NOVE

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Perché mi affascina l'autonomia, la prospettiva che ieri non era mia.
La Prospettiva di Me (Laura Pausini)

Tornai in camera con una nuova emozione che mi scaldava il cuore: mi sentivo così leggera come una piuma.
Non mi era mai successo prima.
Sono sempre stata messa da parte fin da piccola: mi vedevano sempre come qualcosa di mostruoso, solo perché purtroppo parlo non troppo bene. Ritrovarmi con quei ragazzi a parlare senza che nessuno faceva facce strane o diceva «non capisco, che hai detto?» mi fece sentire voluta bene da qualcuno che non fosse la mia famiglia e fu qualcosa di nuovo e meraviglioso. Mi addormentai con un sorriso sulle labbra.

La mattina seguente ci alzammo verso le 7:30: il sole era appena sorto, l'aria era fresca e piacevole. Mi sedetti sulla sedia nera di plastica posta fuori dalla stanza e respirai quell'aria pura. Andammo a fare colazione al bar dell'hotel e subito dopo in spiaggia, pronti a goderci un'altra meravigliosa giornata. Verso le 10:00 arrivò Laura, la capovillaggio e disse «buongiorno carissimi, il risveglio muscolare sta per iniziare, venite?» Accettai con piacere e mi diressi verso il gazebo, dove ad accogliermi fu Gabriel con un sorriso «Buongiorno Noemi cara» ricambiai il sorriso «buongiorno anche a te Gabriel» e subito dopo iniziammo l'attività. Alla fine di essa l'animatore mi invitò a sedermi e rimanere un po' con loro per conoscermi meglio. Mi chiesero che scuola facevo, come mi trovavo e cose così, fino a che Gabriel mi chiese «ma sei de Roma? No perché c'hai n'accento romano da paura!» esclamò divertito.
Non potei che confermare: dalla mia infanzia, essendo cresciuta con mamma e nonna, romane entrambe, mi capitava ogni tanto di inserire qualche espressione romanaccia nelle conversazioni. «eh sì vivo a Roma, zona Talenti. E tu?»
Sorrise «anche io sono di Roma zona Tufello»

Quanto è piccolo il mondo! Viveva a solo due passi da casa mia!

A malincuore dovetti separarmi dal gruppo, poiché mia madre mi stava chiamando: scattai in piedi e l'animatore mi strinse tra le sue braccia e mi lasciò un bacio sulla testa. Ricambiai il gesto e corsi via.

Stringimi Più Forte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora