CAPITOLO 26 Matt

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Il cielo era grigio e una nebbia molto pesante oscurava la città. Matt si stava incamminando verso il campo di battaglia appena fuori da essa, anche se oramai il posto era diventato completamente zona di guerra.

Arrivato all'enorme campo, un silenzio tombale calò intorno a lui, anche molto inquietante. Continuò a girarsi e infilarsi nella tenebrosa nebbia, in cerca del leader nemico. Sdraiati sul campo riposavano corpi di soldati senza vita, non c'era stato tempo di toglierli tutti di mezzo e, anche se facevano impressione, non si poteva fare niente per loro.

Il ragazzo si inoltrò sempre di più, finché perse il senso dell'orientamento. Forse aveva fatto male a venire da solo, forse no. Questa era una questione privata, ma che aveva finito per coinvolgere tutti quanti.

Una strana sensazione investì il rosso: qualcosa di brutto stava per accadere. Sì, lo sentiva.

Era una trappola? Forse era solo troppo paranoico, ma ci stava, giusto? No, non si stava sbagliando; sentiva il suolo tremare. Non era una sua impressione. Stava sognando? Era vero? Si sentiva confuso e perso.
Il terreno tremava sempre più forte, riconobbe il suono di passi.

<<Oh no>> gli sfuggì dalle labbra rosee. Il suo viso sbiancò in un attimo e gli occhi erano sbarrati verso il cielo grigio.

Un enorme massa di ferro superava le nuvole e spostò la nebbia, facendosi più chiaro. Una figura molto più piccola comparì vicino al robot, avvicinandosi a Matt. Inutile dire che lo riconobbe subito e si trattenne dall'andargli incontro a prenderlo a pugni, anche perché Edd al posto suo non lo avrebbe fatto.

<<Ci rincontriamo, vecchio amico>> una nota di disprezzo uscì dalle labbra del norvegese in quella frase. Matt prese un bel respiro profondo per calmarsi. Guardò il Leader dritto negli occhi senza muovere un muscolo. Quest'ultimo sorrise malsanamente al coraggio del rosso, sapendo che se fosse stato molto tempo fa si sarebbe messo a piangere scandalizzato.

<<Capisco come stanno le cose ora>> continuò il Red Leader, <<sei cambiato molto. Mi piace.>> Si incamminò verso Matt, continuando il suo discorso. <<Hai fatto dei grandi passi avanti e, cosa più importante, hai finalmente aperto gli occhi e visto, finalmente, la cruda realtà>>

<<La sapevo da molto tempo>> rispose Matt cercando di non distogliere gli occhi dal Leader, nonostante il lato distrutto del suo viso gli stesse rivoltando lo stomaco.

Il Red Leader si fermò a due passi dall'inglese. <<Sai Matt, voglio darti una possibilità, voglio darvi una possibilità; tu e il tuo popolo potreste avere una vita normale e, soprattutto, vivere tranqillamente, ma... >>.

<<Posso essere stupido, ma non scemo: non mi arrenderò per chi ha lottato duramente per questo>>.

<<Aww, sei arrabbiato? É ancora per il pugno? >> lo provocò il norvegese.

<<Nah. Sai, hai solamente rovinato le nostre amicizie e ucciso la persona che amo più al mondo>>.

<<Io non ho ucciso nessuno, caro Matt>>.

Il rosso cominciava a impazientirsi. Era lo scopo del Red Leader provocarlo e farlo arrabbiare? Se era questo, ci stava riuscendo alla grande.

Matt strinse i pugni per trattenersi sia dal piangere e farsi vedere debole, sia dal prenderlo a cazzotti in modo da rovinargli completamente quella faccia da schiaffi. In poco tempo le nocche diventarono bianche e cominciarono a tremargli le mani.

<<E dovrei crederti? Dopo tutto quello che hai fatto dovrei veramente? >>.

<<Sì>> rispose tranquillo.

DOPO THE END~Eddsworld xReader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora