Krystal's pov
Mosca, Russia.
Il tepore caldo delle coperte mi riporta indietro nel tempo. Quella sensazione sulla pelle era qualcosa di unico. Mi manca, ma non posso lamentarmi di quello che ho adesso.
Mi passo le mani sul viso e quando i miei occhi mettono a fuoco quello che ho davanti arrossisco.
E' passato così tanto tempo che ancora oggi mi stupisco delle mie reazioni.
La schiena di Damon è contratta mentre prova a non far rumore nel vano tentativo di preparare per l'ennesima volta dei pancake bruciacchiati, ma a me piacciono lo stesso.
Le mie labbra si curvano all'insù quando impreca per essersi bruciato.
"Vuoi una mano?" E scoppio a ridere quando sobbalza rovesciando un bicchiere di latte sul parquet che proprio ieri avevo pulito.
"Ho tutto sotto controllo, piccola", mi sorride come da ormai due anni o poco più continua a fare, ed io arrossisco ancora aumentando il suo ego che nel tempo non ha fatto altro che crescere.
Ma siamo felici, più di quanto potessimo immaginare.
Poi ci sono giorni strani, più difficili. Giorni in cui mi chiedo che fine abbiano fatto tutti.
L'unica persona con cui siamo in contatto è il signor Green.
Ci dice di aspettare, che tutti stanno bene ma che serve ancora un po' di tempo prima di poterci mettere, sul serio, in contatto con loro.
Ho perso il conto delle lettere che ho spedito a Green nella speranza che arrivassero a loro, ma sempre a detta di Green, quello non era il momento giusto.
Da allora è passato davvero tanto tempo, e per quanto io qui sia davvero felice, c'è sempre un vuoto in me che non riesco a colmare.
So che anche per Damon è lo stesso, ne parliamo spesso e abbiamo smesso di nasconderci le nostre paure fin da subito, così come abbiamo smesso di interrogarci sui continui spostamenti nel mondo che abbiamo fatto negli ultimi undici mesi.
"Se lo dici tu", mi adagio meglio fra le lenzuola. La nostra nuova casa è davvero piccola ma non dispiace a nessuno dei due dormire, e a volte anche mangiare, direttamente a letto.
"Certo che lo dico io", la sua voce roca ha sempre avuto un effetto devastante su di me, così come il suo sguardo mentre si avvicina con un piatto strapieno di pancake abbrustoliti.
Posa un ginocchio sul letto ed il piatto a pochi centimetri dalla mia testa prima di abbassarsi sulle mie labbra e baciarmi.
"Mi chiedevo quando l'avresti fatto", gli sorrido e mi piace da morire il modo in cui i suoi occhi si illuminano ogni volta che lo faccio. Non mi risponde, ma mi bacia ancora e dentro di me, in questo preciso istante, mi sento di nuovo completa.
Mi capita di pensare a quella notte, a quella in cui siamo scappati via senza voltarci mai indietro e mi chiedo cosa sarebbe stato di me se non ci fossimo riusciti.
Lo stringo forte e so che lui sa a cosa sto pensando quando faccio così. Posa il capo sul mio petto accarezzando il profilo del mio corpo.
Damon è tutta la mia vita e non c'è parte del mondo dove non scapperei con lui.
"Meglio?" Si solleva posando la sua fronte contro la mia.
Annuisco tenendolo ancora stretto a me per qualche secondo. "Ho fame", lui mi sorride ancora e a me va bene così.
Fin dal primo giorno siamo sempre stati l'uno la forza dell'altra e so che sarà così per sempre.
"Mhhh, buoni", mangiamo stesi fra le coperte e come sempre ci toccherà lavarle prima di stasera.

YOU ARE READING
DESTINY (Sweet Vl.2)
RomanceIl passato è qualcosa a cui inevitabilmente l'uomo continuerà ad aggrapparsi, il presente riusciamo a viverlo solo se rappresenta quello che più desideriamo. Damon e Krystal continuano a desiderare e vivere la loro perfetta, magica e segreta esisten...