Capitolo 3

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Hermione Granger non si aspettava una reazione di questo tipo dal suo corpo, non avrebbe voluto dare soddisfazione a quel furetto eppure non riuscì a controllarsi. Tutto filò liscio per altre due settimane, la ragazza non aveva mai smesso di pensare a quello che era successo nel corridoio. Non sapeva perché era successo Malfoy era di certo un bel ragazzo questo non poteva negarlo, ma lei era fidanzata e per di più lui era Draco Malfoy, il mangiamorte Draco Malfoy.

Anche nei sotterranei un biondo platinato non riusciva a smettere di pensare a quello che era successo, non avrebbe dovuto avere quei pensieri sulla mezzosangue, eppure il suo corpo sembrava determinato a vedere la Granger come ragazza da portare a letto. E forse era proprio l'idea dell'impossibilità della situazione che rendeva il tutto più eccitante. Ci avrebbe giocato per un po' finché lei non avrebbe ceduto e poi BAM! Una bella scopata. E questi furono gli ultimi pensieri del Serpevere prima di dare attenzione solo alla ragazza distesa sul suo letto. Il giorno dopo Malfoy, si recò in sala grande di buon umore, non vedeva l'ora di mettere in atto il suo piano. Sedurre la mezzosangue. Il suo sorriso suscitò un po' di scalpore tra i suoi amici.

"Cosa è successo Malfoy la scopata di stanotte è andata a meglio del previsto?" chiese Zabini sorridendo a sua volta.

"Non ha niente a che vedere con questo, ma per ora non posso dire niente" disse lui.

Fece colazione tranquillamente fissando la Granger che parlava animatamente con i suoi amici. Ad un certo punto la ragazza si alzò e corse fuori dalla sala grande, era stanca di litigare con Ron per la sua gelosia, non le era più permesso di fare niente, aveva bisogno di un po' d'aria. Malfoy aspettò all'incirca cinque minuti, per non dare nell'occhio, poi la seguì, sotto lo sguardo interrogativo dei suoi amici. Probabilmente la ragazza era già scappata via ma Malfoy non si diede per vinto, iniziò a correre e sentì dei singhiozzi nel bagno di quel piano. Ci si avvicinò silenziosamente e aprì la porta la ragazza trasalì quando vide la sua figura che faceva ombra nel piccolo bagno.

"Cosa vuoi Malfoy? Adesso mi seguì anche?" chiese lei singhiozzante ma tenendo comunque un tono acido. Il ragazzo non sapeva rispondere, non poteva certo dirle che era lì per sedurla e portarsela a letto. Cosi decise di non parlare, si chinò sulle ginocchia e tirò su con una mano il volto della ragazza, lei al contatto trasalì. Non sapeva perché, ma il suo corpo desiderava quel tocco leggero.

"Perché?" sussurrò la ragazza che effettivamente non capiva il comportamento del ragazzo, cercava di trattenersi, ma il corpo glielo impediva, era come se lo desiderasse, la situazione era quasi surreale. Lui non rispose di nuovo. Si sedette accanto a lei che avrebbe solo voluto cacciarlo, sapeva che la sua unica intenzione era quella di prenderla in giro, ma non ne ebbe le forze. Si appoggiò alla parete e rimase lì a piangere. Lui invece era appoggiato all'altra parete del bagno stretto, pensava, si sarebbe dovuto comportare da amico, farla fidare di lui e poi attaccare. Dopo una buona mezz'ora di singhiozzi. Lui si alzò era indeciso se tenderle la mano, poi pensò che sarebbe stato meglio fare le cose con calma. Quindi la guardò poi si rigirò se ne andò. La ragazza era confusa, perché lo aveva fatto, si erano sempre odiati, per non parlare poi di quello che era successo pochi mesi prima, la guerra, si rimproverò di tenere bene a mente quel pensiero, doveva ricordarsi che era colpa di quel bastardo se lei aveva perso degli amici e la sua famiglia.

Rimase in quel piccolo bagno ancora per un po'. Saltò tutte le lezioni quella mattina, era abbastanza strano per lei. Non scese neanche a pranzo non aveva fame.

 Draco Malfoy doveva trovare un modo per avvicinarsi alla Granger senza che lei si insospettisse. Pensò a delle ripetizioni ma era troppo banale, doveva chiederle qualcosa che non poteva chiedere a nessun'altro. Si ricordò che la Granger conosceva incantesimi di difesa molto forti che vanno oltre gli insegnamenti ad Hogwarts e come scusa poteva usare la sua cattiva fama nel mondo magico e che quegli incantesimi lo avrebbero aiutato ad evitare di morire. Lui era certo che la Granger avrebbe accettato visto che l'idea di salvare una persona era sempre al primo posto nell'animo Grifondoro. Prese carta e penna e iniziò a scrivere.

Salve Granger,

Vediamoci nella torre di astronomia stasera alle 11, è importante.

Draco Malfoy

Poi chiamò il suo gufo e gli diede il biglietto. Intanto nella sua stanza Hermione Granger stava leggendo un libro babbano, quando sentii qualcosa battere sulla finestra. Si alzò controvoglia e andò ad aprire la finestra. Un gufo nero ed elegante entrò e si posò sullo schienale della sedia davanti la scrivania. Prese il biglietto dal suo becco e il gufo volò subito fuori, di solito aspettano che tu gli dia qualcosa da mangiare, ma questo sembrava ben addestrato pensò la ragazza. Aprì il biglietto e lesse, era da parte di Malfoy che le chiedeva di vedersi perché gli serviva un favore, e che era urgente. Non sapeva se andarci probabilmente era uno scherzo, aveva bisogno di un parere esterno, Ginny in quel momento era a lezione, glielo avrebbe chiesto la sera a cena. La Grifondoro passò il pomeriggio seduta sul letto a leggere il libro che aveva iniziato quella mattina. In sala grande quella sera c'era un gran casino perché l'indomani si sarebbe tenuta la prima partita di quidditch della stagione, Grifondoro contro Corvonero. E solo una ragazza del tavolo rosso oro, non era elettrizzata, infatti Hermione Granger stava cercando il momento in cui l'amica non fosse occupata a parlare con qualcuno per sussurrarle di seguirla e quando lo trovò si affrettò tirarle il braccio. Le ragazze si recarono velocemente fuori dalla sala grande. La trascinò fino al bagno più vicino.

"Cosa c'è?" chiese la rossa abbastanza scocciata. Hermione si affrettò a tirare fuori dalla tasca il biglietto lo spiegò e lo diede alla amica. Quest'ultima lo lesse e spalancò gli occhi.

"Ci devi assolutamente andare." Disse la più piccola quasi urlando.

"E se è uno scherzo?" chiese l'amica con voce preoccupata.

"Ti porti la bacchetta" disse la rossa con ovvietà.

La Weasly trascinò l'amica fino alla camera di corsa

Erano le dieci e mezza, e i dormitori si stavano iniziando a riempire, le due ragazze in camera intanto stavano fantasticando su quello che Malfoy avrebbe chiesto alla mora. Poi la rossa saltò sul letto.

"Ti devo assolutamente truccare." Hermione si paralizzò.

"No, non mi devo fare bella per il furetto e poi io sono fidanzata."

"Ma che ti frega, e poi non hai mai avuto occasione di farti bella visto che tu e mio fratello non siete mai usciti insieme"

Spazio autrice

eccomi con il nuovo capitolo scusate il ritardo ma sono sotto esame aiuto e niente, per info scrivetemi a lamogliedimalfoy_ su insta

BACIAMI MEZZOSANGUE// DramioneWhere stories live. Discover now