✨𝓋ℯ𝓃𝓉𝒾;

4.4K 295 56
                                    

«Cosa guardi, Chim?»

Taehyung si imboccò con le bacchette, buttando giù l'ennesima porzione di riso.
Alla sua destra, come ormai d'abitudine, vi era Min Yoongi che lo fissava adulante, come se Taehyung fosse una fottuta opera d'arte.

Jimin, che era al tavolo della mensa con loro e Hoseok, ridacchiò, meravigliandosi di nuovo di come un tipaccio come Yoongi, che aveva una pessima reputazione di latin lover, fosse cotto a puntino del suo migliore amico.

«Stavo cercando Jungkook, stamattina prima della lezione di biologia ci siamo salutati e ha detto che ci saremmo visti a pranzo.»

Il grigio mordicchiò la mela che aveva in mano, unico pasto che aveva scelto, cercando ancora con lo sguardo il corvino.

Quella mattina aveva buttato giù altri ansiolitici ma, a quanto pare, era agitato più del solito quel giorno.

«Mh, potrebbe essere quel tipo con il berretto seduto vicino a Baekhyun?»

Hoseok indicò con una bacchetta un tavolo infondo alla sala e Jimin si girò di scatto per guardare nella direzione indicata.

Jungkook, vestito completamente di nero e con un cappellino del medesimo colore sulla testa, sedeva di spalle con un vassoio vuoto sul tavolo di fronte a sé, con al suo fianco esclusivamente Baekhyun.

Il ragazzo in questione era vicino, troppo vicino al corvino, e sembrava che in un qualche modo lo stesso consolando.

Jimin crucciò le sopracciglia, cercando di capire cosa ci facessero quei due insieme e soprattutto perché fossero così intimi.
Da quel che sapeva Jimin, quei due non si erano nemmeno mai parlati.

Il suo stomaco si chiuse completamente quando vide Baekhyun abbracciare il corvino e portare il viso nell'incavo del suo collo, come ad ispirarne il profumo.

«M-Ma che cazzo...»

Jimin fece cadere rumorosamente la mela sul tavolo, attirando l'attenzione degli altri.

Taehyung alzò lo sguardo dal proprio pasto, strabuzzando gli occhi alla vista dei due ragazzi in lontananza.

«Mi sono perso qualcosa?»
Una voce roca parlò alle loro spalle.

Chanyeol, nella sua solita giacca di pelle, stringeva il vassoio che aveva in mano con forza, senza distaccare lo sguardo dalle figure di Jungkook e Baekhyun.

«Me lo stavo chiedendo anch'io, Chanyeol.»
Jimin strinse le labbra, sentendo lo stomaco contorcersi.
Era proprio gelosia quella che stava provando e ne aveva fottutamente paura.

Improvvisamente il corvino si alzò, distaccandosi da Baekhyun e correndo via dalla mensa, con una mano davanti la bocca.
Jimin subito si allarmò.

«Vado a vedere che d-diavolo sta succedendo.»
Il grigio si alzò rumorosamente dalla sedia, seguendo il corvino fuori dalla mensa a passo spedito.

Taehyung guardò la scena dal proprio posto, notando con stupore che il tavolo della squadra di rugby stesse fissando il grigio correre via, con uno strano sorriso addosso, quasi ridendo. O almeno ridevano tutti tranne Kai, che sembrava invece alquanto pensieroso.

Intanto, Jimin, seguì la figura del corvino per il corridoio, cercando di tenere il suo passo.

«Jungkook!
Fermati, cazzo!»

Il corvino continuò a camminare a passo svelto, ignorando le suppliche di Jimin, fiondandosi così nel bagno.

Jungkook non si preoccupò nemmeno di chiudere la porta quando si catapultò in uno dei cubicoli per vomitare.
Jimin lo seguì, entrando anch'egli nello spazio ristretto dove vi era il water.

Il grigio quasi urlò dallo spavento quando vide che Jungkook stava rimettendo del cibo, ma anche del fatto che.

«J-Jungkook, c-cosa sta s-succedendo...»

«Sparisci, Jimin.»
Jungkook tossì, riprendendo poi a vomitare.

Jimin osservò in silenzio le dita del corvino che erano arpionate al bordo del cesso, notando come fossero livide.
Il corvino, per l'orrore di Jimin, aveva le nocche completamente rotte e viola.

Jungkook si alzò, asciugandosi le labbra sporche con il dorso della mano tremante e facendo lo scarico con l'altra.
Si svincolò da Jimin in fretta, quasi come un serpente, uscendo fuori per lavarsi le mani nell'androne del bagno.

«J-Jungkook... t-ti prego...»

«Ho detto sparisci, cazzo!»

Jimin sentì gli occhi farsi lucidi, trattenendo un singhiozzo.
Non capiva perché il corvino di nuovo non lo volesse vicino e perché lo stesse ferendo in quel modo.
Per un momento aveva davvero che Jungkook fosse diverso.

Il grigio alzò finalmente il volto, e guardando il viso del corvino nel riflesso dello specchio, notò qualcosa che gli fece gelare il sangue.
Immediatamente strattonò il corvino per il braccio, obbligandolo a girarsi verso di lui.

«J-Jimin, aspetta!»

Il grigiò strappò via il cappello del corvino senza nemmeno lasciarlo parlare, rivelando così finalmente il suo viso.

Jungkook aveva la faccia completamente tumefatta, come se qualcuno lo avesse preso a pugni per ore. Aveva un occhio gonfio e nero, il labbro spaccato, uno zigomo viola.

Il sospetto che qualcuno avesse pestato Jungkook crebbe e Jimin, il quale ripensò al vomito che aveva visto poco prima, d'istinto alzò la felpa del corvino, rivelando il ventre che, orribilmente, era completamente livido e viola.

Dalle labbra del grigio, un bisbiglio fuggì per liberarsi nel silenzio del bagno.

«D-Dio, Jungkook...»

Una lacrima cadde velocemente lungo la sua guancia, mentre il corvino non aveva nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi.

«C-Che diavolo ti hanno fatto?»

«C-Che diavolo ti hanno fatto?»

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
MY ROOMATE IS A FUCKBOY | JIKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora