Tonight

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Duncan's pov
Stavolta decisi di essere più atletico di quando ero scappato. Dovevo rientrare, avevo un piano infallibile in mente, mi sarebbe costato la vita. Decisi di rientrare dalla porta.

Camminai in punta di piedi per non svegliare Charlotte e mio padre ma poi sentii dei rumori che mi fecero capire che erano già svegli. Avrei preferito essere beccato che continuare a sentire ciò. Entrai di nascosto in camera e chiusi la porta a chiave, ero salvo. Tolsi i vestiti e mi stesi sul letto ansimando. Potevo andare ben oltre con la rompiscatole ed invece avevo deciso di fermarmi, per ora. Ci sarebbero stati altri ricatti, quella ragazza non era tanto innocente come voleva far credere.

Il mattino dopo
Mi svegliai alle 11.00, presto direi. Scesi dal letto e lo scombinai di più, cosicché la viziata si sarebbe stressata di più. Presi dei pantaloni di forse otto giorni prima, li odorai, notai che odoravano solo leggermente di cane bagnato e decisi di indossarli.

Non avevo molto da fare e così decisi di esplorare la casa. Andai in salotto e vidi che avevano un gran televisore nero, che avrei usato molto spesso. Immaginavo già le litigate per usarlo. Sicuramente la principessa viziata avrebbe voluto vedere qualche film sdolcinato ed io avrei lottato per la partita.

Notai poi tutti gli scaffali sul grande schermo e decisi di controllare cosa ci fosse lì.
Su uno vi erano vasi, che schifo, su un altro delle buste, controllai e scoprii che erano solo fatture. Misi apposto anche le fatture e guardai il terzo scaffale, dove trovai degli album.
Nel primo vi erano delle foto di Charlotte col primo marito, somigliava abbastanza alla figlia. Sul secondo, invece, vi erano delle foto di Courtney da bambina, nulla di eccitante. Posai l'album sbuffando e risalii in camera per vedere quali segreti nascondeva l'esaurita.

Aprii il primo cassetto e trovai solo penne e matite. Aprii il secondo e trovai qualcosa di più interessante: delle foto di lei in bikini. Ne presi una in mano e sorrisi compiaciuto. Era assai carina, mi piaceva troppo.
<Che diavolo stai facendo!?> sentii urlare da dietro.
Mi girai e vidi la bella ragazza nella foto trasformata in una specie di creatura oscura.
Mi strappò di mano la foto e la rimise nel cassetto, per poi tirarmi uno schiaffo sulla guancia.

<E dai! Ieri sera però> provai a dire ma fui bruscamente interrotto.
<Nessuno deve saperlo!> disse avvicinandosi a me, stavolta con una mia scarpa in mano.
<Nessuno lo saprà ma ad una condizione...> dissi abbassandole il braccio e guardandola vittorioso.
<Basta ricatti> disse lei dandomi un calcio sullo stinco e provando ad andarsene ma la fermai per un braccio facendola voltare nuovamente.

<Che vuoi? Ho fretta, Nelson>
<Non avere tanta fretta, anch'io ne ho ma sto aspettando il momento giusto per dire a Charlotte che hai disobbedito> dissi continuando a guardarla vittorioso.
<S-Stasera, non ci saranno, andranno a cena da un'amica di mia madre> disse a testa bassa.
Avevo vinto, ancora.
<Stasera ci saranno comunque dei rumori, ma verranno da un'altra stanza> le sussurrai all'orecchio mentre uscivo.

angolo autrice

angolo autrice eliminato per ansia

see u later, maybe never
pensavate di esservi liberati delLA frase

BlackmailWhere stories live. Discover now