Un problema in meno... forse

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<Che cosa?> sussurro con il cuore in gola, mi sta crollando letteralmente il mondo addosso... Stark aumenta la presa sulle mie mani, mentre sento dopo tantissimo tempo gli occhi pizzicarmi per le lacrime.

<Hey no ascolta...> prova a dirmi mentre mi libero con uno strattone dalla presa, allontanandomi all'indietro di qualche passo

<... ha 5 anni okay? Significa che è stato tanto tempo fa l'ultima volta che noi, beh insomma... hai capito e...> lo fermo alzando una mano, questa notizia mi piace già un po' di più. Significa che sono andati a letto insieme prima degli avvenimenti con Thanos, quindi proprio prima che si mollassero.

<Cosa dovrei dire?> chiedo più tranquilla, lo lascio riavvicinare, facendomi riprendere le mani <Senti non so cosa fare, magari non è davvero figlio mio, ma in caso cosa dovrei fare?>

Chiede consiglio a me? Io che non ho mai avuto figli o nulla che si avvicina? 

<Non lo so, credo che dovresti stargli accanto, non può crescere senza un padre> concludo camminando all'indietro senza lasciarlo finché non mi lascio ricadere sul letto.

Mi sento un ipocrita, non posso dirgli queste cose quando, centinaia di anni fa, ho sterminato la mia intera famiglia. Certo l'ho fatto con l'intenzione di sterminare una razza che, secondo i miei ideali, avrebbe portato solo distruzione e violenza. Poi cosa ho fatto? Certo... ho fatto proprio ciò per cui ho ucciso.

<Ho bisogno di te Genesi, credo anche io che sia la cosa migliore, però ho bisogno che tu sia al mio fianco...>

Ed un pensiero egoista mi passa per la mente: questa cosa, comporterà una presenza assidua di Pepper qui dentro. Con dolcezza mi porta un dito sotto il mento per farmi alzare lo sguardo, guardandomi con occhi dolci e pieni di tristezza

<Ti prego non guardarmi così...> sussurra. Tiro indietro le braccia costringendolo ad avvicinarsi, per poi abbracciarlo posando la fronte sull'Arc pulsante e luminoso.

<Devi fare ciò che ritieni più giusto e ricordati che ci sarò sempre, però sei sicuro che lo sai solo ora? O hai mollato la Pots perché sei venuto a sapere che aspettava un bambino?> ha un sussulto, stronza che non sei altro Genesi... ma porca...

Purtroppo non reagisce, mi aspettavo una sua brusca reazione di cui ne avrei pagato la penitenza con un pesante senso di colpa. Inginocchiandosi si porta alla mia altezza, baciandomi dolcemente la fronte

<Non lo sapevo te lo giuro, ho mollato la Pots perché non eri tu, te l'ho detto che sono innamorato di te da quattro anni. Ho provato ad andare avanti con lei perché non pensavo che provassi lo stesso con me, avevo paura che un mio gesto di abbordaggio avrebbe causato una rottura della nostra amicizia... ma non sono scappato>

Prendendogli il viso tra le mani, con un sorriso soddisfatto sulle labbra, lo bacio intensamente prendendo un bel respiro

<Scusami se te l'ho detto, dovevo togliermi il dubbio... ora andiamo a dormire, ci penseremo domani> gli rispondo, accompagnandolo dolcemente sul letto, subito dopo avergli tolto giacca e camicia.  

Mi stendo accanto a lui togliendomi il vestito, indossando velocemente la sua maglietta con la scritta di sta mattina e senza pantaloni. Nella penombra, o meglio nel buio totale ma io ci vedo lo stesso, osservo i suoi occhi puntati su di me. Tirandomi mi stringe tra le sue braccia, tremando per la forza che usa nel stringermi.

<Ricordati che ti amo> sussurra facendomi rabbrividire per la frase <Anche io Tony, sempre> rispondo, per poi sentirlo sorridere e cadere velocemente in un sonno tranquillo, mentre io rimango sveglia, pensando tutta la notte.

The genesi of Marvel, the six stone of power /Stark/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora