Il mondo dei morti - Capitolo 1

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«Secondo te sta fingendo?» chiedo verso Ben ma senza guardarlo.

«Ovvio che sta fingendo, è Klaus.»

«Però è sobrio da tre anni.»

«Sta fingendo.» ribatte Ben incrociando le braccia, poggiandosi al muro in fondo la stanza.

Allungo una mano verso Klaus e un sorriso spontaneo mi nasce sul volto, mi piace questo nuovo look coi capelli lunghi, anche se taglierei la barba estremamente lunga.

Mi chiamo Valery Lane e tre anni fa sono morta tra le braccia di Klaus Hargreeves.

Klaus è un medium (o meglio lo sarebbe se solo volesse) cioè ha la capacità di parlare coi morti e far prender loro forma, è il quarto di sette bambini adottati dal milionario Reginald Hargreeves, come lui anche gli altri hanno i poteri più disparati, una di questi, Vanya, tre anni fa, qualche mese dopo la mia dipartita, ha fatto esplodere la luna causando l'apocalisse. Ma grazie ai poteri di un altro di quei bambini prodigio, Numero Cinque viaggiatore nel tempo e nello spazio, siamo riusciti a tornare indietro per evitare la tragedia.
Forse un po' troppo indietro perché siamo capitati nel 1960.
E ci siamo separati dagli altri.

Così io e Ben, un altro dei fratelli Hargreeves ma deceduto da ragazzino e quindi fantasma come la sottoscritta, siamo bloccati qui insieme ad un Klaus diventato improvvisamente un santone amato da tutti, lui non sopporta più la sua setta tuttavia gli piace oziare nella villa principesca che gli hanno costruito.
...E pensare che io mi consideravo una fanatica di Klaus. C'è chi sta decisamente peggio di me.

Sta meditando con le gambe incrociate, gli occhi chiusi, le mani sulle ginocchia e schiena dritta. Allungo un dito sfiorandogli il naso ma non muove un muscolo, stupita mi giro verso Ben che come me sembra particolarmente sorpreso.

«Visto? Non sta fingendo.»

Ben scioglie le braccia iniziando a camminare verso di noi, prende un lungo respiro poi urla nelle orecchie del fratello che si sveglia di colpo cadendo in terra.
Scoppio a ridere divertita mentre osservo Klaus rialzarsi nervosamente.

«Basta, basta, basta, non vi sopporto più!» sbotta agitandosi e sbuffando, indossa solo un paio di mutande bianche e nonostante sia diventata un fantasma analizzo con piacere ogni singolo centimetro della sua pelle.

«Smettila di prendere in giro queste persone.» lo rimprovera Ben mettendosi seduto nello stesso punto in cui prima c'era il fratello.

«Io non li sto prendendo in giro, io do loro speranza.» sussurra Klaus aprendo le mani e poi giungendole di fronte a me: «Tu mi credi, vero Valery?»

Ho sempre preso le sue difese da viva ma ora che sono morta e sto con lui praticamente tutto il giorno tutti i giorni capisco che forse Ben a volte non ha tutti i torti nel rimproverarlo: «Secondo me dovresti essere più onesto con queste persone, molte di loro hanno abbandonato una vita praticamente perfetta per seguirti.»

«Brava, diglielo anche tu.» Numero Sei mi da man forte da lontano con la solita aria di sufficienza.

Klaus non la prende bene assumendo un'espressione dolcissima da cane bastonato: «Anche tu mi stai dando del bugiardo?»

Dalla bocca mi esce uno strano verso: «Non proprio bugiardo...Sei più...» lo squadro nuovamente da capo a piedi.

«Credo che la parola giusta sia 'impostore'.»

Scandalizzato, Klaus guarda Ben spalancando occhi e bocca, senza aggiungere altro se ne va dalla stanza con le braccia alzate e passo deciso.

«Lo avrei detto con più delicatezza.»

«Valery...Non cambierà mai se continui a proteggerlo.»

«Forse non voglio che cambi.»

«Tutti cambiamo prima o poi.»

Non so come ribattere perché dentro di me so che ha ragione.
Mi affaccio su una delle tante finestre presenti nella camera di Klaus, lo vedo attraversare di fretta il prato curato all'esterno per buttarsi all'interno di una enorme piscina.
Tutti cambiamo.
Quindi, chissà, magari per tutti c'è speranza.
Anche per sette fratelli che sperduti in un'epoca che non è la loro.

Klaus Trilogy - The Umbrella Academy fanfiction - Alice Gerini -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora