[Capitolo 38.]

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Pov's Daniel.

Sto mettendo al proprio posto le cose di Iris quando sento urlare dal piano di sotto.

Mi sembra proprio la voce di Iris... E meno male che era quella senza voce.

Mi affretto ad uscire dalla stanza e noto che non sono l'unico ad aver sentito le urla visto che anche Adrian, il fratello di Iris, esce dalla sua stanza.

Mi guarda stranito e io alzo le spalle.

Entrambi scendiamo al piano di sotto e vediamo Iris lanciare ogni tipo di oggetto verso una ragazza.

<BRUTTA PUTTANA! CHE DIAMINE CI FAI A CASA MIA?! TI PICCHIO CON TUTTO IL PANCIONE SE NON TI LEVI DALLA MIA VISTA!> urla Iris mentre Noah la tiene per un braccio, la nonna di Iris si goda la scena e Alyssa ha la faccia totalmente bianca.

Ma che diamine?

vedo Iris toccarsi il ventre come fa quando ha delle fitte forti, ma la vedo che continua ad urlare.

<Joseline, calmati.> la chiamo. Ma niente, fa finta di non sentire.

<ORMAI TI FAI CHIAMARE PURE KRISTY? CON IL NOME DA PROSTITUTA CHE TI HANNO RIFILATO CI CREDO CHE L'HAI CAMBIATO!!!> urla ancora Iris e la ragazza semplicemente la guarda mentre scaraventa la qualsiasi cosa verso di lei e Josh, da solito coglione, gli fa da scudo.

<MI SPIEGHI CHE RAZZA DI PROBLEMI HAI?> urla la ragazza.

<OH, TI SEI DECISA A PARLARE? VEDO CHE LA TUA VOCE DA GATTO STROZZATO NON È CAMBIATA. TI DOVEVO TAGLIARE LA LINGUA QUANDO POTEVO!> con i pugni chiusi tenta di avvicinarsi alla ragazza, ma io e Adrian tentiamo di aiutare Noah, che poveretto si capisce che ha qualche difficoltà a tenere la bestia che c'è nel corpo di Iris.

<Potete spiegarmi?> domanda la poveretta di Alyssa e come se avesse invocato il diavolo, Iris riparte con le urla e con le gomitate.

<QUESTA È LA STRONZA DELLA MIA EX MIGLIORE AMICA NONCHÉ LA RAGAZZA CHE ANDÒ A LETTO CON MARK MENTRE ERAVAMO FIDANZATI. LA STESSA CHE FECE PUBBLICARE UN ARTICOLO SCANDALOSO SU DI ME E CHE GRAZIE A DIO MIO PADRE INSABBIÒ>

<eddai Joseline, mi porti ancora rancore per quello che è successo?> ridacchia la ragazza con calma.

Esattamente questa che cazzo ci fa nella tana della belva dopo tutto quello che ha fatto? Con che coraggio?

Io ho paura di Iris anche senza aver fatto nulla. Credo che i suoi occhi abbiano più potere di quanto lei creda.

<Joseline un cazzo! Vattene immediatamente da casa mia o questa volta oltre alla crema depilatoria nello shampoo, ti metto del veleno nel cibo!> Ringhia

<Dobbiamo parlare di alcune cose. Secondo te perché sono qui? Perché mi va? Sono masochista, ma fino ad un certo punto.>

Sensato.

<Ragazzi, lasciatemi immediatamente.> dice Iris con calma, se così si può dire.

Noi ragazzi ci guardiamo e poi la lasciamo. Forse abbiamo fatto una cazzata, ma meglio che non se la prenda con noi.

Josh è piazzato davanti a questa Kristy e non si leva.

Iris fa qualche passo verso di lui e poi con un sorriso che trasmette tutt'altro che calma dice: <Togliti dai coglioni se non vuoi che te li faccia mangiare.> gli afferra le palle e dall'espressione di Josh capisco che le sta stringendo.

Aia.

<Josh, spostati so cavarmela da sola.> dice Kristy

Lui non si sta spostando per lei, ma per il dolore. È viola in faccia.

Iris molla la presa e così Josh si sposta.

<vuoi parlare, giusto?> domanda Iris sorridente e Kristy Annuisce. <Bene, allora parliamo.> il suo sorriso svanisce e afferra quella povera ragazza per i capelli.

<Però, tu devi stare dove ti è sempre piaciuto stare.> la trascina per i capelli fuori da casa e continua fino al grande cancello. <Ovvero per strada a fare la battona. E la prossima volta che ti vedo dentro casa mia non sarò così clemente.> chiude il cancello e ritorna di nuovo verso casa.

<Alla faccia di chi non aveva più voce.> la butto lì.

<sta zitto.> sbotta.

<Hai esagerato.> dice disgustato Josh guardando Iris.

<HO DETTO ZITTI. TUTTI.>urla con una mano alla testa e una alla pancia.

Okay, Daniel dove sei? Ah, vero. Sono io.

Quello che in questo momento mi manca è il coraggio.

Mi avvicino lentamente, ma prima di poter dire qualcosa vedo delle gocce di sangue nella gamba di Iris.

<Iris, non vorrei farti agitare... ma dobbiamo andare in ospedale. Con urgenza. Ora fai un respiro profondo e guardami. Non guardare altro che non sia io.> dico ma lei non alza né occhi né testa. Sembra una statua.

Faccio segno ad Adrian di chiamare l'ambulanza e nel frattempo mi avvicino a Iris e tento di toccargli la pancia, ma lei mi schiaffeggia la mano.

<Uno dei due è morto.> dice senza far trapelare nessuna emozione. Guarda il sangue che fuori esce dalla sua gonna e poi mi guarda. <Chiamate Aria.>

Si trattiene la pancia e poi cammina fino al di fuori della porta.

<Dove stai andando?!> Quasi urlo correndole incontro <Ti farà ancora più male.>

<Le ambulanze ci metterebbero dai 30 ai 45 minuti per arrivare. Per quanto mi riguarda potrei morire dissanguata entro i primi 20 minuti. Preferisco morire in macchina verso l'ospedale che in questa casa.>

La sua voce e la sua espressione è sempre più apatica e l'unica cosa che riesco a pensare è che se prima pensavano di aver perso la Iris di un tempo ora penso ci sia solo Joseline.

Non credo sia una cosa positiva.

Salgo in macchina con Iris e prego Dio che non sia nulla. In 7 mesi che sto con questa ragazza ho visto i suoi tre lati:

Il lato buono e gentile, che fuori esce solo quando ci sono bambini in mezzo.
Il lato cattivo e buono che si fondono, che persiste su tutti gli altri
E infine, il lato che non Augurerei a nessuno. Il lato "Joseline", il lato esclusivamente più oscuro.

Un lato pieno di rabbia, rancore, tristezza e paura. Quello che rappresenta a pieno il cognome Devil.

Quel lato prende di mira anche l'anima più pura.

La Figlia Del Diavolo Where stories live. Discover now