space valley - one shot

FRESU *ma tu non c'eri*

cesi's pov

piove. io guardo fuori dalla finestra. mi piace la pioggia. non perchè io sia una persona triste, cupa. mi piace e basta. quando ero piccolo le mie maestre  chiamavano le gocce di pioggia "lacrime di angeli". io le chiamo tutt'ora così. prendo il telefono dalla tasca e apro Whattsapp. rileggo la chat che in questi ultimi tempi è sempre in cima alla lista. 

fa freddo

già

che fai?

ti penso

me? 

messaggio eliminato

frank?

messaggio eliminato

possiamo vederci? 

certo, dove?

casa mia?

ok, arrivo

scorro più in giù, sui messaggi più recenti.

grazie per oggi, mi ha fatto piacere che mi venissi a trovare

figurati, grazie a te

forse dovremmo dirglielo

a chi?

a tutti. Sofia. gli altri. Nelson, Tonno, Dario, Nic.

....

sai che ho ragione

si... lo so

lo penso. penso a cosa starà facendo.  ricordo benissimo quel giorno. lui mi aveva chiesto di raggiungere a casa sua. io ero entrato, mi ero seduto accanto a lui, chiedendo cosa fosse successo. e ad un tratto lui mi baciò. non c'era stato bisogno di parole. mi aveva spiegato tutto con le labbra, quello si, ma appoggiandole con le mie. in quel momento ho capito di provare qualcosa per lui. qualcosa di molto grande. dopo quel giorno ci siamo visti quasi tutte le sere, sfruttando il fatto che Sofia fosse partita per due settimane. ma ora che è tornata non posso più andare da lui così spesso. e tantomeno lui può venire da me. se non ci vediamo però c'è anche un'altro motivo. dopo gli ultimi messaggi che ci siamo scritti su whattspp abbiamo litigato. io non ne potevo più  di fare tutto di nascosto e volevo far sapere di....quello che siamo a tutti gli altri. ma lui ha paura di essere giudicato, non solo dagli amici, ma da genitori e familiari soprattutto.  io devo rispettare la sua decisione, ma non posso farlo in eternità. quindi oggi andrò da lui. -ciao, io esco- dico a Sofia. -dove vai di bello?- mi chiede. -in centro con tonno e nelson...- mento. ormai è diventato fin troppo facile mentire. questo dovrebbe sollevarmi perchè avrei meno possibilità di essere scoperto , ma mi mette solo più angoscia. chiudo la porta dietro di me, lasciando dentro casa i pensieri. entro in macchina, provo a concentrarmi sulla strada. scendo, sbatto la portiera. suono il campanello. frank non risponde. busso. suono ancora. busso ancora. mi accascio sulla porta. resto lì qualche minuto a farmi film mentali che manco Steven Spielberg tirerebbe fuori dei capolavori così. mentre mi sto alzando sento dei rumori venire dalla scala di fronte a me. Frank incespica su per le scale, sempre distrutto, deluso. alza lo sguardo. -cesare?-  -frank?...dove eri?- chiedo -no, tu dove eri? sono venuto fino a casa tu a piedi...io..-  -dovevo vederti- finisco la frase per lui. -ma tu non c'eri...- abbassa lo sguardo. -ma adesso ci sono..sono qui.- dico prendendolo tra le mie braccia. -entriamo in casa, dai, devo parlarti-  -anche io.-  entriamo, lui ancora col fiatone. che strano, penso. sarebbe stato tipico mio farmi tutta la strada a piedi. e invece è stato lui a correre fino a casa mia. 

ci sediamo sul divano guardandoci negli occhi. - meriti delle scuse- dice abbassando lo sguardo. lo ha fatto troppe volte in questi ultimi minuti. io voglio vedere i suoi occhi scuri bellissimi e profondi. prendo il suo mento con due dita, lo costringo ad alzare la testa. -anche io devo chiederti scusa- annuncio. raccolgo un po' di coraggio e inizio. -frank, io..-  -no, cesare, inizio io. ho deciso. voglio dirlo a tutti. ho pensato molto in questi giorni. sono anche stato male. perchè non ti avevo vicino. e lì ho capito quello che intendevi. non possiamo continuare a nasconderci. voglio poter essere libero. libero insieme a te.- sostiene il mio sguardo. e io non resisto più. fisso le sue labbra perfette e me ne impossesso. -ti amo, Davide.-

ecco, direi una ship MOOOOOLTO STRANA, ditemi cosa ne pensate...sia della ship che della storia. a me sinceramente la coppia non fa impazzire però da brava scrittrice devo inserirle tutte come promesso. ciaoooo ci vediamo con la prossima fra qualche giorno.