Voleva scongiurare l'ennesimo attacco di diarrea-da-coming-out (sì, l'aveva ribattezzata così).
Appena fu abbastanza lontano, i ragazzi si lanciarono uno sguardo d'intesa. Poi, a turno, ciascuno tirò fuori due banconote da diecimila won e le allungarono a Namjoon. Tranne Yoongi. Yoongi non aveva vohlia di scherzarci.
«Com'è possibile che che ci prendi ogni volta? Dobbiamo aprire un mutuo per reggerti, cazzo,» esclamò Hoseok.
Namjoon alzò le spalle con sguardo trionfante, mentre pensava a cosa avrebbe potuto comprarsi con quel gruzzolo.

Passò qualche minuto ma Taehyung ancora non faceva ritorno.
«Ma che cosa sta facendo lì fuori?» domandò Jungkook che nel frattempo aveva finito tutto il bicchiere di Coca-Cola.
«Vado a controllare che non si sia, che so, buttato sotto un'auto.»
Jimin si alzò con una specie di risata sbuffata. Poco più fuori il locale trovò Taehyung seduto sul marciapiede con lo sguardo così perso nel vuoto, le guance un po' arrossate per il freddo autunnale, stretto nella fin troppo leggera giacca di jeans.
«Taehyungie.»
Jimin non aveva più così tanta voglia di ridere. «Tutto okay?»
«Sì, beh, no,» rispose con tono piatto. «Sinceramente non riesco ancora a credere di averlo davvero, davvero, davvero! Detto.»
Si portò le mani alla testa, incredulo nei suoi stessi coinfronti. E Jimin di slancio lo strinse forte forte, con un "Aw, ma che carino!" .
«Yah, okay, basta basta.» Taehyung si sganciò dalla stretta mortale da koala; faceva tanto sostenuto ma in verità lo adorava. Il mondo nel suo abbraccio faceva un po' meno paura.
«Ma la vera domanda è,» continuò il biondo. Si rimise in piedi perché con cinque gradi scarsi stava diventando un ghiacciolo da frigo. «Hai trovato un bel chico
Gli mise un braccio intorno alle spalle dell'amico e lo ricondusse dentro.
Taehyung negò con con forza: non aveva tenuto presente che per trovare qualcuno avrebbe dovuto informarlo di essere gay – e quindi fare di nuovo coming out. Potendo avrebbero sbattuto la testa conto il muro.
Grazie a dio toccò la propria seduta prima di fare qualche idiozia.

«Ragazzi!» annunciò il biondo, «Dobbiamo aggirare Taehyung. Mi sa che è bello che single...»
«Jimin!»
Lo diffuse a così alta voce che un cameriere lo guardò male. Taehyung lo guardò allontanarsi... mica male!
Poi si diede uno schiaffo mentale e tornò in sé.
«Idea... Che ne dite di Grinder!» propose Hoseok, quasi facendosi andare di traverso i ravioli. Boom! Il delirio. Tutti i commensali – tranne Taehyung, che neppure sapeva cosa fosse quella roba, e Yoongi, che Come gia detto non aveva voglia di scherzare.
«Buona idea,» concordarono Namjoon e Seokjin – per due ragioni che corrispondevano assolutamente. Il loro parere era praticamente il più alto che il gruppo potesse ricevere.
Jimin era titubante: su quel sito d'incontri c'erano più viscidoni che altro. E Taehyung era così innocente...
«Te lo assicuro, Taehyung,» disse con una pacca sulla spalla Namjoon, un bel sorriso per le labbra. «Ti divertirai un sacco, te lo assicuro.»
Taehyung gli credette sulla parola, non si domandò perché il suo hyung ne sapesse così tanto su quello che aveva capito essere un sito d'incontri. Consegnò il telefono a Seokjin che complice fece il suo dovere: app scaricata, profilo creato, missione compiuta. Sarebbero stati una perfetta associazione a delinquere, quei due.
«Uhm, grazie?» (Sembrava più una domanda che una risposta, va beh).
Ripreso il telefono scorse l'orario e si maledisse: era davvero tardi e l'indomani si sarebbe dovuto svegliare alle sette.
Come se avessero gli avviato la modalità turbo, scattò per indossare di nuovo la sua giacchetta ed estrarre qualche banconota per pagare la cena.
«Scusatemi,» soffiò tramite la sciarpa che si stava avvolgendo attorno al collo. «Questa settimana faccio i turni doppi al ristorante. Ci risentiamo per la Serata Film Trash?»
Gli altri confermarono, e poi lo videeo schizzare fuori dalla porta come un disperato, accompagnato dal loro: «Ciao Ansia!»
Sapevano di essere amici terribili a dargli un soprannome così meschino.
Ma qulla sera i più meschini furono Seokjin e Namjoon: «Se molla Grindr entro la Serata Film Trash ci dovete quindicimila won ciascuno.»
«A che vi servono? Per il ricevimento o la luna di miele?» commentò Jungkook con un broncio.
Ma come dei pesci lessi, ci caddero tutti – tranne Yoongi, che non aveva voglia di scherzare.

Grace in their eyes - BTS || RICHIESTE APERTEWhere stories live. Discover now