Going Away

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Courtney's pov
<Come!? Cavoli. Scusami. Io non me avevo idea. Non lo dire a Duncan, per favore!>
Che figura di m*rda. Ma proprio grande. Come avevo fatto a sbagliare così tanto!?
<Pensava lo sapessi> confessò.
<Io pensavo fossi la compagna segreta> le spiegai.
<È una lunga storia> disse sospirando.

In quel momento Duncan rientrò e vide le nostre facce affrante.
<Successo qualcosa? Vi sono mancato!> chiese provando a farci ridere.
<Perché tuo padre non deve saperlo?> domandai.
Si sedette ed esitò. Così fu Chloe a parlare.

<Avevo tredici anni all'epoca. Andavo a scuola ogni giorno a piedi ma un giorno ero tremendamente in ritardo e così decisi di fare l'auto stop. Una macchina si fermò e mi fece salire, era Wiliam. Questo ragazzo di venticinque anni mi attraeva ed io piacevo a lui, nonostante avessi solo tredici anni. Mi lasciò davanti la scuola e prima che scendessi mi strinse la mano. Non lo rividi più per mesi. Un giorno però lo ritrovai davanti la mia scuola, mi chiese di salire sulla sua macchina e poi... Lo facemmo. Il fato volle che quell'unica volta rimanessi incinta ma non potevo tenere il bambino. I miei lo vennero a sapere solo al quarto mese e non volevo abortire, così decisero di farlo adottare. Cercai in tutti i modi di mettermi a contatto con Wiliam e alla fine lo trovai. Partorii e lasciai il bambino davanti casa sua con una lettera. "Questo è tuo figlio, voglio chiamarlo Duncan.
-la ragazza dal vestito celeste">

Mi vennero le lacrime agli occhi. A Chloe evidentemente piaceva ancora Wiliam e non voleva fargli sapere di essere ricomparsa nella vita del figlio perché ormai Wiliam aveva un'altra, mia madre.

<Wiliam mi odia, ne sono sicura> continuò con le lacrime agli occhi.
<Qualche mese fa ero su Instagram, quando mi arrivò il follow di una ragazza dai capelli neri e gli occhi celesti. Un mio amico disse che mi somigliava, così la contattai e scoprii la verità. Sai abbiamo tredici anni di differenza, per me è difficile chiamarla "mamma", ecco perché la chiamo col suo nome> spiegò poi Duncan.

<Sono venuta qui per Duncan, per vederlo ma avrei anche una proposta> intervenne poi asciugandosi le lacrime.
<Ormai è tardi, per Wiliam ero solo una piccola ragazzina da farsi, non mi amava, anche se io continuo ad amarlo. Duncan, verresti con me in Francia?> domandò guardando il figlio.

Era il suo più grande sogno ritrovarsi col figlio ma quella proposta mi faceva male. Non volevo che se ne andasse così lontano. Io lo amavo. Era partito tutto da un ricatto, uno stupido ricatto che si era trasformato in un grande amore, uno stupido sentimento che era capace di farmi soffrire.

<Certo, Chloe> rispose.
<Partiamo domani>

Ormai aveva deciso. Mi avrebbe abbandonata. Avrebbe abbandonato tutti noi. Già mi mancava sentire il suo profumo, mi mancava sentirlo urlarmi contro, mi mancava essere il suo giocattolo, mi mancava il suo sguardo nel mio, mi mancava piangere per lui, mi mancava tutto di lui.

angolo autrice

angolo autrice eliminato per ansia

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