•2•

7.7K 124 19
                                    

La sveglia suona, segno che sono le sette.

Ieri siamo andate alla festa di compleanno Greg e abbiamo fatto tardi, e mi fa male la testa per colpa di quei bicchieri di vodka. Mi alzo dal letto, vado in bagno e mi spoglio ed entro in doccia.

Amo stare sotto la doccia, da bambina con mamma ci stavo sempre mezz’ora e mi divertivo un sacco, però quando arrivava Ray non era più come prima e anche quando andava via, la mamma non sembrava più come prima, il sorriso sulle labbra scompariva e nei suoi occhi compariva sensi di colpa e rammarico.

Asciugo i capelli lasciando le punte bagnate e mi faccio una coda alta. Sulla sedia prendo i vestiti che ieri mi sono preparata, ovvero dei pantaloncini di jeans e un top bianco. Trucco solo gli occhi mettendo solo il mascara, odio truccarmi d’estate solo nelle occasioni impostanti lo faccio.

Dopo aver fatto colazione e messo le scarpe ormai consumate esco di casa, e vado verso la fermata dell’autobus. Vedo l’orario e sono le sette e un’quarto, speriamo che l’autobus passi in fretta.

Mi siedo sulla panchina e aspetto finché non arriva con diversi minuti di ritardo, come al solito.

“Buongiorno Skyler” mi saluta Mike.

“Buongiorno” gli sorrido e vado a sedermi. Mike è un uomo sulla sessantina di colore molto robusto ed è davvero simpatico.

“Allora tesoro oggi che farai?” domanda, è un uomo molto curioso certe volte, ma gli voglio bene comunque.

“Lavoro e stasera gala” scoppia a ridere.

“Che c’è che non va?” domando.

“Tu a un gala, non farmi ridere Sky che quando cammini sembri un t-rex” mi guarda dallo specchietto retrovisore e ride.

Lo conosco da quando sono bambina e posso dire che per me è come un padre che non ho mai avuto. Ogni volta che venivo presa in giro e mi vedeva entrare nel bus con una faccia triste, mi regalava un abbraccio e anche delle caramelle.

“Ehi! Non è assolutamente vero” metto il broncio e non mi accorgo che siamo arrivati.

“Arrivederci signorina Thompson” esclama Mike e lo saluto con un abbraccio. Scendo dal bus e mi dirigo verso il pub.

“Buongiorno” mormoro e mi dirigo verso lo sgabuzzino per mettere il grembiule, oggi mi tocca servire i tavoli.

“Buongiorno biondina” mi saluta David dandomi una pacca sul sedere, odio quando mi toccano il culo.

“David” lo saluto, quanto lo odio. Ci ha provato con me diverse volte, ma gli ho dato sempre il palo. Essendo molto fortunata, non si arrende ma e io devo sopportarlo tutti i giorni con le sue battute squallide.

Esco dalla stanza lasciandolo solo mentre parla, e non lo sto minimamente seguendo. “Oggi hai il tavolo 5, 6, 9 e 12” mi informa Nora e annuisco.

Nora è una donna sui sessant’anni, ed è la moglie del defunto signor Gale, è una vera e propria strega.

Inizio ha servire i tavoli, e la gente oggi è davvero tanta.

“Allora… Skyler” il ragazzo dai capelli rossi legge il nome sulla spilla che indosso.

“Due numeri 7 e due coca-cola” annuisco andando verso la cucina e lasciando il foglietto a Kevin.

Torno in sala e vado verso il tavolo 12 dove si trova un ragazzo pieno zeppo di tatuaggi con affianco un ragazzo che gli assomiglia solo che è meno muscoloso, ed hanno entrambi degli occhi stupendi.

“Cosa desiderate?” chiedo guardando negli occhi il ragazzo tatuato e mi perdo in quel verde mischiato al blu, mai visto degli occhi così.

“Te dolcezza” ammicca e con la coda dell’occhio vedo l’amico sorridere e scuotere la testa mentre guarda il menu.

Overwhelming love (In Revisione)Donde viven las historias. Descúbrelo ahora