Confessione

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Ps: Non possiedo Merlin e i suoi personaggi ma la storia è una mia fantasia.

Artù sentiva dentro di sè che la sensazione che provava al pensiero di Merlino non era data dall'alcol, ma era come se fosse stato esso a farla riemergere nel reale. Per lui Merlino era la cosa più importante, sopratutto dopo quello che Ginevra fece. Capì che Merlino era più di un amico e di un fratello, ma non sapeva come definirlo in quel momento. Osservava il soffitto del suo letto a baldacchino a pensare, ma non capiva. Era paura quella che sentiva? Paura nell'aver ferito Merlino baciandolo prima o paura della verità sui suoi sentimenti per il servitore? Sapeva che valeva più di chiunque altro, ma era davvero quello che pensava? Un vero amore? Sapeva che non l'aveva mai provato con Ginevra o con chiunque altro, nessuno di loro lo facevano sentire così, perchè nessuno di loro...era Merlino.

Il sole era appena sorto a Camelot. Merlino si svegliò vedendo uno spirale di luce proveniente dalla finestra della sua stanza. Non voleva alzarsi e affrontarlo. Temeva quello che avrebbe dovuto subire per il suo comportamento di ieri sera. Gaius però lo costrinse ad alzarsi, non essendo al corrente della situazione in cui il suo pupillo si era cacciato.
<Alzati Merlino, a meno che tu non voglia subirti la ramanzina da Artù. E poi ho bisogno che tu faccia alcune consegne per me oggi.>
Controvoglia, si alzò, si preparò con i suoi soliti vestiti, maglia blu con il fazzoletto rosso tipico suo al collo e stivali ormai usati. Fece colazione e andò a prendere successivamente nelle cucine la colazione del suo padrone. Aspettò qualche secondo prima di entrare senza bussare, come al suo solito, si diresse verso le tende ancora chiuse e le aprì.
<Rise and shine, sire!(scusate ma è più bella in originale che in italiano, ammettetelo)>
Un leggero mugugno provenne dal letto reale prima che il bell' addormentato si alzò.
<Merlino! Ho bisogno di parlarti.>
Wow, nemmeno un minuto e già Merlino voleva scappare da quella situazione.
<Siediti qui.> indicando il bordo del letto. Merlino credeva che il re avesse un'espressione di rabbia o di disgusto, ma invece lo vide triste, notando i suoi occhi azzurri di solito splendenti perdere la loro tonalità. Quanto amava i suoi occhi, così pieni di gioia, e di vita, erano una delle parti che Merlino amava di lui. E vederlo in questo stato lo rattristava. Si avvicinò e si sedette per far parlare il biondo.
<Mi dispiace, per ieri. Mi dispiace per averti fatto sentire a disagio dalle mie azioni e vorrei farmi perdonare in qualche modo.>
Merlino era in qualche modo colpito dalle sue parole. Il re mai si sarebbe scusato, specialmente con lui, dopo tutte le volte in cui lo trattava; si chiese se il giovane re viziato che conosceva fosse stato rimpiazzato da qualcun'altro.
<Artù, non dovete scusarvi di nulla. Infatti credo che sia io quello che dovrebbe scusarsi. Ho approfittato di quel momento e ho capito solo dopo dell'errore che ho commesso. Non mi importerà quale punizione avrò, ma so di meritarla.>
<Merlino, credi davvero che non sapessi cosa stessi facendo? Non l'avrei mai fatto se non l'avessi voluto.> disse senza neanche pensarci.
<Cosa?!> poco era dire che Merlino fosse scioccato. Artù voleva quello?
Artù si accorse di quello che aveva detto.
<È vero. Potevo essere ubriaco, ma non ho mai sentito una sensazione così vera in tutta la mia vita. Ho intenzione di dirtelo anche se non potresti essere d'accordo, ma provo qualcosa per te Merlino. Quel bacio mi ha fatto risvegliare dei sentimenti che avevo nascosto per troppo tempo e ormai abbandonati, per timore di ferire qualcuno, come mio padre o Ginevra. All'inizio ero un asino, un babbeo che non sapeva cosa significasse amare qualcuno, finchè non ti ho visto quel giorno. Da quando hai iniziato a lavorare per me, mi hai cambiato. Abbiamo passato tanto insieme e mi hai fatto capire molte cose. Devo ammettere che se non fosse stato per te, non avrei mai saputo amare qualcuno come Ginevra. Io pensavo di aver trovato la mia anima gemella, che fosse lei la ragione per cui mi alzo la mattina, combatto, vivo. Ma poi, dopo il suo tradimento, ho capito che non era lei, altrimenti come avrei mai potuto continuare a vivere come se niente fosse. Mentirei se ti dicessi che non le voglio ancora bene, le devo molto, perchè mi ha insegnato tanto e molto, sopratutto su di te.> Artù si fermò per guardare il moro negli occhi, così simili ai suoi.
<Tu sei la mia ragione di vita Merlino. Ogni volta che ti succedeva qualcosa io non riuscivo più a respirare sapendoti in pericolo o in dolore. Da ieri sera ho capito quanto tengo a te. Quello che mi fai provare è meraviglioso e ciò che vorrei di più adesso sarebbe che tu sapessi quanto io ti amo.> concluse lasciandosi qualche lacrima scivolargli sulle guance.
<Posso capire se questo ti imbarazza. Io non voglio obbligarti a fare qualsiasi cosa, ma vorrei solo sapere se provi lo stesso o no. Dopotutto non te lo starei chiedendo se ti fossi allontanato subito quando ti baciai ieri.> disse con un piccolo sorrisetto maligno che farebbe morire qualsiasi ragazza, e in questo caso anche Merlino, diventando rosso come il suo foulard.
<Ecco...io...> era paralizzato. Si calmò, e pensò per un pò, mettendo in ansia il biondo che lo fissava attentamente.
Dopo un pò, decise dicendo:
<Artù, io, quello che successe ieri era...uno sbaglio.>

900 parole!!! Record mondiale.
A parte gli scherzi, nooooooooooooooooooooooooo
non ve l'aspettavate, non è vero? Se fossi stata in Artù gli avrei tirato una manata dopo tutto il discorso dolcissimo che gli ha fatto. Rimanete in attesa per scoprire il perchè di questa scelta.
Comunque, vorrei dire per quanto riguarda gli altri libri che avevo cominciato "A love that shouldn't exists" e "Il ritorno della bestia", per chi me lo chiedesse, sono un pò bloccata con le idee, sopratutto con il primo. Avevo in mente qualche idea, ma non credo che siano buone. Mi sono intrecciata un pò troppo e non so come farla continuare. Mi dispiace che dobbiate aspettare, è che mi sono interessata per molto tempo a Merlin che non ho più pensato a gli altri fandom. Mi scuso per la mia scarsa bravura nello scrivere un libro. Spero che mi perdoniate e che vi piaccia questa storia.
A presto, LadyJoNoir💙🖤❤

L'inaspettato è ciò che ci ha portati fino a qua (Merthur) &quot;CONCLUSA&quot;Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang